Senza litigi, senza scossoni. Antonio Pompeo ha distribuito le deleghe ai consiglieri della sua maggioranza: il Pompeo bis uscito dalle elezioni provinciali di metà mandato. E che verrà varato venerdì pomeriggio, con la prima seduta del nuovo Consiglio Provinciale.
A presiederla sarà il nuovo presidente d’aula Luigi Vacana (Sinistra Italiana) al quale sono andate anche le deleghe a Bilancio, Promozione del territorio e del suo patrimonio storico culturale, Ufficio Europa e Nuovo assetto delle Province.
La vice presidenza della provincia rimane ad Andrea Amata di Area Popolare; a lui vanno le deleghe alle Politiche di sviluppo economico e Difesa del Suolo.
Il resto delle competenze è stato distribuito tra i sei consiglieri eletti nella lista Pd: i 5 del Partito Democratico più l’indipendente Massimiliano Mignanelli.
A Massimiliano Quadrini (Isola del Liri) vanno Viabilità, manutenzioni ed opere pubbliche. A Germano Caperna (Veroli) vanno le deleghe ad Edilizia scolastica e Pubblica Istruzione, Servizi culturali, Affari generali e Pianificazione territoriale. Ad Antonio Di Nota (Colle San Magno) toccano le deleghe a Polizia Provinciale, Rapporti con la Regione, Protezione Civile e Servizi ai Comuni (S.U.A). A Maurizio Bondatti avrà il compito di occuparsi di Patrimonio, Bonifiche e rifiuti. A Domenico Alfieri infine, vanno le deleghe su “A.U.A”., “AIA” e “Risorse Idriche”.
All’indipendente Massimiliano Mignanelli vanno le deleghe su Formazione, Rapporti con l’Università, Pari Opportunità, Trasporti.
Le deleghe verranno ufficializzate dopo la convalida degli eletti nel Consiglio provinciale di venerdì.
Con la distribuzione delle competenze, Antonio Pompeo continua a giocare la partita anche al tavolo delle elezioni Comunali di Frosinone. Ha spianato la strada del dialogo sia con i Socialisti di Gianfranco Schietroma, che però resta fermo sulla candidatura di Vincenzo Iacovissi. Ed anche con con Sinistra Italiana. Ma soprattutto con Area Popolare di Alfredo Pallone.
«Tutto ciò che era possibile fare dalla Provincia è stato fatto, ora tocca al resto del Pd» ha commentato con alcuni amici Fabrizio Cristofari, il candidato sindaco del Partito Democratico. Nei giorni scorsi aveva sollecitato una definizione del quadro politico, minacciando altrimenti di andare avanti da solo.