I dettagli inducono a qualche riflessione ad Anagni. Il dottor Necci sarà critico verso la maggioranza quanto il suo predecessore? La risposta arriverà presto.
Sono i particolari che ti inducono a pensare che le cose stiano andando in un certo modo. Prendete, per esempio una notizia, divulgata in questi giorni dal quotidiano on line anagnia.com.
Riassumendo: ad Anagni si annuncia l’imminente partenza di un progetto per l’installazione di ben quindici sensori per il rilevamento delle polveri sottili. Un modo per monitorare l’ambiente, e per cercare di prevenire patologie gravi, soprattutto a livello infantile.
Un progetto lodevole, realizzato grazie alla collaborazione tra l’Associazione dei Medici di Famiglia e dal Comune, nella persona del vicesindaco, Vittorio D’Ercole. E tu pensi: bello, importante, da sottoscrivere. Ed è così, in effetti.
Poi l’occhio scappa in basso, al nome del rappresentante locale dell’associazione. Si tratta del dottor Antonio Necci. E qui qualche riflessione si impone: perché il dottor Necci non è un omonimo; è lo stesso dottor Necci che, entrato in consiglio comunale all’epoca del governo Bassetta, eletto tra le fila di quella maggioranza, si era però affrettato a dichiarare di voler essere indipendente proprio rispetto a quella coalizione.
Uno scricchiolio non da poco nel centro sinistra targato Bassetta. Che infatti, poco dopo era stato mandato a casa. E c’era anche Necci, quel giorno, dal notaio, a presentare le dimissioni che avrebbero spalancato le porte a Natalia sindaco. Quello stesso Necci che lunedì prossimo, il 15 aprile, entrerà ancora in consiglio comunale dopo le dimissioni presentate qualche giorno fa da Daniele Tasca, consigliere comunale di opposizione, a suo tempo candidato a sindaco per la coalizione Anagni terra nostra. (leggi qui Tasca si è dimesso dal Consiglio. Natalia è senza avversari)
In quella coalizione, con la lista Medici per l’ambiente, c’era Necci, primo dei non eletti. E dunque oggi titolato ad entrare.
Tasca, a dire il vero, non aveva poi esercitato il suo mandato di consigliere d’opposizione con troppa foga, anzi. Ed in città la voce che gira è quella secondo la quale anche Necci dovrebbe avere, un atteggiamento non così inquisitorio nei confronti della maggioranza di Daniele Natalia.
Forse non entrerà in maggioranza (non per adesso, almeno), ma non si straccerà le vesti contro il governo di Natalia. Del resto il dottor Necci (non che sia una colpa, intendiamoci) si è sempre dichiarato uomo di destra, anche se restio ad entrare in un vero Partito di destra, strutturato, con tanto di segretario. Difficile pensare quindi che adesso possa andare troppo contro una maggioranza come quella che attualmente governa la città.
Il progetto con D’Ercole può rappresentare dunque un primo passo per una “collaborazione” futura tra Necci e la maggioranza, non solo per quanto riguarda salute ed ambiente? C’è chi lo pensa, in effetti.
Ma è inutile correre troppo. Basterà aspettare lunedì ed il consiglio sul bilancio per vedere come comincerà a posizionarsi il nuovo consigliere di minoranza (almeno per ora).