Luca chiama ad Acuto. E Sandra se ne va

Salgono le azioni di Sordo come Segretario Pd ad Anagni. la telefonata di Santovincenzo. Questo suggerisce una prossima fine del vuoto di potere nel Partito della città. Ma la notizia del giorno sono i saluti di Lady Tagliaboschi

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Il toto segretario ufficiale dà ancora un prudente 50%. Ma almeno a giudicare dalla temperatura delle linee telefoniche che in questi giorni scottano davvero, le probabilità che Francesco Sordo diventi a breve il prossimo segretario del Partito Democratico ad Anagni sono ben più alte.

A confermarlo, tra le altre, una chiamata di peso specifico notevole che il (quasi) segretario del Pd anagnino avrebbe ricevuto nelle ultime ore. La telefonata sarebbe quella di Luca Santovincenzo, esponente di punta del movimento LiberAnagni, di cui è stato candidato a sindaco alle ultime Comunali. Oltre che, ovviamente, punta del mondo progressista, al Comune ed in città.

E se Santovincenzo chiama Sordo chiedendo, a quanto pare, un appuntamento in tempi brevi per stabilire il da farsi, allora vuol dire una cosa sola. Che il vuoto di potere nel Pd in città è ormai sul punto di finire; e che la stagione del direttorio, già parzialmente archiviata dalle dimissioni di Maurizio Bondatti, è già il passato.

La rotta da tracciare

Francesco Sordo

Per fare che cosa? Questa è una bella domanda. Per la quale però non c’è ancora una risposta precisa. Le prime mosse del Segretario in pectore, sia pure coperte dall’ufficiosità dei contatti riservati, hanno un punto comune: l’ecumenismo. O, se si vuole, la necessità di parlare a tutti; anche a quelli, come Vittorio Save Sardaro, con cui i rapporti negli ultimi tempi erano stati piuttosto contrastanti dal punto di vista politico, anche se mai da quello personale. Ma quello, appunto, era il passato.

Quello era il momento in cui Sordo veniva definito un tagliaboschiano di ferro. E chiunque fosse lontano da quella linea finiva per subirne gli strali. Adesso invece la situazione è molto cambiata. Il Partito vive da tempo una situazione di crisi molto consistente. E quindi, come hanno fatto anche presente dalla Federazione Provinciale, è il momento dell’unità. Di qui il ritorno da Acuto del Cincinnato con la barba. E se questo, come pare, vuol dire anche recuperare i contatti con chi, come Santovincenzo, sembrava piuttosto lontano dal Pd dei Tagliaboschi, è il momento di farlo.

E Sandra se ne va

E, a proposito dei Tagliaboschi, una novità che in queste ore fa parecchio rumore, nello scenario politico cittadino, è l’uscita di scena di Sandra Tagliaboschi. L’esponente del Pd, candidata a sindaco sconfitta nel 2018, battagliera esponente dell’opposizione al Natalia I, sostenitrice nel 2023 del progetto Cardinali, al punto da candidarsi lì con una lista civica, ha deciso di farsi da parte.

Quella del 2023 – ha detto- è stata la mia ultima candidatura. La politica è una grande passione perché permette di mettersi a disposizione della città”. Il che non vuol dire abbandonare la politica; “sono convinta – ha detto ancora Sandra Tagliaboschiche sia possibile farlo anche stando all’esterno di un consiglio comunale. Si può lavorare a favore della città anche senza far parte di un Partito, magari insieme a chi non ha mai fatto politica, ma è spinto dal desiderio di fare, agire concretamente a favore delle persone con bisogni speciali, costruendo e organizzando con spirito di gruppo percorsi utili alla società tutta senza nessuna preclusione politica e/o religiosa, con il desiderio di voler creare sinergie per risultati a beneficio di tutti”. Insomma, “un modo diverso di essere al servizio della città”.

Si tratta davvero della fine di un’epoca o di un sapiente passo indietro fatto da lady Tagliaboschi per capire quello che succederà in seguito? Pronta magari, dopo un passaggio in panchina, ad assaggiare di nuovo il sapore della competizione elettorale? In un Pd a quel punto più pacificato e (finalmente) unito? Basterà aspettare un po’.