di PAOLO SACCANI
Amministratore delegato di Acea Ato 5
Caro direttore,
ho letto con molta attenzione e, devo dire, con un po’ di sorpresa, le dichiarazioni ospitate sul suo blog del Presidente della Provincia e dell’Autorità d’Ambito Antonio Pompeo. (leggi qui il precedente)
Il passaggio del Presidente sul senso di responsabilità, fulcro cruciale del suo intervento, è esattamente quello che mi sento di condividere.
Quando è stato il senso di responsabilità a prevalere, nella gestione del servizio idrico integrato nell’Ato n. 5, sono arrivati gli investimenti sulle reti e sugli impianti del territorio: Acea ha investito 17,7 milioni di euro solo nel 2015. Sono arrivati i canoni concessori ai Comuni e ai Consorzi di bonifica: 12,6 milioni di euro pagati dalla società in due anni. È arrivata, finalmente, la possibilità di pianificare: i nostri uffici hanno messo a punto un piano degli interventi da poco meno di 90 milioni di euro da qui al 2019.
Mi ha fatto piacere leggere che “ai Sindaci non interessa portare avanti una battaglia contro Acea per partito preso”.
Quindi, se il Presidente Pompeo, la Consulta dei Sindaci e la Conferenza, credono che non sia “più il tempo di contrapposizioni e di aule giudiziarie”, non posso che essere d’accordo con loro: non fanno bene a nessuno e soprattutto non fanno bene agli utenti, come ha dimostrato, del resto, la recente sentenza del Consiglio di Stato sul conguaglio da 75 milioni di euro.
L’invito del Presidente è a “sederci attorno a un tavolo da pari a pari e nel rispetto e legittimazione reciproca”?
La risposta di Acea Ato 5 non può che essere positiva: eccoci, siamo immediatamente disponibili al confronto.