Attesa per la decisione sui fondi della Lega, il Capitano pensa ad un partito unico a sua immagine e somiglianza. Antonio Tajani prepara la controffensiva a Fiuggi. Per la candidatura alla presidenza della Provincia Abbruzzese e Piacentini faranno asse. Tommaso Ciccone favorito su Giuseppe Sacco
Saranno giorni cruciali, che determineranno i nuovi scenari del centrodestra nazionale. Con effetti anche sul piano locale.
Lo si capisce bene dall’articolo sull’edizione odierna del Corriere della Sera.
“La data che farà da spartiacque è il 5 settembre. Quel giorno il Tribunale del riesame di Genova affronterà, su rinvio della Cassazione, il tema del sequestro dei conti leghisti dopo la condanna per truffa ai danni dello Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito. In Lega l’umore diffuso è il pessimismo: «Il sequestro potrebbe essere confermato e magari allargato anche ai conti correnti delle segreterie regionali. In sostanza, sarebbe sequestrata la Lega. Che rimarrebbe materialmente senza più un singolo euro». Lo sfogo è di un autorevole esponente di governo, il quale però non è affatto preoccupato per le sorti del partito: «Semplicemente, Salvini dovrà nascerne un altro». Insomma, anche se gli effetti si dispiegheranno nelle settimane e i mesi a venire, il 5 settembre, almeno dal punto di vista simbolico, potrebbe finire la Lega così come è stata fino ad oggi. E nascere il nuovo partito (più o meno) unico del centrodestra”.
Ma il nuovo Partito unico del centrodestra non sarebbe un’alleanza e neppure una specie di ex Popolo delle Libertà. Nemmeno di quello nato sul predellino. Sarebbe una specie di gigantesca “opa” di Matteo Salvini sui tanti esponenti di Forza Italia che non vedono l’ora di saltare sul Carroccio. Mentre difficilmente i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si accoderebbero a questo tipo di progetto. Ma è Forza Italia ad essere di fatto sotto potenziale attacco.
A meno che Silvio Berlusconi non decida di aderire diventando un socio di minoranza della minoranza. Ipotesi difficile, anzi impossibile.
Se questo scenario dovesse concretizzarsi la convention di Antonio Tajani a Fiuggi diventerebbe la location giusta per la risposta a questa mossa, perché con la “campagna acquisti” leghista gli “azzurri” rischiano un ulteriore ridimensionamento. Le tensioni sono alle stelle pure in Ciociaria, basta vedere quello che sta succedendo a Frosinone e Cassino.
Per la presidenza della Provincia a questo punto potrebbe diventare perfino ininfluente pensare ad un’unità della coalizione. Perché Forza Italia indicherà il proprio uomo comunque. Il sindaco di Pofi Tommaso Ciccone è in vantaggio su quello di Roccasecca Giuseppe Sacco.
Alla fine il coordinatore provinciale Adriano Piacentini e il vice responsabile nazionale degli enti locali Mario Abbruzzese saranno d’accordo. E andranno avanti con chi ci sta. Lega o non Lega.
Fratelli d’Italia o non Fratelli d’Italia.