Bye bye 5 Stelle, noi andiamo a casa di Silvio

Ufficiale il terremoto annunciato nelle settimane scorse da Alessioporcu.it I consiglieri Della Casa e Colarossi hanno ufficialmente comunicato il passaggio dal M5S a Forza Italia

La foto scattata appena sei mesi fa li ritrae tutti insieme abbracciati: alle loro spalle c’è l’Aula del Consiglio Regionale del Lazio appena conquistata. Ci sono arrivati al termine di una scelta difficile fatta direttamente dal loro leader nazionale Giuseppe Conte. In pratica: rinnegare gli ultimi cinque anni, affondare il Campo Largo nel quale avevano governato con Nicola Zingaretti, consegnare la Regione al centrodestra. Anche a costo di dimezzare la pattuglia di consiglieri che fino a poche settimane prima lì contava il Movimento 5 Stelle.

Quella foto da oggi non esiste più. Va aggiornata. Dopo appena sei mesi di opposizione i consiglieri M5S Roberta Della Casa e Marco Colarossi hanno ufficialmente comunicato al Presidente del Consiglio regionale il proprio passaggio in maggioranza con Forza Italia.

La grande fuga dalle stelle

Roberta Della Casa

La prima ad essere andata via era stata la loro candidata governatrice Roberta Bianchi. Aveva fatto nemmeno un minuto nell’Aula del Consiglio Regionale del Lazio: via prima ancora della seduta di insediamento. E tanti saluti a tutti dopo avere ottenuto l’unico risultato politico possibile: far perdere il centrosinistra ed impedirgli di giocarsi la partita con la stessa formazione che da cinque anni governava il Lazio.

Ora va via mezzo Gruppo. Esattamente come era stato anticipato nelle settimane scorse. Con un doppio salto mortale: dall’opposizione alla maggioranza, dall’antisistema al Partito che più di tutti è stato il simbolo del sistema. (Leggi qui: Le Stelle che si spengono in Regione Lazio).

A chi l’aveva criticata dopo le indiscrezioni accusandola di incoerenza, Roberta Della Casa aveva risposto sulla sua pagina Facebook: “Sono iscritta al M5S dal 2013 ed ho vissuto mille cambiamenti non solo di crescita ma ultimamente con un vero e proprio cambio di visione; né di destra né di sinistra per poi collocarsi definitivamente a sinistra del Pd da cui talvolta si prendono anche ordini. Fuori dall’euro e poi eurosostenitori, dal movimento della base al Partito dei nominati, talvolta anche dei miracolati”. Traduzione: mi sono accorta che questo partito è tutta fuffa.

Prendiamo atto ma dimettetevi

Il resto del Gruppo prende atto della scissione e della migrazione. Prova a darsi un tono chiedendo quello che sanno benissimo nessuno farà mai: dimettersi da Consigliere regionale del Lazio.

«Prendiamo atto della loro decisione e rispettiamo la scelta di lasciare il Movimento 5 Stelle se i valori e i principi che lo rappresentano non vengono più sentiti come propri. Ma ci aspettiamo coerenza con gli impegni presi con i cittadini che li hanno votati, per questo riteniamo doverose le immediate dimissioni da consiglieri regionali eletti con il simbolo M5S».

La decisione di andare via non arriva dopo una lunga e sofferta riflessione. ne è certo il resto del Movimento 5 Stelle. Secondo il quale «fa riflettere che nessuna ipotesi di lasciare la casacca del M5S era trapelata durante la visita che il Presidente Conte ha fatto al Gruppo Consiliare in Regione Lazio poco più di due mesi fa. Sarebbe stata senza dubbio l’occasione migliore per esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità, se davvero la critica o la dissonanza avessero avuto finalità costruttive».

Il Gruppo conclude «Cambiare idea è legittimo. Ma correttezza vuole che chi lascia il Movimento 5 Stelle lasci anche tutti gli incarichi che ha ottenuto grazie ad esso. Per ripresentarsi alla prossima tornata elettorale con il partito verso il quale sente maggiore affinità. Lo impone il dovere morale che chiunque deve avere verso i propri elettori». Polvere di stelle.