A Giuseppe Golini Petrarcone ed Ernesto Tersigni sono mancati i numeri in consiglio comunale sul documento di bilancio, quello che più ogni altro atto individua, determina e rende evidente il “pensiero” politico e amministrativo di una Giunta. Entrambi sono ricandidati a sindaco, a Cassino e a Sora. Quindi è evidente che la campagna elettorale ha influito.
Tutto questo si tradurrà anche nel voto del 5 giugno? Non a livello di scelte dei cittadini, che di questi giochi di Palazzo ne hanno le… buste piene. Però quanto accaduto è l’ennesima testimonianza che i Partiti sono finiti. Nel Partito Democratico quello che dicono i vari Simone Costanzo, Francesco De Angelis, Francesco Scalia, Mauro Buschini, Sara Battisti, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi, a giudicare da quanto accaduto in aula, non interessa niente a nessuno.
A Cassino è in atto una “guerra politica” spietata. La combattono i “ capitani coraggiosi” Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Mosillo, mentre i generali restano nelle retrovie. A dare ordini. Francesco Scalia e Francesco De Angelis perennemente su fronti contrapposti, sono rimasti a Margherita e Ds (che era meglio!). Molto attivi anche i colonnelli, Marino Fardelli e Mauro Buschini. A Sora, invece, parti importanti del centrosinistra e del Pd continuano a mandare sempre lo stesso messaggio: “Non voteremo Tersigni alle elezioni, nonostante l’accordo con l’Ncd a livello nazionale”.
Però quello che doveva accadere è già successo: il ministro della cultura Dario Franceschini è venuto solo ad Alatri, per sostenere Giuseppe Morini, su specifica richiesta del segretario provinciale Simone Costanzo. E’ andato anche a Monte San Giovanni Campano per Antonio Cinelli. Il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Luca Lotti verrà a Cassino invitato da Francesco Scalia e Nazzareno Pilozzi. Nel Partito Democratico è palese che ognuno “tira” per sé. In Forza Italia è uguale: la “battaglia” di Alatri tra Antonello Iannarilli e Mario Abbruzzese sarà una lotta fratricida che determinerà i futuri assetti del partito. Gli alleati sono volutamente rimasti a distanza: Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Partito Socialista.
L’unica eccezione l’Ncd: dopo l’iniziale feeling con Francesco Scalia e Antonio Pompeo, adesso simbiosi politica totale con Francesco De Angelis e Mauro Buschini. Ma comunque e sempre con il Pd. Anzi, nel Pd. Che Alfredo Pallone voglia sorpassare Alfano e perfino Verdini? Ma dove? A sinistra della Destra o a destra della Sinistra? Vabbè, è uguale.