“Io ho dato”: Buschini si dimette da Egaf

"Ho raggiunto l'obiettivo che mi era stato dato. Ora passo di lato per consentire alla Regione Lazio di discutere serenamente del futuro”: il presidente dell'Egato dei Rifiuti ha rassegnato le dimissioni

Mauro Buschini si è dimesso da presidente dell’Egato dei rifiuti della provincia di Frosinone: l’unico istituito nel Lazio da quando è stata approvata la norma nello scorso mese di dicembre. Il varo dell’ente incaricato di razionalizzare la raccolta dei rifiuti finora gestita in modo autonomo dai Comuni era stato uno degli ultimi atti del centrosinistra che si avviava a liquidare il Campo Largo e presentarsi diviso alle elezioni, perdendole. Una decisione che aveva innescato una polemica con il centrodestra: riteneva si trattasse di un ‘poltronificio‘.

Coerentemente con quella posizione, una volta vinte le Regionali a febbraio 2023 il centrodestra ha presentato un ricorso al Tar tramite il Comune di Fiuggi per invalidare la seduta di insediamento dell’Egato di Frosinone. E quindi fa decadere la successiva elezione a presidente di Mauro Buschini, già assessore regionale all’Ambiente nello Zingaretti 1 e presidente del Consiglio Regionale nello Zingaretti 2.

Ma il Tar aveva accolto le eccezioni dell’Egato e poi sospeso un decreto della Giunta di Francesco Rocca. Che avrebbe determinato la revoca dell’assemblea istitutiva: invece a dicembre i giudici sarebbero entrati nel merito.

Le dimissioni

Foto: Livio Anticoli © Imagoeconomica

Mauro Buschini ha deciso oggi di fare un passo indietro. “Ritengo – ha scritto nella lettera di dimissioni – che ora sia giunto il momento di proporre una nuova guida dell’Egato dei Rifiuti, atteso che per il sottoscritto la sfida di insediare l’ente sia ultimata. Ritengo che sia dunque giunto il momento, in linea con il nuovo piano rifiuti regionale in corso di stesura, di lasciare la Presidenza: anche per consentire alla Regione Lazio di discutere serenamente del futuro degli Egato”.

Spiega il presidente dimissionario “Per me la grande soddisfazione di aver dimostrato, in ogni sede, la correttezza dei nostri atti e la professionalità di tutta la governance eletta lo scorso dicembre”.

La macchina è avviata. “L’Ente è stato premiato anche dal regolamento nazionale per l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Ha l’obiettivo di mettere in campo una visione di sistema, costruire una nuova cultura dell’ambiente attraverso una corretta e moderna gestione dei rifiuti, del recupero della materia, mai facendo venire meno la centralità delle amministrazioni comunali”.

Le chiavi di lettura

Sono due le chiavi di lettura. La prima è sul piano Amministrativo. Mauro Buschini era stato eletto per avviare l’Ente, dialogare con i sindaci e raggiungere un equilibrio. Per questo scrive di ritenere che “la sfida di insediare l’ente sia ultimata. Ritengo che sia dunque giunto il momento di lasciare la Presidenza”. In pratica: mi avete chiamato per avviare Egato, dargli un senso ed una prospettiva; cosa ancora più difficile dal momento che poi quello di Frosinone è rimasto l’unico ente istituito. L’ho fatto, il mio compito si è esaurito e posso andare via.

La seconda è più politica e sta tutta nella fraseRitengo che sia dunque giunto il momento, in linea con il nuovo piano rifiuti regionale in corso di stesura, di lasciare la Presidenza: anche per consentire alla Regione Lazio di discutere serenamente del futuro degli Egato”. La traduzione è “Vi ho dimostrato che gli Egato dei rifiuti sono molto utili e portano risparmi. Se però il problema sono io, adesso il problema non c’è più”.

In questo modo, la Regione può decidere se continuare sulla via della soppressione per affidare qui compiti ai Presidente delle Province. Oppure se fermare l’iter per buttare giù l’unico presidente eletto ed avviare un riflessione tutta interna al centrodestra. (Leggi qui: Egato, via all’assalto finale della Regione).

L’ipotesi del centrodestra

Francesco Rocca

Tutto si comprende se si legge il testo della norma approvata la settimana scorsa dalla Giunta Regionale del Lazio ed avviata all’Aula per la votazione. Lì si dice che la Regione Lazio “intende abrogare le disposizioni introdotte nella precedente legislatura volte a disciplinare l’istituzione degli enti di governo degli ambiti territoriali”. E si spiega che la Regione “vede la necessità di aggiornare e revisionare il Piano di gestione dei rifiuti approvato nella scorsa legislatura”. È la chiave di volta. Perché?

L’individuazione degli Egato è conseguente al Piano Regionale dei Rifiuti. Avviando la revisione del Piano si supera lo schema attuale. E questo consente di andare in droga alla legge nazionale che istituisce gli Egato. Affidando alle Province quei compiti. Questione di scelte politiche.

Buschini, da questo momento non è più un alibi.