Una riunione e due inviti? No, due riunioni diverse

Salta il banco del centrodestra a Cassino. Fabio Tagliaferri non imbocca la strada che gli avevano tracciato i Civici. Non va alla loro riunione. E ne convoca una per la stessa ora ma in un luogo diverso. Cosa c'è dietro. E dove vuole arrivare

Alberto Simone

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L’appuntamento è fissato alle ore 19 di mercoledì all’Edra Palace Hotel: quel giorno si incontreranno i civici con il centrodestra. Anzi no, l’appuntamento è per mercoledì ma alle ore 18 all’Hotel Rocca dove i Partiti di centrodestra incontreranno i civici.

Il cantiere dell’alternativa non apre i battenti. Non partirà la realizzazione del ponte con cui collegare Partiti e civici per giungere alla meta: ovvero la scelta unitaria del candidato di centrodestra da contrapporre al sindaco Dem uscente Enzo Salera.

I presupposti non ci sono. I Civici hanno convocato una riunione con i Partiti per discutere delle Primarie con cui individuare il nome da mettere in campo. I Partiti rispondono convocano una riunione, nello stesso giorno, quasi alla stessa ora ma in un altro posto, par parlare di programma e di alleanze. Ma non di Primarie.

Una riunione due inviti

Massimiliano Mignanelli

È chiaro a questo punto che il giorno delle elezioni Comunali di Cassino saranno due le partite da disputare. La prima: quella per eleggere il sindaco che governerà la città nei prossimi cinque anni. La seconda è tutta interna al centrodestra: per stabilire la leadership nella coalizione.

Si spiega solo così ciò che sta accadendo in queste ore. La prima mossa l’hanno fatta in mattinata i civici, per non sembrare succubi dei Partiti ed in particolare modo di Fratelli d’Italia: che in queste settimane ha gestito la situazione con il commissario del circolo locale. Hanno fatto un bilancio della petizione avviata nel weekend in piazza Diamare per chiedere le Primarie. In pratica: le Primarie per dire che il popolo del centrodestra vuole le Primarie per scegliere il candidato sindaco. Nei giorni scorsi avevano annuncato che dopo la raccolta di firme avrebbero convocato il commissario di FdI Fabio Tagliaferri. (Leggi qui: I Civici convocano FdI per aprire la partita delle Primarie).

Detto, fatto. Ad incaricarsi della telefonata è stato il consigliere comunale Massimiliano Mignanelli. E questa mattina il suo collega, il consigliere civico di opposizione Benedetto Leone ne ha dato comunicazione: “I civici hanno convocato il tavolo per mercoledì. Tagliaferri conferma la sua presenza“.

Si è confuso con il calcetto

Fabio Tagliaferri all’uscita del Rocca

In contemporanea, sullo smartphone dei cronisti arriva però un’altra comunicazione. Il mittente è Fabio Tagliaferri e il messaggio è il seguente: È convocato un tavolo di centrodestra aperto a tutti i civici, ‘primaristi’ e non, mercoledì ore 18 presso l’hotel Rocca“.

La mossa di Tagliaferri spiazza i civici. Che all’inizio pensano a tutt’altro: credono che il commissario FdI sia orgoglioso ed abbia mandato quel messaggio per rivendicare la paternità della convocazione. Non gli passa nemmeno lontanamente per la testa che possa avere convocato una seconda riunione, snobbandoli del tutto.

Ecco perché a stretto giro i civici ci tengono a rimarcare che il tavolo è stato convocato da loro, in “casa loro” e non all’Hotel Rocca come annunciato da Tagliaferri. Arriva quindi la sottolineatura: “Questa mattina alle ore 8:15 il consigliere Mignanelli ha telefonato al commissario Tagliaferri invitandolo al tavolo del centrodestra e dei civici convocato per il giorno mercoledì alle ore 19 all’hotel Edra. Altre informazioni apparse in mattinata non rappresentano la corretta realtà dei fatti accaduti” spiega Benedetto Leone.

Sono talmente convinti di questa lettura che evidenziano come il commissario di FdI abbia sbagliato anche la location e l’orario. Tanto che Leone torna sulla metafora calcistica e lancia una frecciatina velenosa a Fabio Tagliaferri: “Forse alle 18 qualcuno ha convocato la partita di calcetto all’Hotel Rocca e lui si è confuso con il comunicato“.

Il nodo primarie

Rispedisce quindi al mittente le parole che il commissario di circolo di FdI che nei giorni scorsi aveva rimarcato per spiegare che l’unità va costruita anzitutto da una piattaforma comune: “Qui dobbiamo costruire una coalizione con un programma condiviso per governare la città di Cassino, non bisogna vincere e basta, non stiamo organizzando una partita di calcetto” aveva detto Tagliaferri. Ecco perché Leone torna a tirare in ballo il paragone calcistico e appare evidente che se queste sono le premesse, appare difficile immaginare che le due fazioni possano trovare una sintesi.

I civici insistono con le primarie e ieri hanno avviato una petizione con un gazebo in centro città: “Il comitato ha sempre ribadito che le primarie non dividono ma uniscono e che il candidato sindaco scelto attraverso la consultazione popolare è l’unica strada di un progetto politico credibile e vincente. Il prossimo fine settimana il gazebo farà tappa a Sant’Angelo, per poi toccare e coinvolgere tutti i quartieri della città” spiega Leone.

In realtà, però, tra i civici c’è anche chi è disposto a trovare una sintesi politica e non sarebbe intenzionato a rompere il tavolo sulle primarie. Tagliaferri lo sa, non a caso nel suo invito ha specificato: “È convocato un tavolo di centro destra aperto a tutti i civici, ‘primaristi’ e non“.

La doppia riunione

La mossa di Fabio Tagliaferri ribadisce una serie di punti fermi. Il primo: l’iniziativa appartiene alla Politica e non ai civici. Esistono tre Partiti che si chiamano Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia e saranno loro a decidere il programma, l’alleanza, il candidato sindaco.

Il Commissario ritiene che dietro ai Civici ci sia una precisa parte del centrodestra che sta giocano una sua partita politica: il cui obiettivo finale è indebolire Fratelli d’Italia, impedirle di prendere la leadership a Cassino, lasciando tutto allo status quo. Con chi ce l’ha? Nei giorni scorsi Tagliaferri ha lasciato cadere con noncuranza una considerazione: mi hanno chiamato o messaggiato tutti i protagonisti della scena. Tranne due.

La doppia partita delle Comunali è sempre più evidente. Per questo Fabio Tagliaferri non andrà all’iniziativa dei Civici. È convinto che le Primarie siano una trappola con la quale condizionare il risultato: un po’ come è accaduto nel Partito Democratico quando è stato eletto il nuovo Segretario, issato alla guida del Nazzareno da chi non ne faceva parte. Un errore che Fabio Tagliaferri ha già messo in chiaro: non lo commetterà.