La politica delle fotografie: lo strano caso di emodinamica al “Goretti”

Lo sfascio invisibile e i personaggi "visibili" in un carosello inutile di immagini spot che non risolvono i problemi della sanità pontina

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Ormai è moda i politici amano farsi fotografare come i ragazzi con i selfie. Sono compulsivi. Enzo Jannacci, il genio di Jannacci, cantava della possibilità di andare tutti allo zoo comunale e c’era l’imboscato che implorava “vengo anche io”. E la risposta era: no, tu, no. Ecco il vengo anche io è la cifra della neopolitica del vuoto.

Il sindaco di Latina Matilde Celentano manda foto in cui sta con questo e quello. Con i centenari poi è folla al compleanno: come se il Comune o la politica fossero causa di Gerovital; per quelli con pochi capelli bianchi è il fantomatico farmaco messo a punto in Unione Sovietica che si sosteneva fosse alla base della longevità di un Leonid Breznev più volte dato per spacciato ed altrettante rimesso su dal Gerovital.

I “prezzemolini” che neanche il cugino si fila

Francesco Rocca al Santa Maria Goretti

Oltre ai centenari “tira” tanto l’ospedale: ma solo se in visita c’è un potente. Allora è fila di incompetenti. Cioè? La Sanità, quindi l’ospedale, è di competenza regionale: i comunardi, i parlamentari nazionali che hanno fatto, che possono fare per l’ospedale?

Niente, ma ci sono novelli prezzemolini, con tanto di foto che mandano loro stessi e dove è evidente che non se li fila neanche il cugino che non è presente. Ogni giorno esistono se hanno la foto con la frasetta che non dice nulla ma forse il capo la vedrà.

Non è politica punto qualche cosa, ma vuoto che vuol farsi politica. Al Goretti il pronto soccorso è al collasso, non funziona alcuna tac. Perché non lavorare per risolvere e non non lavorare per mostrarsi?

Calandrini, Rocca e la politica senza “polis”

Durante la campagna elettorale per le comunali il “capo” di Fratelli d’Italia, senatore Nicola Calandrini, ha “stressato” i cittadini con la filiera di governo (che non vuol dire niente). Ma lui l’ha concepita come “fila agli eventi”. Vengo anch’io? Meglio stare a casa a volte e lasciare la scena a chi ha competenza e responsabilità.

È stressante essere Francesco Rocca. Che deve scegliere, magari ascoltando medici, infermieri e pazienti. Invece gli tocca ascoltare figuranti al Carosello storico della politica senza polis.