
Intervento a sorpresa di Nicola Zingaretti: propone la cancellazione totale del listino bloccato. È la prima volta nella storia elettorale della Regione Lazio
Colpo di scena durante i lavori del Consiglio regionale del Lazio impegnato nel dibattito sulla riforma elettorale regionale. A sorpresa, pochi minuti dopo le ore 16, il governatore Nicola Zingaretti ha chiesto la parola: ha proposto l’abolizione totale del listino con i dieci consiglieri che entrano automaticamente in Consiglio insieme al presidente eletto, senza bisogno di preferenze.
«Propongo – ha detto il governatore – che il Consiglio Regionale del Lazio, per la prima volta nella sua storia sia eletto interamente dai cittadini»
Il listino è stato, in questi anni, il canale attraverso il quale i vari presidenti hanno potuto portare in Aula personalità di altro profilo culturale e sociale, spesso del tutto estranee al mondo della politica. Personaggi che se si fossero candidati, proprio per la loro lontananza dalla politica, difficilmente avrebbero preso i voti necessari per essere eletti.
L’abolizione del listino è stato un elemento di confronto molto intenso all’interno del Partito Democratico. tanto che la proposta di riforma della legge elettorale Regionale è stata a lungo ferma in I Commissione.
Arrivata in aula senza una proposta alternativa, ha visto le opposizioni attaccare in modo frontale il governatore, accusandolo di incoerenza per avere detto che intendeva abolire il listino e poi averci ripensato (leggi qui)
Ieri Zingaretti aveva sottolineato che l’attuale legge elettorale, scritta anni fa dal Centrodestra, ha funzionato e funziona tuttora benissimo. Come punto di mediazione aveva proposto la riduzione del listino.
Poco fa, nel suo intervento a sorpresa ha detto «Grazie alla maggioranza per la prova di squadra che ha fornito in queste ore. Avevo lavorato per proporre la riduzione del Listino come punto di mediazione tra le varie proposte in campo. Ma le regole – ha evidenziato Zingaretti – non vanno imposte: vanno scritte insieme. Prendo atto che questa proposta non raccoglie l’unità e propongo quindi di tornare alla proposta originaria. propongo che il Consiglio Regionale del Lazio – per la prima volta nella sua storia – sia eletto interamente dai cittadini»
CANGEMI: ZINGARETTI VUOLE DARE POLTRONE
Nel corso del dibattito tenuto fino a pochi stanti prima dell’intervento del Governatore, le opposizioni si erano schierate in maniera decisa per l’abolizione. Il consigliere di Forza Italia Giuseppe Cangemi «Noi di Forza Italia siamo per l’abolizione totale del listino, come avevano proposto prima lo stesso presidente della Regione e anche il Pd. Ora però Zingaretti ci ha ripensato e vuole mantenerlo per distribuire altre 10 poltrone per la prossima campagna elettorale». Il gruppo di Forza Italia era pronto alle barricate: «Manterremo la nostra posizione – aveva detto cangemi – e siamo pronti all’ostruzionismo».
M5S: SU LISTINO MEDIAZIONI INACCETTABILI
Anche il MoVimento Cinque Stelle si è schierato in maniera netta per il no al listino. «Sin dal 2013 il M5S del Lazio ha chiesto l’abolizione del listino bloccato, che sono i ‘nominati dalla politica’, il Pd ha prima accolto la richiesta, ma adesso Zingaretti si rimangia la parola e sembra quindi che il listino rimarrà, anche se dimezzato» ha detto il consigliere M5S Gianluca Perilli. «Per noi – ha aggiunto – sono mediazioni inaccettabili e continueremo sulla nostra strada».
PD: LISTINO DIFENDE RAPPRESENTANZA
«Il Pd ha espresso un cambio di posizione in merito al listino: prima era per l’abolizione totale, poi tutta la maggioranza ha accolto l’emendamento che prevede un parziale mantenimento, con 6 eletti eventuali dal listino del Presidente della Giunta e gli altri 4 eletti dalle liste che sostengono la coalizione vincente. E’ su questo punto che la discussione è accesa» ha spiegato il consigliere Pd della Regione Lazio Fabio Bellini.
Per il consigliere il problema sta nell’assicurare la rappresentanza alle Province: il timore è quello di aumentare ancora di più il potere di Roma a discapito dei territori.
«Per noi, in merito al listino c’è un esigenza legata a due questioni – ha aggiunto – anche andando a 10 eletti dalle liste, resta il problema della rappresentanza delle province, che sarebbe così salvaguardata proprio dalle candidature dentro il listino legato al Presidente».
BONAFONI: LISTINO È EQUILIBRIO
Marta Bonafoni, consigliera regionale di Insieme per il Lazio, «è giusto mantenere parzialmente il listino e mi ritrovo nell’emendamento espresso dalla maggioranza».
La nuova legge elettorale prevede poi la doppia preferenza di genere, recependo così la legge nazionale. «Questo è un grande tema per il Lazio – aggiunge – dove vivono più donne che uomini. Serve dunque uno sguardo sia femminile che maschile per poter dare risposte ai cittadini del Lazio».
ABBRUZZESE: BENE DISPONIBILITA’ ZINGARETTI
Con molta probabilità, a questo punto andremo a votare il prossimo consiglio regionale usando l’Abbruzzesellum cioè la legge elettorale messa a punto dalla Commissione Speciale Riforme Istituzionali presieduta da Mario Abbruzzese di Forza Italia. (leggi qui ‘Voteremo con l’Abbruzzesellum? ‘)
«La presa di posizione del Presidente Zingaretti, da poco manifestata in aula consiliare, circa la disponibilità ad eliminare il listino, è certamente apprezzabile ed è sintomatica della esigenza di riscrivere insieme le regole» ha detto in serata il presidente Abbruzzese
«E’ importante ripartire dal testo licenziato all’unanimità dalla Commissione Riforme Istituzionali che mi onoro di presiedere, per arrivare alla condivisione di un testo normativo di riforma della legge elettorale che, da un lato – spiega Abbruzzese – si uniformi al dettato nazionale e che dall’altro, ridia ai cittadini del Lazio la possibilità di scegliere in totale libertà ed autonomia, senza listini precostituiti, da chi farsi rappresentare in Consiglio regionale».
AURIGEMMA: HA PREVALSO IL BUON SENSO
«Il buonsenso ha prevalso. Siamo soddisfatti che il nostro lavoro d’aula sia stato determinante nel convincere la maggioranza e il presidente Zingaretti a ritornare sui propri passi, ripartendo dalla proposta di legge originaria, condivisa e firmata da tutti, che porta all’abolizione del listino, adeguandoci cosi a tutte le regioni di Italia» ha detto in una nota il Capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio Antonello Aurigemma.