L’atto d’accusa è stato spedito. Alessia Savo ha formalizzato le dimissioni da vice coordinatore provinciale di Forza Italia, come avevamo anticipato (leggi qui il precedente).
La lettera è stata spedita ai coordinatori Regionale Claudio Fazzone e Provinciale Pasquale Ciacciarelli.
Più che una lettera di dimissioni è un atto d’accusa. A cominciare dal motivo delle dimissioni: «incompatibilità ambientale ed ideologica». E poi la presa di distanze dalla linea del Partito: «Non ho mai potuto espletare il ruolo di vice coordinatore e tantomeno voglio che il mio nome sia associato al disastro provinciale che più volte ho prospettato e che solo oggi è denunciato da tanti».
La critica è alla maggioranza che i numeri attribuiscono a Mario Abbruzzese: «Non si può andare avanti senza che esista un coordinamento provinciale vero, trasformato in riunioni tra “compagni di merenda”, la cui composizione varia a seconda delle accondiscendenze e generato in questo modo affinché vengano avallate le decisioni più assurde, mascherandosi dietro il si di una finta maggioranza. Questi modi sanno più di regime che di luogo di discussione democratica tesa a avvantaggiare i cittadini ed il territorio con proposte serie. Questo e tanto altro han fatto sì che il coordinamento sia ormai disertato dai più , perdendo di autorevolezza e interesse».
Nega che a far traboccare il vaso sia stata la goccia rappresentata dall’assegnazione dello strategico incarico politico di Responsabile Organizzazione a Giammarco Florenzani, sconosciuto a molti, finora elettoralmente dotato di poche preferenze: «Non è più tollerabile la discussione su incarichi e poltrone, che ci rende sempre più distanti da un elettorato che forse sarebbe stato più interessato alla riapplicazione della Cosap. A me le cariche non interessano».
Rimpianti? No in un Partito che, per Alessia Savo, «è una scatola vuota».