L'ingegner Pio Savoriti, consigliere delegato della Sama Marketing di Castelliri, nel board dell'European paper recycling council (Eprc). È il Consiglio europeo per il riciclaggio della carta. In uno dei momenti più drammatici per il comparto
Lo hanno chiamato nel momento più difficile. Mentre gli impianti sono fermi ed i magazzini saturi. Nel momento in cui la Cina ha chiuso i confini per paura che dall’Italia e dall’Europa gli arrivino materie prime contaminate dal ‘nostro‘ coronavirus. Mentre la categoria grida al Governo Conte 2 che le possibilità non sono molte: o dichiarano il comparto una categoria essenziale e fanno ripartire i macchinari o scuciono i cordoni della borsa e si fanno carico della crisi di sistema.
Pio Savoriti, consigliere delegato del colosso Sama Martketing di Castelliri e vicepresidente di Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Aceri è stato nominato rappresentante presso l’European paper recycling council (Eprc). È il Consiglio europeo per il riciclaggio della carta, istituito nel novembre 2000 per monitorare i progressi verso il raggiungimento dei massimi obiettivi di riciclaggio della carta.
La designazione da Euric
A designare l’imprenditore ciociaro in quel board è stata la Confederazione delle industrie europee del riciclaggio (Euric). Pio Savoriti rappresenterà Euric nell’Epcr insieme all’olandese Hans van de Nes (presidente Erpa) e Julia Blees, senior policy officer di Euric.
La dimensione di questa nomina finita sulle spalle di Pio savoriti la spiega Francesco Sicilia, direttore generale Unirima che è l’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri, nata dalla fusione di Unionmaceri e Federmacero per dare voce unitaria alle due anime del settore ovvero gli “Impianti di Recupero/ Riciclo carta” e “Commercianti di carta da macero” Spiega Francesco Sicilia: «Per la prima volta un italiano del nostro storico comparto industriale siede nel board di un’importante sede di rappresentanza del settore al livello europeo. La nomina di un giovane imprenditore italiano rappresenta un giusto riconoscimento al valore della filiera del recupero e del riciclo della carta del nostro Paese per l’economia comunitaria”.
Pio Savoriti non andrà in Europa per una passeggiata di salute. Lo aspettano a braccia aperte. Da lui si aspettano proposte e soluzioni per affrontare uno dei momenti più drammatici per il comparto. Che aveva già una serie di problemi epocali (leggi qui Carta, il settore rischia di andare al macero). Aggravati dalla pandemia di Sars-Cov2 che ha paralizzato le attività. Il blocco dei confini cinesi ha determinato la caduta in picchiata dei prezzi. La carta riciclata italiana è di qualità eccezionale, al punto da essere considerate una delle migliori materie prime seconde: cioè materie prime ottenute recuperando ciò che gli altri hanno utilizzato e gettato. Benvenuti nel mondo dell’economia circolare.
Tanto riciclo, tanto rischio
Il paradosso è che l’Italia rischia moltissimo proprio perché è un Paese che ricicla tantissimo. Unirima da settimane bussa a Palazzo Chigi per sollecitare o la ripartenza o un aiuto dallo Stato per sostenere le aziende del settore. Ma le edicole non sono aperte? I giornali non si stampano? Certo ma nel settore il problema sta nei trasporti: non riescono a far arrivare i maceri alle cartiere, che non possono produrre a pieno ritmo per carenza di materia prima.
Pio Savoriti si presenterà in Europa con un’Italia ancora in Fase 1 ed un’agenda proiettata verso la Fase 3. Infatti, le istituzioni europee stanno già sviluppando un ambizioso programma per una ripresa verde. «In un’economia circolare, gli approcci della catena del valore sono di particolare importanza per trovare le giuste soluzioni economiche. Per questo, la EPRC potrà sostenere l’Unione Europea nell’attuazione del piano d’azione per l’economia circolare» spiega Pio Savoriti.
In pratica: raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati per il riciclaggio della carta contribuirà a rimettere in piedi l’economia del continente, con materie prime – seconde di qualità a condizioni economiche convenienti.
A patto che l’Europa metta l’Italia in condizione di ripartire. E l’Italia metta il comparti di Savoriti nella condizione di tornare a lavorare.