Nella bolgia del “Granillo” la capolista ciociara è chiamata ad una prova di coraggio e forza per scongiurare l’aggancio della Reggina che insegue a -3. Si affrontano 2 squadre in forma e con numeri impressionanti. Grosso: “Non firmo per il pari”. Torna Mazzitelli, tutti i dubbi di formazione. Inzaghi: “Voglio vedere una squadra in crescita”. Attenti a Fabbian e all’ex Canotto
“Assalto alla diligenza”. E’ il titolo di un film western ad alta tensione del 2016, diretto da Terry Miles che racconta in un’ora e mezza di azione la storia dell’ex fuorilegge Texas Jack. Ma assalto alla diligenza potrebbe essere benissimo il leit motiv del big-match di giovedì (ore 15) in un “Granillo” che traboccherà di entusiasmo e pubblico (già superato il tetto dei 10.000). La Reggina infatti tenterà l’assalto alla diligenza ma il Frosinone è un convoglio che viaggia veloce sin dall’inizio della corsa e vuole restare in testa per superare un esame fondamentale.
Al di fuori di metafora è la sfida tra la seconda e la capolista, divise da 3 punti. E’ il duello tra 2 ex campioni del mondo del 2006: Pippo Inzaghi proverà l’aggancio a Fabio Grosso. In definitiva la partitissima del turno infrasettimanale dell’Immacolata, valido come sedicesima giornata d’andata.
“Sarà una bella gara in una cornice di pubblico importante – ha sottolineato Fabio Grosso nella conferenza prepartita – Si sfidano le due formazioni che sono davanti in classifica. Rispettiamo tantissimo le loro qualità e il percorso molto bello che stanno facendo. E faccio anche i complimenti. Ma vogliamo dimostrare di meritare quello che stiamo ottenendo, provando a fare una grandissima gara sotto tutti i punti di vista perché ci sarà bisogno di giocarla così”.
Grandi numeri allo specchio
Una partita ricca di contenuti tecnici, tattici ed emozionali come ha detto Grosso. A certificarlo sono i numeri impressionanti che accompagnano le due squadre. Statistiche per certi versi parallele. Reggina e Frosinone arriveranno al rendez vous sulla scia di striscie positive: i calabresi sono in serie positiva da 5 turni (3 vittorie e 2 pareggi), i ciociari addirittura da 8 (6 successi e 2 pari). Si affrontano il miglior attacco della Serie B (la Reggina con 28 gol) e la difesa meno perforata (il Frosinone con 10 reti). Inzaghi e Grosso hanno il terzo rendimento interno (16 punti) ed esterno (13).
Il Frosinone inoltre ha il record di vittorie (10) davanti proprio alla Reggina con 9 (mai così bene in B dopo 15 turni) ed ha perso solo 3 gare contro le 4 dei suoi avversari. Grosso comunque non ha mai battuto Inzaghi nei quattro incroci da allenatori in Serie B: 2 ko alla guida rispettivamente di Bari e Venezia, e 2 pareggi sulle panchine di Frosinone e Brescia (questi ultimi, entrambi per 2-2, risalgono allo scorso campionato e non mancarono polemiche).
“Serve coraggio e non firmo per il pari”
Il Frosinone di Fabio Grosso ha sempre avuto una caratteristica ben precisa al di là degli interpreti e degli schemi: gioca sempre per vincere a rischio anche di perdere. E così sarà al “Granillo” dove alla fine il pari sarebbe un risultato positivo che permetterebbe di restare in vetta da soli sempre a +3. Grosso è stato chiaro: “In partenza non firmiamo mai per pareggiare, andiamo sempre in campo per vincere e proveremo a fare la stessa cosa anche questa volta. Rispettando le grandi qualità dei nostri avversari. Ma sappiamo di avere le carte in regola per metterli in difficoltà”.
Un match fondamentale per entrambe: una vittoria darebbe un ulteriore scossone alla classifica. “Sicuramente sarà una partita molto bella e noi vogliamo andarla a giocare con tantissimo coraggio e con grande personalità – ha aggiunto il tecnico giallazzurro – La Reggina è una squadra che sta facendo un bel percorso. Si è costruita ex novo, con giocatori importanti. In questa serie B ce ne sono tante di squadre che hanno qualità, la Reggina ha dimostrato di meritare il percorso avuto finora. Conosciamo le difficoltà che ci saranno però consapevoli del fatto di avere le caratteristiche ed i giocatori per creare loro delle difficoltà”.
Diversi i dubbi di formazione
Le certezze sono le assenze di Kone e Lucioni ed il ritorno dalla squalifica di Mazzitelli. Per il resto tanti punti interrogativi sulla squadra che scenderà in campo. A Bolzano c’era stato un ampio turnover per scelta e necessità. “Ci sono stati dei cambi obbligati dagli infortuni e ad altri dettati non perfette dei giocatori – ha spiegato Grosso – Abbiamo detto spesso della necessità di utilizzare tutta la rosa a disposizione e in questo momento lo stiamo facendo”.
Davanti all’ex Turati (è il portiere che ha mantenuto più volte la porta inviolata: 8 clean sheet, grazie anche alle sue 29 parate) la difesa sarà a 4 con il probabile rientro di Sampirisi a destra, Szyminski e Ravanelli coppia centrale e Cotali (o Frabotta) a sinistra. Non sono escluse però la conferma di Monterisi a destra o l’inserimento di Oyono. In questo caso Sampirisi potrebbe essere dirottato al centro. A centrocampo Mazzitelli e Boloca sono le certezze. Con loro potrebbe agire Rohden. Davanti un tridente Insigne, Mulattieri e Garritano o Caso. Così sarebbe un 4-3-3. Se invece si opterà per il 4-4-2 (modulo vincente ad Ascoli), Rohden e Garritano fungeranno da esterni con la riproposizione del duo d’attacco pesante Mulattieri-Moro.
Inzaghi sposa la continuità
Assenti i soliti Obi e Galabinov, Pippo Inzaghi non dovrebbe apportare troppe modifiche alla formazione che ha sbancato il “Rigamonti” di Brescia. Della serie squadra che vince non si cambia, anche se in conferenza il tecnico è stato criptico facendo un po’ di pretattica, “Domani parlerò con quegli elementi che hanno giocato tanto per capire le loro condizioni – ha annunciato – Quattro o 5 li cambierò tra domani e domenica, ho una notte per pensarci. A Brescia la squadra mi ha sorpreso positivamente. Fisicamente hanno recuperato tutti, ma dovrò valutare quali giocatori far partire dall’inizio o tenerli buoni per la gara o per domenica”.
Comunque sia nel 4-3-3 Colombi difenderà i pali dietro una linea difensiva composta da Pierozzi, Camporese, Gagliolo e Di Chiara. In mediana il golden boy Fabbian (autore di 5 reti, è il più giovane marcatore del torneo; nell’ultimo turno un gol e un assist), Majer ed Hernani. Tridente formato dall’ex Canotto (scelto come mvp di novembre con 3 reti in altrettante gare), Menez e Rivas. Gli unici ballottaggi Di Chiara-Giraudo e Rivas-Cicerelli (altro ex).
“Noi come il Frosinone”
Inzaghi ha paragonato la sua Reggina al Frosinone della stagione scorsa. Una squadra sbarazzina, coraggiosa che vuole stupire. “All’inizio dell’anno ho detto che Genoa, Cagliari e Parma come rosa e disponibilità economiche sono una spanna sopra tutte – ha continuato Superpippo – Il Frosinone non è una sorpresa ma è come noi e il Brescia, un gradino sotto. L’allenatore è lì da quasi tre anni, è una formazione collaudata. L’anno scorso era già forte con elementi come Gatti, Zerbin e non solo. Faccio i complimenti a loro. Noi ora siamo come il Frosinone lo scorso anno, che era tra le più forti. Quindi non è un caso che sia lì, potrà divertirsi come noi e tante altre”.
L’allenatore ha le idee chiare sull’avversario. “Al Frosinone piace comandare le partite, come noi – ha precisato Inzaghi – Garritano e Caso possono fare le mezzali e gli esterni e giocare come vogliono. Ogni partita ha la sua storia, io voglio vedere che la mia squadra cresca. Domani sarà una bella giornata di calcio, nel nostro stadio, è un sogno pensare di giocare una partita del genere se solo guardiamo dove eravamo qualche mese fa. Ci vorrà come sempre la miglior Reggina”
Assalto alla diligenza.