Tra gli sbadigli, il Consiglio Comunale di Ceccano tocca tre temi: antiche interrogazioni, il mistero di Castellano Sindici (quale onore!), la figuraccia sul restyling delle rotatorie annunciato su un giornale ma mai partito.
Halloween ha preso il via ufficialmente ieri sera tra i banchi della massima assise di Palazzo Antonelli a Ceccano. Tutti hanno indossato le loro maschere e hanno dato vita al consiglio comunale dello sbadiglio. Tre ore di nulla.
All’ordine del giorno c’erano interrogazioni e interpellanze che risalivano al paleolitico, tanto che i consiglieri che le avevano poste hanno dovuto togliere centimetri di polvere e ragnatele dalle carte, prima di leggerle. Ma anche qui si era in tema con la festa pagana dei morti: infatti, una bella fetta di tempo è stata spesa per parlare di bacheche funerarie.
A dirigere il tutto, come sempre, il presidente del Consiglio Marco Corsi che ha fatto la solita fatica a tenere buono l’effervescente democrat Giulio Conti, tra un «qui si sta presidenziando», un vediamo «come prende la piega la serata» e un «è giusto far notare a Cesare quel che è di Cesare».
Una serata improntata al “volemose bene”, con complimenti reciproci tra maggioranza e opposizione, tanto che si è commossa anche la casalinga di Voghera.
Due soli sussulti hanno fatto riprendere dal torpore quei pochi disperati che seguivano lo streaming da casa. Il primo. L’intervento dell’assessore al commercio Arianna Moro. Cavolo direte voi? Chissà che intervento! No il brivido lungo la schiena c’è stato perché finalmente si è scoperto che parla anche lei.
Il secondo. Romano Castellano Sindici, ossia noi medesimo, è stato argomento di trattazione consiliare. Quale onore. Domine, non sum dignus!
Obbligato dall’appartenenza ad una nobiltà che impone di raccontare tutto, evitando in qualsiasi modo di apparire, ed essendo affatto incline all’auto celebrazione, il vecchio Conte Castellano Sindici esce dall’impiccio limitandosi a riportare l’aulico discorso fatto nella solennità dell’Aula dal vicesindaco Ruspandini Massimo, sulla nostra umile persona.
Un discorso così denso di contenuti e di palesi rosicamenti da far vergognare addirittura il grande oratore Cicerone che davanti a contato sfoggio dialettico si è sentito una nullità.
«Poco ci deve importare dei Castellano o di chi non ha il coraggio nemmeno su un giornale online di metterci la faccia (e allora perché ne parli addirittura in consiglio comunale?), perché siamo nell’epoca delle fake news, delle lettere anonime, di internet dove ci sono persone che si nascondono dietro un nickname». Di questo bisogna dargli atto.
L’amministrazione Caligiore risponde, sui social, sempre mettendoci la faccia: quella del povero assessore Stefano Gizzi, a cui non pare vero di essere entrato in una Giunta, o del povero “segretario” del sindaco (ma qualche maligno dice che, qualche volta, sia lo stesso sindaco a rispondere, ma noi ovviamente non ci crediamo).
Il vicesindaco sempre più preso dall’enfasi oratoria (ormai dormivano anche i consiglieri) ha continuato: «Persone che addirittura approfittano di un blog, senza metterci a faccia, e pretendono di dare voti a tutto e a tutti, ai tanti consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione che fanno politica solo rimettendoci di tasca propria, che fanno sacrifici (che eroi!) e sottraggono tempo alla loro vita e alle loro famiglie (ancora più triste ora che si avvicina il Natale). È una cosa stucchevole (ah! che lingua originale “l’italiano per sentito dire”)».
Ma il vicesindaco Ruspandini Massimo aveva ormai preso il “la” e ha così iniziato la pratica che gli riesce meglio, quella del vittimismo, buttandola in caciara per insinuare il sospetto che Castellano Sindici odi i ceccanesi. «Lo fanno in maniera cattiva per penalizzare la nostra città perché molti di noi qui dentro vengono dal basso (il suo cavallo di battaglia) e tutto quello che nasce da questa città deve essere ridicolizzato e sminuito per favorire altri contesti che hanno qualche santo di più rispetto a noi, politicamente parlando».
Caspita: Castellano Sindici un complottista manovrato dai poteri forti? Ullallà.
Poi il sussulto di orgoglio, quello del templare che gli alberga dentro: «Noi andiamo avanti e ci abitueremo ai voti di queste persone e poi, magari, potremmo scoprire che sono persone mai candidate o che se lo hanno fatto sono state sonoramente bocciate dal loro elettorato». Non ci dormirà la notte per scoprire chi è Castellano Sindici.
In piena arringa, beffardo, sugli smartphones di molti presenti arriva un messaggio: Alessioporcu.it ringrazia commosso per le citazioni in Consiglio Comunale a Ceccano. Finalmente qualcuno che ci prende sul serio!
Intanto, l’assessore ai Lavori Pubblici che è sempre Ruspandini Massimo ha dovuto ammettere che per le tre rotatorie da mettere in sicurezza ancora tutto è fermo: «È in corso un braccio di ferro con Astral. Una sovrapposizione di enti (?), tutta italiana, che pur di rimanere in vita con finanziamenti statali, cerca di mettere i bastoni tra le ruote ai Comuni. Una situazione paradossale: il Comune ha destinato soldi per la messa in sicurezza delle rotatorie, li vuole spendere, e Astral non dà l’autorizzazione».
Ricordiamo a Ruspandini “Popeye” che da quando è salito a Palazzo Antonelli non fa altro annunciare, a mezzo stampa, che per la rotatorie parte il restylig. A noi sembra solo un’altra figuraccia dopo gli interventi, ancora rimandati, in contrada Pantano.
Ma forse il vice sindaco è solo distratto dalla ricerca di una… Camera.
Speriamo la trovi presto.