Patto tra i sindaci dell’Unione Cinque Città. Un candidato del loro territorio. Da spingere con forza fino alla Provincia. “Sarà un uomo che avrà l’onere di rappresentare un territorio, ma che avrà anche modo di dare un’opportunità al suo Comune”
Ferdinandi
I giochi su tre tavoli. Perché all’ultimo momento abbandonò De Angelis ed appoggiò Scalia facendo diventare Pompeo presidente della Provincia. Tutta la verità di Abbruzzese. Quella notte in cui nacque Ncd: “Pregai Alfredo di non andare”. La caduta del centrodestra a Cassino: “Ero un bersaglio, volevano colpire me, hanno ucciso una generazione politica”
Gli “azzurri” corrono il rischio di rimanere schiacciati nella morsa Lega-Fratelli d’Italia. C’è bisogno di eleggere almeno un consigliere. Ma anche il senatore e coordinatore regionale ha bisogno di un partito vivo in Ciociaria.
I nomi per le Provinciali. Francesco De Angelis ufficializza i suoi. E c’è pure il sorano Mosticone. Azzerato il gruppo uscente. A Vacana il compito di dialogare con i 5 Stelle.
Sempre eletti dal 2014, saranno gli unici due che proveranno ancora a centrare l’obiettivo in consiglio provinciale. Massimiliano Quadrini e Germano Caperna si fermano infatti. Ma intanto ci sono nuovi protagonisti nella galassia civica: per esempio Gianfranco Pizzutelli. Tutti i retroscena.
Il centrodestra, anche se diviso, punta alla maggioranza assoluta. Il Pd avrà bisogno di alleanze con altre liste ma non sarà semplice. Il ruolo determinante delle civiche nell’asse Dem.
Mentre Antonio Tajani favoleggia di una centralità politica perduta e Claudio Fazzone si concentra sul Pontino, all’orizzonte ci sono le provinciali e le comunali di Frosinone. Tocca ai sub commissari rimboccarsi le maniche. Altrimenti gli “azzurri” inizieranno a sfocare.
Pace nel Partito Democratico. Francesco De Angelis e Antonio Pompeo ufficializzano l’unità ritrovata. Lo fanno con una cena al Bellaria di Castelnuovo Parano, presenti 13 sindaci. Primo passo: l’accordo per la presidenza dei Servizi sociali. E per le elezioni Provinciali…
La riunione del Direttivo della Lega l’altra sera a Frosinone. Il candidato sindaco a Frosinone? Non lo devono decidere le primarie ma la politica. E “deve essere della Lega”. Le Provinciali: non ci sono i candidati. Lo scontro tra Ciacciarelli e Gerardi: civica? Fatevela voi io mi conto sul simbolo
Tutti i Partiti stanno già contando sindaci, consiglieri e preferenze ponderate sulle quali possono fare affidamento. Non esisteranno logiche di coalizione e anche all’interno ci sarà licenza di sgomitare. I leader non guarderanno in faccia nessuno.
Perché il voto ponderato degli amministratori locali può rappresentare il lasciapassare per una candidatura a Palazzo Madama o a Montecitorio. I leader locali devono dimostrare a quelli romani di avere molti amministratori dalla loro parte. E faranno di tutto
La Consulta Stellantis. Borgomeo annuncia un piano da 100 milioni per rivoluzionare l’area industriale di Cassino. E renderla attrattiva per Stellantis. Scintille tra sindacati e sindaci. I parlamentari che non sanno di Fincantieri a Cassino
Oltre le cifre Quanto “pesano” i consensi di sindaci e consiglieri Gli orizzonti per le provinciali. E sullo sfondo regionali e politiche
Lo scenario. Pompeo punta a “recuperare” Caperna e Sardellitti. Torna l’ipotesi delle due liste del Pd. La riflessione del centrodestra
Gruppo del Pd dimezzato, quello della Lega pure. E poi tante altre scosse di assestamento. Ora ci si prepara al rinnovo di dicembre. Due i temi caldi: la sfida tra Lega e Fratelli d’Italia e la lista del Pd. Ma tutto il resto non è…noia.
Terzo tempo. I fatti centrali ed i protagonisti della settimana. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Dopo mesi e mesi la provincia di Frosinone non figura nel sito del coordinamento regionale del partito, nonostante le numerose segnalazioni. Il commissario è Claudio Fazzone. Ma perché non indicarlo? Il precedente della nomina ribaltata di Alessandro Battilocchio. Eppure la Ciociaria è una roccaforte “azzurra”.
Tajani e Fazzone continuano a sottovalutare la situazione. Dopo le tante fuoriuscite si profila l’ennesima emorragia: Gianluca Quadrini andrà nella Lega. Non da solo. Mario Abbruzzese tesse la tela di Cambiamo per fare shopping tra gli “azzurri”. In questo modo il partito di Berlusconi non potrà mai più pensare di eleggere parlamentari e consiglieri regionali in Ciociaria.
Nicola Ottaviani (Lega), Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) e Claudio Fazzone (Forza Italia) devono tenere conto di troppi equilibri e preoccuparsi di evitare strappi che arriverebbero sui tavoli romani. In queste condizioni è complicato raggiungere accordi nei Comuni e negli enti. Mario Abbruzzese (Cambiamo) è più libero ma il partito non ha i numeri per rivendicare posizioni. Non ancora perlomeno.
La Provincia risponde a brutto muso alla Regione Lazio. La discarica subito? “Ci serve più tempo. Colpa vostra se avete esaurito in fretta Roccasecca con le immondizie di Roma”. Il fianco scoperto. L’incarico al Politecnico di Torino dato solo pochi giorni fa. Il rischio commissariamento