La necessità di pesare costi e benefici del rientro di Cardinali

L'operazione di rientro per Alessandro Cardinali in Fratelli d'Italia. Che apre scenari strategici per il Partito in vista delle Provinciali. Ma impone di pesare i costi ed i benefici che realmente potrebbe portare

Paolo Carnevale

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Ingombranti lo sono da ogni punto di vista: sia fisico che, soprattutto, politico. E poiché non sono esattamente amiconi (anche questo è noto), il problema è che cosa potrebbe accadere se dovessero essere costretti, come del resto è già capitato, a militare sotto la stessa bandiera.

Fa discutere ad Anagni la questione relativa al possibile, ma sempre più probabile almeno a giudicare dalle indiscrezioni che trapelano sia a livello comunale che provinciale, passaggio di Alessandro Cardinali nelle fila di Fratelli d’Italia.

Il figliol prodigo

Alessandro Cardinali, Daniele Natalia, Danilo Tuffi e Riccardo Ambrosetti (Foto: Ettore Cesaritti)

Si tratterebbe, di fatto, di un ritorno del figliol prodigo. L’ex candidato a sindaco di SiAmo Anagni proprio in Fratelli d’Italia militava prima del passaggio al Polo civico di Gianfranco Pizzutelli. Era uscita dal Partito nel quale stava fin dalla sua fondazione in polemica con la maggioranza comunale capitanata da Daniele Natalia.

Le voci relative al (ri)passaggio di Cardinali in Fdi circolano già da un po’. Ed hanno trovato vigore nell’atteggiamento, per così dire, “morbido” che lo stesso Cardinali negli ultimi tempi ha avuto a proposito di alcune delle decisioni della maggioranza. Come nel caso della variazione di bilancio da 2 milioni di euro passata (anche) con il supporto di Cardinali. Tanto che non sono pochi quelli che pensano che Cardinali sia già organico alla maggioranza. (Leggi qui: Cardinali il morbido con un obiettivo duro).

In molti credono che tutto sia legato all’eventualità che Cardinali partecipi alle prossime Provinciali; ed alla conseguente necessità, per lui, di avere il supporto più ampio possibile dell’assise anagnina. Anche in questo senso si spiegano le voci del possibile rientro di Cardinali in Fratelli d’Italia.

Problemi di convivenza

Ambrosetti e Natalia

I numeri hanno la testa dura. Due anni fa Anagni ha avuto la potenzialità numerica e la capacità politica di portare Riccardo Ambrosetti nell’Aula di piazza Gramsci come consigliere provinciale. Carica dalla quale poi si è dimesso dopo la vittoria del centrodestra alle Comunali di Anagni, per andare a fare il vicedsindaco di Daniele Natalia. Quindi: la potenzialità per esprimere un Consigliere provinciale è dimostrata.

Ma il paradosso è che la cosa però porterebbe con sé il problema della convivenza con l’attuale vicesindaco della città dei papi e cioè proprio Riccardo Ambrosetti. Anche lui esponente dei Fratelli d’Italia. Una convivenza che sarebbe un problema sia politico che caratteriale.

Politico perché ci sarebbe il caso, atipico e paradossale, di un esponente dell’opposizione che militerebbe nel Partito fondante della maggioranza. Cosa peraltro già capitata qualche anno fa, quando Cardinali, allora ancora in Fratelli d’Italia, era già però all’opposizione in Consiglio e non si era dimesso dal Partito.

Ma il problema ci sarebbe anche da un punto di vista caratteriale: due personalità così rilevanti difficilmente potrebbero militare nello stesso Partito senza frizioni. Il che pone una necessità al sindaco Daniele Natalia: capire quale sarebbe il saldo politico tra costi e benefici dell’operazione.