Di Francesco, inizia la sfida più difficile

Ufficializzato il neo tecnico del Frosinone, chiamato a sostituire Fabio Grosso ed a cercare il “miracolo” della salvezza. Per l’allenatore un ritorno in panchina a distanza di 2 anni: l’ex allenatore giallazzurro cercherà il rilancio dopo alcune esperienze negative e dovrà ricostruire la squadra. Sabato 8 luglio la presentazione nel ritiro di Fiuggi

Alessandro Salines

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Primo luglio, sabato mattina poco dopo le 10, cielo pasticciato da nuvole minacciose di pioggia: si apre l’era di Eusebio Di Francesco al Frosinone. Il tecnico, 54 anni il prossimo 8 settembre, è stato ufficializzato dalla società in pompa magna sui canali social con tanto di album fotografico che ripercorre le tappe della sua carriera. Di Francesco, come ampiamente, anticipato ha firmato un contratto di un anno con opzione in caso di salvezza.

Sarà presentato sabato 8 luglio nella sala conferenze dell’Atlantic Park Hotel di Fiuggi, quartier generale del ritiro del Frosinone che scatterà il giorno prima. Per Di Francesco inizia probabilmente la sfida più difficile e perché no affascinante della sua lunga carriera. Dopo 2 anni senza panchina (l’ultima il 13 settembre del 2021 alla guida del Verona), una ripartenza in salita ma che potrebbe diventare una favola da raccontare ai nipoti.

La salvezza come una Champions

Eusebio Di Francesco

Per il Frosinone confermarsi in Serie A sarebbe un’impresa titanica. Un “miracolo” sportivo. Qualcuno l’ha paragonata alla vittoria della Champions League. Nei precedenti campionati di A (2015-2016 e 2018-2019) la squadra giallazzurra non ce l’ha fatta e quindi una salvezza diventerebbe un traguardo storico. Per Di Francesco dunque una missione quasi proibitiva ma anche stimolante: per una neo promossa è sempre un terno a lotto la corsa per non retrocedere.

Tuttavia il tecnico abruzzese non sarebbe nuovo a risultati eclatanti. Sulla panchina del Sassuolo ha ottenuto traguardi impensabili come la salvezza dopo la prima e storica promozione. E poi la sesta piazza con la qualificazione in Europa League e un ottimo dodicesimo posto. Insomma l’esperienza c’è e potrebbe essere una premessa importante. Di Francesco sa dove mettere le mani. Sa come si fa.

Operazione-rilancio

Guido Angelozzi e Maurizio Stirpe

Per Di Francesco inizia una stagione cruciale per la sua carriera. La stagione del riscatto dopo le annate negative con Sampdoria, Cagliari e Verona. Ed è ovvio che le speranze di salvezza del Frosinone passano per il rilancio di “DiFra”. Il tecnico dovrà ritrovare lo smalto dei tempi migliori anche se ad onor del vero gli inciampi non sono solo colpa sua.

Il suo è sempre stato un calcio d’attacco, spettacolare come vuole il presidente Maurizio Stirpe che lo ha scelto anche per queste caratteristiche. Il tecnico sicuramente non si snaturerà e punterà ancora su un gioco propositivo anche se per una neopromossa non sarà facile. Dovrebbe quindi continuare con il 4-3-3 sulla falsariga del sistema proposto da Grosso.

“E’ un allenatore di livello superiore, ho lavorato con lui 2 anni e per me è stato il miglior tecnico italiano –  ha detto Guido Angelozzi, direttore dell’area tecnica – Non penso sia diventato un brocco, credo che ci farà divertire”. Di Francesco potrà contare sull’entusiasmo della piazza e su un ambiente positivo. Avrà la possibilità di lavorare con tranquillità senza quella pressione tossica che spesso attanaglia le squadre. Alle spalle inoltre avrà una società compatta che ha puntato forte su di lui e quindi la fiducia sarà massima. Tutti punti a suo favore.

Una squadra ricostruire e l’empatia con i tifosi

Eusebio Di Francesco e sullo sfondo la Curva Nord (Foto © AG IchnusaPapers)

Tra le sfide che aspettano Di Francesco ci sarà quella di ricostruire un gruppo che è stato decisivo per la promozione in Serie A. Tra fine prestito, scadenze di contratto ed eventuali cessioni sarà un Frosinone profondamente rinnovato quello che si presenterà il 20 agosto ai nastri di partenza della prossima Serie A.

Di Francesco dovrà soprattutto dare un’identità, un’impronta alla squadra. Fondamentali per ottenere risultati  positivi. Certo servirà un po’ di tempo che nel calcio non è mai troppo. Un compito arduo per il neo tecnico giallazzurro, un’altra difficoltà. Una sfida nella sfida.

Dulcis in fundo il tecnico dovrà entrare nel cuore dei tifosi ciociari. Intanto sulle pagine social dei sostenitori è stato salutato con simpatia e speranza che possa regalare la tanto agognata salvezza. Creare l’empatia con il pubblico può diventare un fattore per raggiungere l’obiettivo. La base di partenza comunque c’è già: le dichiarazioni di Di Francesco dopo Frosinone-Sassuolo dell’8 maggio 2016: “Il Frosinone ed i suoi tifosi hanno dato un esempio splendido a tutto il mondo del calcio e noi abbiamo voluto applaudirli”. Infatti quel giorno i giallazzurri furono retrocessi in Serie B ed alla fine della partita la Curva Nord tributò ai ragazzi di Roberto Stellone un’autentica standing ovation riconoscendo loro impegno ed attaccamento alla maglia.

Inizia l’era-Di Francesco.