Rompe il silenzio il neo assessore al Bilancio. In giunta: ma non nega le critiche. "Alcune cose potevano essere fatte meglio”. per il futuro "abbassare la testa e lavorare”
Stop alle polemiche e testa bassa. Pronta a lavorare con i suoi nuovi compagni di viaggio per il bene della città. Ai quali non ha fatto però mancare qualche rilievo su quanto è stato fatto finora. Si è presentata così ad Anagni Serenella Poggi, da qualche giorno neo assessore al Bilancio della giunta Natalia dopo le dimissioni dell’esponente della lista Anagni in Comune Giuseppe De Luca.
Lista in cui la Poggi è entrata ufficialmente, facendo confluire nel nuovo gruppo l’esperienza del movimento Il coraggio delle idee nel quale aveva militato fino a poche settimane fa.
L’arrivo della Poggi in Giunta ha fatto discutere parecchio in città negli ultimi giorni. Per le motivazioni che hanno portato De Luca a lasciare l’incarico (motivi personali, uniti ad una difficile comunicazione con il resto della giunta e delle forze di maggioranza). Perché la Poggi, almeno fino a qualche settimana fa, era molto critica nei confronti della sua nuova maggioranza. Per il progetto (attualmente messo da parte) di creare assieme ad altre forze (tra cui Cittatrepuntozero) un cartello alternativo al centrodestra in vista delle comunali del 2023.
Restano alcune perplessità del neo assessore sui risultati ottenuti fino ad ora dalla maggioranza di centrodestra (ad esempio il passaggio in cui la Poggi dice che “tante cose potevano essere fatte in maniera diversa”). Sulle quali però prevale, almeno per adesso, l’idea pragmatica di lavorare per programmi ed obiettivi. Il dato politico è l’aumento del peso specifico dalla parte civica della maggioranza. E, soprattutto, la certificata rilevanza sulla scena politica locale dell’ex sindaco Franco Fiorito. Che dell’ingresso della Poggi in giunta, più di Natalia, è e rimane il grande ispiratore.
Serenella Poggi, come è arrivata la decisione di accettare l’offerta del sindaco Natalia e diventare assessore al bilancio?
La decisione di accettare un incarico così importante, ma anche gravoso come l’assessorato al Bilancio – Contenzioso assicurativo – Tributi, da tecnico esterno, nasce da una lunga e ponderata riflessione. Durante la quale ho fatto una sintesi di quanto è il mio bagaglio di conoscenze lavorative, poiché ho ricoperto il ruolo di Revisore dei Conti del comune di Anagni che mi ha permesso di conoscere approfonditamente il tessuto politico – territoriale e amministrativo di questa città. Ma anche lo spirito civico che ho sempre applicato nel mio percorso politico.
L’idea è quella di cooperare con tutti per il miglioramento della società in cui viviamo cercando di solleticare gli animi e mobilitare le energie e le intelligenze presenti nella nostra società.
Pur essendo stata un importante esponente del centrodestra nel passato alle ultime elezioni lei ha fatto altre scelte. Come si concilia questo con l’adesione alla maggioranza?
Questo incarico nasce da un’opportunità inaspettata per le dimissioni dell’avvocato Giuseppe De Luca, esponente della lista civica “Anagni in Comune”, che aveva ottimamente ricoperto l’incarico. Un’opportunità non personale, ma raccolta per senso del dovere nei confronti di una città che chiede l’impegno di tutti i suoi cittadini. Spero di essere in grado di onorare una richiesta tanto importante, ma il senso del dovere civico che, è innato nella mia educazione familiare, mi ha spinto ad accettare. Con la consapevolezza che chi agisce attrae critiche che, in effetti ci sono state, ma che in realtà, mi aspettavo più costruttive e meno di parte.
Certamente nel passato abbiamo analizzato e sviscerato con spirito critico ma propositivo molte problematiche amministrative con il mio movimento “Coraggio delle Idee”, che, ad oggi, è confluito con la lista civica “ Anagni in Comune”. Immediata è stata la consonanza di intenti con il suo esponente in Consiglio comunale Magno D’Angeli, che conosco personalmente da qualche anno. Col quale si è instaurata una sinergia progettuale e collaborativa, insieme a tutti gli altri componenti della formazione.
Come giudica l’attività della maggioranza ad oggi? Che contributo pensa di poter dare?
Se devo esprimere un parere sull’operato della maggioranza mi sento di dire che, a mio avviso, tante cose potevano essere fatte in maniera diversa. Con metodi diversi e risultati più visibili. Che mi auguro, anche grazie alla mia collaborazione, vengano raccolte entro fine mandato per traghettare Anagni verso un nuovo percorso politico.
Di certo ci sono molti progetti in cantiere che spero di poter contribuire a realizzare per il bene della città.
Quali sono i rapporti con Fernando Fioramonti di Cittàtrepuntozero con cui fino a pochi mesi fa aveva stretto un’alleanza?
In merito a Cittàtrepuntozero vorrei precisare che, per quanto riguarda il percorso di comunione di intenti iniziato, poteva non essere interrotto con la mia nomina. Poiché quando si tratta di fare il bene comune non esiste colore politico e soprattutto vorrei precisare che ho aderito, da tecnico, ad un gruppo civico.
Nel centrosinistra, e soprattutto nel PD anagnino, in molti hanno criticato la sua scelta. Cosa risponde?
Sulle critiche mossemi dal centrosinistra, riguardo la mia scelta di accettare l’assessorato, non mi pronuncio poiché non ci sono dichiarazioni ufficiali; vorrei, però sottolineare che il segretario del pPrtito cittadino, l’avvocato Egidio Proietti su “Il Messaggero” dichiara di non chiudere le porte ad una collaborazione. Ma che questa, per ovvi motivi, diventa certamente più difficile, ma non impossibile per il prossimo futuro.
Oggi non mi sento di attaccare nessuno. Ho deciso di mettermi in gioco e se sarò in grado di ottenere dei risultati poi, potrò giudicare l’operato altrui. E potrà, allora, essere sentenziato il mio operato.
Con che spirito affronterà questo incarico e quali linee programmatiche intende portare avanti?
Intendo interpretare questo mio passaggio come opportunità per un percorso di partecipazione e di coinvolgimento. Che ci permetta di promuovere occasioni di incontro e verifica per arricchire il programma di mandato e per corrispondere coerentemente con obiettivi, priorità ed azioni al programma già in essere
Sono certa che così potrò insieme agli altri componenti del giunta, fare un buon lavoro e una buona politica per la nostra città perché la realizzazione delle azioni e dei progetti necessitano di un ambiente politico e amministrativo locale fondato sulla partecipazione e sulla condivisione di un ampio numero di protagonisti della vita politica, sociale, istituzionale e civile cittadina.
Mi impegnerò ad instaurare un ambiente “politicamente corretto” al quale intendo dedicare grande attenzione, promuovendo iniziative per definirne le caratteristiche:
- un corretto rapporto tra maggioranza e minoranze cercando di mettere in condizione ogni eletto di esercitare a pieno i propri diritti-doveri nei confronti delle istituzioni e dei cittadini che rappresentiamo;
- un rapporto di reciproca positiva influenza tra le principali amministrazioni locali soprattutto tra Provincia e Comune, tra Comune e Regione e tra Comune di Anagni e Comuni limitrofi.
- una funzione di raccordo e di coordinamento delle forze di maggioranza che permetta maggiore sinergia ed un conseguimento più pronto degli obiettivi amministrativi dell’ente.
L’azione amministrativa oggi dovrà inserirsi in un permanente stato di crisi economica nazionale e forse anche di governo. Pensa influiranno sulle politiche comunali?
Tenuto conto della situazione economica e finanziaria del Paese nel suo complesso e della diminuzione delle risorse messe a disposizione agli Enti locali, saranno valutate ed esperite tutte le possibilità di reperimento di risorse, anche in maniera alternativa rispetto a quelle usualmente impiegate. E con accordi di programma che prevedano il coinvolgimento e la partecipazione di altre amministrazioni locali e di enti sovracomunali.
La ricerca di finanziamenti provinciali, regionali, statali ed europei verrà quindi ulteriormente sviluppata al fine di incrementare le risorse a disposizione. Grande attenzione sarà data al PNRR.
Deve rimanere prioritaria per l’amministrazione comunale una efficace gestione del patrimonio immobiliare dell’Ente. Puntando alla razionalizzazione delle spese ed al rilancio di progetti su aree di ampio raggio.
Tre obiettivi immediati per il futuro?
Strumenti di finanza innovativa, bilancio partecipato, ed ove le condizioni lo permetteranno arrivare alla progressiva riduzione delle aliquote comunali. In particolare per i soggetti con difficoltà e per le fasce sociali più deboli.