Il ritorno di Cardinali è l’occasione di Santovincenzo

Il ritorno di Cardinali in FdI potrebbe trasformarsi in un'opportunità politica per Luca Santovincenzo ed il Partito Democratico. La mossa potrebbe indebolire l'opposizione, ma paradossalmente rafforzare il ruolo di Santovincenzo. Nel frattempo, la nuova fase dirigenziale del Pd passa per il congresso. Ecco le date

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Adesso Luca Santovincenzo con la sua LiberAnagni, il Partito Democratico e tutto il campo progressista cittadino potrebbero avere davanti un’autostrada politica. Da percorrere a tutta velocità per valorizzare il proprio ruolo di unici reali antagonisti rispetto all’azione del governo di Anagni guidato dal sindaco Daniele Natalia.

È una delle conseguenze possibili della decisione di Alessandro Cardinali. Cioè quella di tornare con Fratelli d’Italia in vista delle elezioni provinciali del 22 dicembre. Una decisione che, anche se non nelle immediate vicinanze, dovrebbe avere come effetto quello dell’ingresso nella maggioranza comunale dello stesso Cardinali, assieme ovviamente al collega Roberto Versi e (forse) a Giulia Beccidelli.

È già deciso

da sinistra Alessandro Cardinali, Giancarlo Righini e Riccardo Ambrosetti

Per Riccardo Ambrosetti, potente vicesindaco ed uomo forte della destra locale, sarebbe una questione già decisa. Forse sin dal prossimo Consiglio comunale, in programma il prossimo 30 novembre. Per altri invece, sempre nel Partito della Meloni, il passaggio di Cardinali tra i banchi della maggioranza dovrebbe essere più graduale e comunque non  prima delle Provinciali. (Leggi qui: Il ritorno di Cardinali dai suoi Fratelli).

In ogni caso, lo stesso Cardinali ha garantito che da parte sua e del suo gruppo non ci saranno ambiguità, come accadde con Gianluigi Ferretti. Per chi non lo ricordasse, il caso dell’esponente di una lista civica che nella scorsa consiliatura era consigliere comunale civico e di opposizione al centrodestra ad Anagni, ma esponente di Fdi ed in maggioranza alla Provincia. Una contraddizione che era stata aspramente stigmatizzata proprio da Cardinali. Di qui la necessità, per lo stesso Cardinali, di evitare ogni ambiguità; già in settimana dovrebbe esserci una conferenza stampa per spiegare nei dettagli l’accaduto.

Opposizione fragile

Al di là del futuro di Cardinali però, quanto è accaduto rende ancora più fragile, almeno a  livello di rappresentanza consiliare, il ruolo dell’opposizione. Una fragilità che è stata fotografata in maniera evidente proprio nell’ultimo Consiglio comunale. In cui, tra le fila della minoranza, c’erano lo stesso Cardinali con Versi, e Giuseppe De Luca. Mentre mancavano sia la Beccidelli che Danilo Tuffi. Distante, praticamente isolato, Santovincenzo. Ovvero il candidato a sindaco che durante tutta la campagna elettorale ha spinto sul fatto di essere l’unico vero esponente dell’opposizione al primo governo Natalia; mentre Tuffi e Cardinali erano da considerarsi dei “cloni” dello stesso Natalia, essendosi tutti e due, in tempi diversi, schierati con la maggioranza dell’attuale sindaco.

Ma proprio questo isolamento, dopo le ultime novità, può paradossalmente diventare un vantaggio. Il Santovincenzo, che negli ultimi consigli appariva politicamente isolato, può passare all’incasso, recuperando molti di quanti avevano aderito agli altri progetti.

Il congresso Pd

Francesco Sordo

A condizione, ovviamente, di gestire bene la nuova fase dirigenziale del Partito Democratico. Il Congresso che porterà alla nomina di un nuovo segretario cittadino è fissato tra il 30 novembre ed il 10 dicembre. Molto probabilmente sarà proprio quest’ultima la data individuata. Il nome che si fa ormai sempre più insistentemente è quello di Francesco Sordo. Considerato un personaggio vicino ai tagliaboschiani e, almeno in linea di principio, non troppo vicino a Santovincenzo.

Ma il mandato affidato a Sordo dalla direzione provinciale sarebbe proprio quello di recuperare l’unità del Partito.  Un Pd che è ancora molto frammentato, come dimostra la possibilità che nomi importanti (un per tutti; l’ex candidato a sindaco Baldassarre Sansoni) vadano via per protesta contro l’eventuale arrivo di Sordo. Un Partito che, con tutto il centro-sinistra, se si riuscisse a ricreare uno scenario progressista compatto e inclusivo, evitando beghe e gare a chi è più puro a sinistra, potrebbe invece avere molto da guadagnare da questa chiarificazione complessiva delle aree politiche cittadine. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti di martedì 28 novembre 2023).