Rifiuti a spasso sui camion e la tariffa cresce

La tassa media per i rifiuti nel Lazio nel 2023 è di 359 euro, con una spesa media annua di 302 euro a famiglia a Frosinone e 460 euro a Latina. L'incremento più significativo è stata riscontrata a Latina, con un aumento del 31,2% rispetto al 2022.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il dito nella piaga lo ha messo Fabio De Angelis, presidente della Saf – Società Ambiente Frosinone: la realtà composta da tutti i Comuni della provincia di Frosinone in parti uguali per gestire lo smaltimento delle immondizie. Lo ha fatto giovedì scorso intervenendo agli Stati Generali riuniti nel palazzo della Provincia. Dicendo che si pagano extra-costi per trasportare fuori regione i rifiuti che altri invece prendono ed utilizzano per produrre energia. Un quarto della bolletta dei rifiuti è per il costo dei camion sui quali trasportiamo l’immondizia in giro per l’Italia.

I numeri lo confermano. È di 359 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia residente nel Lazio, rispetto ai 320 euro della media nazionale, con alcune variazioni fra i singoli capoluoghi di provincia.

Tanto spendi, tanto paghi

Foto Silvere Gerard / Imagoeconomica

Il principio è stabilito per legge. I cittadini devono pagare per intero i costi di smaltimento dei rifiuti. E se una provincia non ha la discarica si deve sobbarcare i costi dei camion che portano in giro per l’Italia le loro immondizie: esattamente quello che accade in provincia di Frosinone. Un costo talmente alto da mangiarsi tutto il risparmio accumulato in questi anni dai cittadini facendo la raccolta differenziata.

 Frosinone ha una spesa media annua di 302 euro a famiglia; invece Latina non ha la rete che da 25 anni esiste in Ciociaria attraverso Saf e la sua spesa è di 460 euro in media a famiglia. Rispetto al 2022 la tassa è aumentata di oltre il 30%.

A livello nazionale la spesa più elevata si registra al Sud, con la Campania in testa: 416 euro ed un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Ci sono ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594€ all’anno.

I più cari ed i più economici

Una delle linee di lavorazione della Saf

La regione in cui si rileva la spesa media più bassa sono le Marche (€250 euro a famiglia); fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181 euro, tre volte in meno che a Catania.

Sono 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato è a Latina (+31,2%), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3%).

A monitorare ogni anno le tariffe è l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Il report è disponibile sul sito dell’associazione da oggi. L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.

La situazione nel Lazio

Uno degli invasi della discarica di Roccasecca

 Il report di Cittadianzattiva rileva, che tra i Capoluoghi del Lazio, a Frosinone si paga la tariffa più bassa. Mentre quella più alta si paga a Latina, con il Capoluogo pontino che è anche tra i top ten, precisamente al sesto posto assoluto, tra quelli più costosi d’Italia.

Il Lazio inoltre è la Regione che ha fatto registrare l’incremento maggiore in percentuale tra il 2022 e il 2023 in Italia.

 Ecco la situazione. A Frosinone la tariffa per una famiglia di tre persone che abia in una casa di cento metri quadrati è di 302 euro all’anno, nel 2022 si pagavano 299 euro; l’aumento è stato dell’1%. La stessa famiglia e nella stessa casa ma a Latina pagherebbe 460 euro; nel 2022 avrebbe pagato 351 euro con un aumento del 31,2%.

A Rieti, la famiglia di tre persone in una casa di cento metri spende 335 euro contro i 311 dell’anno precedente; l’aumento in questo caso è del 7,7%. A Viterbo si pagano 319 euro e la tariffa è rimasta invariata: una stabilità dovuta al fatto che Viterbo è l’unico territorio ad avere una discarica attiva e non dover pagare i camion che vanno in giro con le immondizie.

Nl caso di Roma il costo è di 378 euro a famiglia, anche qui non ci sono variazioni. Per paradosso il motivo è l’opposto di Viterbo: la Capitale non ha gli impianti e non li aveva, quindi il dato è rimasto lo stesso. La media regionale è di 359 euro contro i 322 dello scorso anno. L’aumento medio è dell’8,2%.

(Foto di copertina: Tommaso Lizzul © DepositPhotos).