Due bombe di profondità per affondare (sotto)Marino Fardelli

Scintille tra il segretario del Circolo Pd di Cassino Marino Fardelli ed i Giovani Democratici. Che replicano con due cariche di profondità ad una 'pennellata' dell'ex consigliere regionale. Al quale chiedono: «La domanda vera è, voi che tanto vi riempite la bocca di bugie e inesattezze, dove eravate?»

Due pennellate e due bombe di profondità. Il Partito Democratico del futuro inizia a prendere forma.

I ragazzi non sono disposti a stare in un angolo, in silenzio ad ammirare il pittore che da solo traccia le sue linee colorate sulla tela.

 

Ad indossare il camice bianco pieno di macchie variopinte, stringendo la tavolozza in una mano ed il pennello nell’altra è Marino Fardelli: segretario del Pd di Cassino pro tempore, dimissionario annunciato dopo la festa del Pd – Unità – Democratica che si terrà a fine estate.

Da qualche settimana ha inaugurato una rubrica sulla sua bacheca Facebook, avviando il percorso mediatico con il quale spera di arrivare alla candidatura a sindaco della città. (leggi qui Le tracce di Marino Fardelli verso la candidatura). La rubrica, con cadenza settimanale, si chiama “Dieci pennellate di Fardelli“.

Nell’ultimo numero, la quarta pennellate di colore è proprio per i Giovani del Pd.

4. I giovani democratici della provincia di Frosinone fanno delle riflessioni sulla situazione che vive il PD provinciale e tracciano la rotta. Ma fino ad ora dove stavano? Nessuno osa toccare il Re e le sue decisioni.
(Gianni Rodari “Ci vuole un fiore”)

 

Ai ragazzi guidati a livello regionale da Luca Fantini (zingarettiano della prima ora) non è sembrato vero. Hanno fatto rotta su (sotto)Marino Fardelli e sganciato due bombe di profondità con cui affondarlo.

I Giovani Democratici erano, sono e saranno, sul territorio, nei circoli, a fare iniziative e attività politica, rappresentanza studentesca, nelle scuole, in università, a sostenere il PD, qualche volta anche a sostuirlo quando e dove manca la militanza o quando serve una mano in più. È una comunità che non ha Re, ma ha una forte autonomia (e questo qualche volta infastidisce qualcuno), difende le proprie idee e si batte per il protagonismo di una nuova generazione.

 

Ma il colpo che va dritto allo scafo nel quale naviga il pittore è la chiusa dei Giovani Democratici: «La domanda vera è, voi che tanto vi riempite la bocca di bugie e inesattezze, dove eravate?»

Una frase che vale un programma politico. Il solco è tracciato. La bomba di profondità sganciata da Fantini con il suo equipaggio indica un chiaro no agli accordi fatti nell’ombra e negati alla luce del sole, alle candidature annunciate e poi ritirate, ai congressi fatti in sezione e conclusi con i ricorsi, alle spaccature sanate ma solo sui giornali.

 

Come segnale non c’è male. L’unico rischio è che tutti, all’inizio della carriera, navigano su agili cacciatorpediniere. E in molti finiscono nel sottomarino, a tracciare pennellate.