Quello che sappiamo delle nuove Giulia ed Ecoliri

Le anticipazioni sulla nuova Giulia. E sulla riorganizzazione della rete di vendita. Ecoliri anticipa i tempi: diventa una 'Casa Stellantis'. Tornano gli sconti per dipendenti Stellantis e loro familiari

Giovanni Giuliani

Giornalista malato di calcio e di storie

I segnali sono due, come le chiavi di lettura. Il primo segnale è legato a Giulia, l’Alfa Romeo del rilancio: per il marchio del biscione e per lo stabilimento Cassino Plant. O così doveva essere ai tempi di Fca e Sergio Marchionne che arrivava a sorpresa nelle officine e chiedeva di vedere i bagni “perché non si può lavorare bene in un ambiente che non sia ordinato e pulito per bene”.

A distanza di anni la Giulia di Alfa Romeo torna ad essere un segnale di ripartenza, stavolta per Stellantis. L’anticipazione è del sito specializzato ClubAlfa: la nuova Giulia sarà la protagonista della nuova fase attesa per il 2025. Confermata dall’Amministratore delegato del biscione Jean Philippe Imparato, arriverà dopo il nuovo suv compatto previsto inizialmente per il primo semestre 2024 ma posticipato alla fine del secondo semestre.

Quello che sappiamo di Giulia

La prima analisi di ClubAlfa è che Giulia non verrà spostata dalle attuali linee di produzione di Piedimonte San Germano. Anche la sua versione elettrica nascerà a Cassino Plant e sarà con ogni probabilità la prima a prendere forma sulla piattaforma Stla Large annunciata a marzo dello scorso anno dal Ceo Stellantis Carlos Tavares. Si attendono conferme. (Leggi qui: Tavares annuncia: “C’è un futuro premium per Cassino Plant”).

Più interessanti le anticipazioni sul profilo della nuova auto. Giulia rimarrà “una berlina anche se con uno stile ancora più sportivo, quasi coupeggiante con linee pensate per esaltare ulteriormente la sua aerodinamicità come del resto anticipato dallo stesso Imparato che in più occasioni ha dichiarato che le future auto del Biscione metteranno l’efficienza aerodinamica al primo posto tra le esigenze da rispettare nel disegnare il nuovo modello”.

Non era scontato. Nel passato il capo del design di Alfa Romeo Alejandro Mesonero-Romanos aveva ipotizzato una evoluzione dell’attuale design, aggiungendo una maggiore dose di sportività e di personalità. Poi si era ipotizzato un radicale cambio di impostazione ed erano circolati render in assetto Sporwagon; con il passare dei mesi le indiscrezioni parlavano di un doppio modello: berlina e sporwagon. Ora si torna alla casella principale.

Stando alle anticipazioni, i motori saranno molto performanti. Giulia, anticipa ClubAlfa sarà “la vettura sarà la prima auto del Biscione ad avere solo ed esclusivamente versioni elettriche nella sua gamma. La versione entry level dovrebbe avere una potenza di circa 350 cavalli, per la Veloce si parla di una cifra vicina al doppio e la Quadrifoglio potrebbe addirittura raggiungere una quota superiore”.

La riorganizzazione della rete

In parallelo ai lavori di ristrutturazione dello stabilimento, dismissione delle aree divenute in eccesso, riprogrammazione dei modelli, parte anche la riorgaizzazione della rete vendita. Si comincia dai più grandi. Ecoliri è da anni tra i Top Seller del Gruppo. Ora è tra le prime in Italia a diventare una casa Stellantis. Cosa significa?

Il gruppo presieduto dai fratelli Davide e Christian Papa ha acquisito i diritti di vendita di tutti i brand rappresentati da Stellantis. Il concessionario ha ora tutti i marchi del gruppo. Quelli storici ex Fca, ovvero Fiat, Lancia, Abarth, Alfa Romeo, Jeep e veicoli commerciali Fiat. I nuovi, Pegeout, Citoen, Opel, e loro veicoli commerciali, DS

«Noi crediamo nei prodotti del gruppo Stellantis – dice il presidente di EcoLiri,  Davide Papae i nostri investimenti lo dimostrano». Torna uno strumento che nel passatoi era stato di incentivo alle vendite: i lavoratori Stellantis, i parenti di primo grado e per gli ex dipendenti dello stabilimento del cassinate, dal 2 novembre è scattata la possibilità di comprare l’auto direttamente dal concessionario che rappresenta il brand Stellantis, alle stesse condizioni che avrebbero nello stabilimento. Cioè con gli stessi sconti riservati ai dipendenti ed ai familiari.

 Spiega Davide Papa: «Forse anche a volte sbagliando, la casa costruttrice ha negato la possibilità ai dipendenti ed ai loro parenti di primo grado, di acquistare auto a prezzo scontato presso i concessionari che rappresentato i brand Stellantis. Con un pò di insistenza dei dealer e con insistenza di molti dipendenti del gruppo, Stellantis ha deciso di riaprire l’opportunità». 

Modello Agenzia

La nuova concessionaria Opel

Alle spalle c’è il totale ripensamento della rete europea di concessionari, cominciata a settembre. Il nuovo modello di distribuzione è partito nelle settimane scorse dai mercati di Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo. Verrà esteso a tutta Europa nel 2024. L’obiettivo è di ridurre i costi per sostenere gli investimenti destinati all’elettrificazione.

Quella che oggi è la terza casa automobilistica del mondo per volumi ha deciso di rafforzare la partnership con la propria rete di concessionari sottoscrivendo oltre 8mila mandati di vendita e più di 25mila mandati di post-vendita nelle ultime settimane in dieci paesi strategici in Europa. La visione è quella di una semplificazione del sistma ed un approccio multimarca.