Regione, il responsabile della comunicazione De Angelis si dimette

Si dimette il responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio Marcello De Angelis. la lettera di dimissioni. la risposta di Rocca

Il responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio Marcello De Angelis ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. Ha comunicato la propria irrevocabile decisione al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca con una lettera, dopo averla anticipata nel corso di un colloquio privato. Il governatore ha accettato le dimissioni di Marcello De Angelis con effetto immediato.

De Angelis era finito al centro delle polemiche per via di alcune sue dichiarazioni sulla strage di Bologna. Venerdì prossimo era previsto un consiglio regionale straordinario sulla vicenda.

Le dimissioni

Marcello De Angelis (Foto: Daniele Scudieri © Imagoeconomica)

Nella lettera, Marcello De Angelis ripercorre le tappe della vicenda. «Sono stato messo alla gogna per un post su Facebook in cui ho espresso perplessità su una vicenda giudiziaria sulla quale molti altri prima e meglio di me e in modo più autorevole, si erano pronunciati in maniera analoga». Il caso è quello della bomba alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, strage censita giudiziariamente come “fascista”: lo step più atroce della Notte della Repubblica italiana. Con 85 vittime, oltre 200 feriti tra cui molti mutilati, un Paese segnato a vita da quella devastazione alla stazione del capoluogo felsineo. Fu strage fascista: lo hanno detto gli atti, lo ha ribadito Sergio Mattarella pochi giorni fa e lo hanno desunto le inchieste che hanno foraggiato il pensiero collettivo italiano.

Marcello De Angelis aveva espresso il suo rifiuto ad accettare quella versione: «il rifiuto di aderire a versioni di comodo quando invece si conosce la verità. So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza. E in realtà lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e ‘cariche istituzionali’».

Con le dimissioni, Marcello De Angelis ha ribadito la sua convinzione. «Rivendico il diritto al dubbio e al dissenso anche se non posso negare di essermi espresso in modo inappropriato e per questo ho chiesto scusa. Ho scatenato dure pressioni politiche contro l’Istituzione che oggi rappresenti e, pur nella consapevolezza che i tuoi avversari non hanno argomenti o la forza per importi le decisioni che auspicherebbero, la mia stessa coscienza è più forte e più legittimata di loro a chiedermi di fare un passo indietro».

La questione della canzone

Dal web era saltata fuori poi una canzone scritta con il gruppo giovanile nel quale cantava. Un testo antisemita e dai toni nazi. «Non posso affrancarmi dall’unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri».

Da qui la scelta di dimettersi. «Non posso consentire che le mie responsabilità passate possano macchiare o offuscare lo straordinario lavoro che tante persone migliori di me stanno compiendo per il bene comune».

Prendo atto

(Foto: Giuliano Del Gatto © Imagoeconomica)

Il governatore Francesco Rocca ha accolto le dimissioni. «Prendo atto delle dimissioni di Marcello De Angelis dal ruolo di Capo della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio. Lo ringrazio per il prezioso lavoro svolto finora e per il senso di responsabilità dimostrato. Così come ha la mia gratitudine per aver messo al riparo l’Istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore. Testo, peraltro, già noto quando in passato aveva ricoperto ruoli come quello di parlamentare e direttore di testate».

«Posso testimoniare in prima persona l’evoluzione della personalità di De Angelis. Un percorso di maturazione, di autoconsapevolezza e di trasformazione interiore. Sicuramente tutto questo non può cancellare il suo passato, ma ha forgiato e continuerà a formare il suo presente e il suo futuro», dichiara Francesco Rocca.