La provincia di Frosinone ha deciso di dotarsi di un database ed un software. Creeranno un archivio relativo all’incidentalità sulle strade, per avere più precisione negli interventi da effettuare
Il presidente se ne va, la delegata alla Manutenzione stradale e alla Viabilità resta. Se manterrà la delega o ne avrà un altra si deciderà nei prossimi giorni: il nuovo presidente della provincia di Frosinone Luca Di Stefano sta decidendo la sua squadra. Antonella Di Pucchio è la delegata uscente che durante l’Amministrazione Pompeo ha curato il progetto sulla sicurezza stradale lasciato in eredità al successopre di Antonio Pompeo. (Leggi qui: Le eredità Pompeo: “Strade sicure e ponti sotto controllo”).
È lei ad avere seguito quel piano. Dalla genesi al suo sviluppo ha sottolineato: “Abbiamo voluto lasciare un nuovo approccio alla sicurezza stradale e alla viabilità, dotando l’ente provincia di un database ed un software. Creeranno un archivio relativo all’incidentalità sulle nostre strade, per avere più precisione negli interventi da effettuare”. (Leggi qui Strade sicure, la Provincia ha già un piano).
Programmazione e grande team
Nell’anno appena trascorso, la struttura della manutenzione stradale in Provincia ha messo in campo interventi pari a tredici milioni di euro. “A questi tredici milioni per strade, ponti e viadotti – ha sottolineato Antonella Di Pucchio – si affiancano altri 4,2 milioni destinati alle aree interne, una viabilità che diventa fondamentale per lo sviluppo omogeneo della nostra Provincia”.
E proprio a proposito di aree interne, il cantiere pilota e simbolo di questo progetto, è rappresentato dalla messa in sicurezza dell’incrocio sulla 509 per Forca d’Acero che porta ai comuni di Gallinaro e Picinisco. “Questo è solo il punto di partenza, perché nel 2023 – ha affermato la Di Pucchio – interverremo su ognuno dei sei quadranti stradali della nostra provincia: Monte San Giovanni Campano, Boville Ernica, Arnara, Sgurgola, Fiuggi ed anche Aquino e San Giorgio a Liri con i ponti che tuttora sono limitati”.
La priorità, in ogni caso, sarà quella di intervenire dove c’è bisogno urgente di manutenzione, andando a smaltire quelle carenze che ancora andavano avanti da tempo negli anni scorsi, man mano che arrivavano le risorse. Risorse che però non sono solo economiche: il capitale umano è risultato il vero valore aggiunto. Perché conosce ogni punto della vastissima rete stradale della provincia di Frosinone, una delle più estese in Italia. È “una grande squadra che lavora giorno e notte e vi assicuro che non è un modo di dire, perché loro sono sempre pronti, soprattutto con i tanti fenomeni atmosferici estremi che ormai anche nel nostro territorio sono una consuetudine”.
Gli altri enti facciano come noi
L’altro lavoro fondamentale è quello fatto e che si farà sulle consapevolezze e soprattutto su quelle dei più giovani. Il tema della sicurezza stradale, anche a livello nazionale, negli ultimi giorni sta animando i dibattiti. Si parla di inasprire pene, di aumentare i controlli, ma il lavoro va fatto a monte. È per questo che il progetto “Strade Sicure” della provincia di Frosinone vuole essere anche un esempio per altri territori e per altre amministrazioni.
Saranno quattro le campagne social spalmate nel corso degli anni a favore di tutti coloro i quali hanno un account Facebook o Instagram: “I social sono gli spazi dove i giovani possono essere più facilmente raggiunti, stiamo mettendo in campo degli strumenti utili, ma occorre tanto altro. Occorre – prosegue la Di Pucchio – che anche i comuni facciano la loro parte, così come gli enti sovraordinati, c’è necessità che tutti facciano sentire la loro voce per lanciare un messaggio positivo”.
Un messaggio che passa anche attraverso le Tv, con uno spot in cui un incidente è simulato da una bimba con i suoi giocattoli: “E’ importante – afferma ancora Di Pucchio – che la coscienza e la cultura si formino il prima possibile, perché sono ancora troppi i giovani che perdono la vita sulle strade”.
Giovani sicuri perché informati
E’ per questo che ci saranno anche degli incontri nelle scuole, mettendo a disposizione un pool di esperti che vada proprio all’interno degli istituti scolastici per formare dei ragazzi che poi possano diventare ambasciatori della sicurezza nelle proprie classi e nei propri gruppi sociali.
“Abbiamo organizzato sessioni formative di quattro ore in sei istituti scolastici, che avevano presentato per primi l’adesione al progetto, rivolgendoci agli alunni dei quinti anni”. In quegli incontri verranno fornite nozioni tecniche, ma anche di prevenzione e di azioni da mettere in campo nel caso in cui ci si trovi come vittime o testimoni di un incidente stradale.
“Una formazione a 360 gradi, che parte dalle nozioni per una guida sicura e responsabile, fino a quelle per aiutare sé stessi e gli altri in caso di pericolo. E’ questo – conclude la Di Pucchio – il nostro obiettivo ed il nostro lascito per una provincia più sicura perché più informata”.