Il vangelo secondo Matteo… Salvini (di C. Trento)

Foto © Imagoeconomica, Stefano Carofei

L'intervista esclusiva a Salvini su Qui Magazine di domenica. In distribuzione con Ciociaria Oggi. Attenta e approfondita analisi politica sulle province di Frosinone e Latina

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

La crisi di Governo ad agosto, ma anche le prospettive di rilancio che passano dal risultato delle elezioni regionali in Umbria ed Emilia Romagna. E poi Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Beppe Grillo. Questi e molti altri ancora i temi affrontati da Matteo Salvini nell’intervista esclusiva per Qui Magazine, che sarà distribuito domenica con Ciociaria Oggi e Latina Oggi.

Matteo Salvini con il senatore Gianfranco Rufa © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Il Capitano e leader della Lega a tutto campo sull’attualità politica. Ha detto tra l’altro: «Giuseppe Conte è la stessa persona che fino a due mesi e mezzo fa diceva che non avrebbe mai governato col Pd e lei mi chiede se mi fido? Direi di no». 

Ma è chiaro che l’analisi politica tocca anche le province di Latina e Frosinone. Nelle quali operano i deputati Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. E pure i parlamentari Francesca Gerardi e Gianfranco Rufa. Oltre naturalmente al sindaco del capoluogo ciociaro Nicola Ottaviani.

Spiega Salvini: «Ma lasciatemi dire che in tutto il Lazio la Lega sta crescendo con grande co stanza, pazienza e serietà. E il meglio deve ancora venire».

Esternazioni importanti pure sulla prossima candidatura alla presidenza della Regione Lazio e sulla “battaglia” politica al Comune di Roma. Non poteva certamente mancare una domanda sull’immigrazione. Matteo Salvini ha risposto così: «Abbiamo ridotto drasticamente non solo gli sbarchi, ma quel che più importante anche le partenze. Non mi stancherò mai di ripeterlo: meno partenze uguale meno morti, uguale meno guadagno per chi investe sui disperati per acquistare armi e droga». 

Matteo Salvini e Luigi Di Maio

Matteo Salvini ripercorre non soltanto i quattordici mesi di governo ma soprattutto i motivi della rottura politica con il Movimento Cinque Stelle. Senza tirar si indietro sul piano del giudizio politico nei confronti dell’ex alleato Luigi Di Maio (nel frattempo diventato ministro degli Esteri). Ma anche sul fondatore del Movimento Beppe Grillo.

Adesso però, dopo il taglio dei parlamentari, si apre la delicata partita della prossima legge elettorale. Chi vince deve essere messo nelle condizioni di governare: è questa la stella polare di Salvini. Il quale naturalmente guarda al centrodestra e quindi ai tradizionali alleati “azzurri” e di Fratelli d’Italia. Senza dimenticare Cambiamo e le liste civiche. 

Infine, l’appuntamento del 19 ottobre a Roma, con la grande manifestazione lanciata proprio dal Carroccio. In piazza San Giovanni peraltro, luogo storico del le manifestazioni della sinistra italiana. Una sfida politica frontale, in vista di una campagna elettorale che non si chiude mai. Perché il momento politico del l’Italia è decisivo e delicato al tempo stesso. 

Matteo Salvini © Stefano Carofei, Imagoeconomica

Il leader leghista è sicuro che alle urne si tornerà molto presto. E fissa gli obiettivi: Governo nazionale, Regione Lazio e Comu ne di Roma. Sa che gli avversari sono il Pd di Zingaretti, i Cinque Stelle di Grillo e Italia Viva di Renzi. Ma è proprio nella logica dell’uno contro tutti che Salvini si esalta.

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