Se Frosinone tifa Latina: la grande pace di Ceriara

È la notizia dell'anno. Come se avvenisse la restituzione della secchia rapita tra Modena e Bologna. Ma noi non ci sappiamo proprio fare: al posto nostro, Firenze e Pisa avrebbero organizzato feste e cerimonie per un anno. Invece tra Latina e Frosinone...

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

In questi tempi grigi e bigi di liti, guerre, terrore quando arriva una notizia di pace neanche ci facciamo caso. Come se Gesù avesse moltiplicato pani e pesci e noi commentiamo “È arrivato il pesce fresco da Terracina, hanno sfornato il pane a Sezze“. Leggo che Frosinone, preciso Frosinone, sostiene Latina come capitale italiana della cultura per il 2026. Alt, Stop, Punto.

Rileggo, per “sicuranza“, ma la notizia è vera, vera. Il capoluogo della Ciociaria sostiene, generosamente, il capoluogo pontino. Ma questa non è una notizia, una bomba: è come la pace tra Sezze e Priverno, la restituzione della secchia rapita tra Modena e Bologna, come l’amnistia sul furto della luna tra Brescia e Bergamo. È come i tifosi della Francia di calcio che tifano Italia, come la nazionale tedesca che scende in campo in maglia azzurra.

Roba da fare subito una grande cerimonia con tanto di bande, guardie comunali col gonfalone e incontro a Ceriara con il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia che “certifica” il fatto davanti al mondo.

La pace possibile

Matilde Celentano

E’ la prova che la pace è possibile. Che forse possiamo far nascere, finalmente, Frola che non è una città di Italo Calvino, ma l’utopica città del Lazio meridionale. Un’area urbana capace di andare dal mare all’Appennino, che ha dentro due parchi nazionali. Laghi, valli e fiumi e abbazie come se piovesse. 

Invece? Niente, due parole di circostanza, manco la fascia tricolore indossata. Neanche una telefonata al sindaco di Priverno per un incontro a Ceriara. Non ci sappiamo proprio fare: se Firenze avesse sostenuto Pisa avrebbero fatto un mese di festa con Benigni a leggere tutta la Divina Commedia e il Principe di Machiavelli, mentre a Pisa avrebbero issato i vessilli della Repubblica su ogni barca fino a Livorno.

Sindaco Matilde Celentano, questa è una notizia. Ora che ha fior fiori di maestri delle feste, lasci perdere segreti e segrete, prenda la littorina da Latina e vada a Priverno – Fossanova poi pellegrina fino a Ceriara e porti un bacio pontino al collega Riccardo Mastrangeli sindaco di Frosinone che darà in dono un bacio ciociaro.

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