Il Frosinone resta senza regista ma Grosso vuole prendersi la scena

Oggi alle 18 i giallazzurri anticipano a Como privi di Maiello che si è fermato alla vigilia per le conseguenze di un colpo rimediato nella gara col Vicenza. Torna titolare Rohden con Boloca che dovrebbe giostrare da play basso. Per il resto il tecnico pare orientato a confermare la squadra scesa in campo sabato scorso

Alessandro Salines

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Il Frosinone è arrivato a Como con un bagaglio pieno di speranze, alcune certezze e dei dati statistici importanti: tra vecchia e nuova gestione i giallazzurri sono in serie utile da 7 turni, hanno vinto le ultime 3 trasferte (eguagliata la propria striscia più lunga di sempre del febbraio 2020) e da 2 gare non subiscono reti. Ma dentro la valigia non mancano pensieri e grane: sarà assente per infortunio il regista e momentaneo capitano Maiello, uno dei pilastri della squadra di Grosso, tra i migliori di questo avvio di stagione.

Sono le 2 facce della stessa partita, l’anticipo del venerdì della quarta giornata, la prima di un mini-tour de force che vedrà la Serie B in campo 3 volte nel giro di una settimana. Al “Sinigaglia” una sfida che ha già un certo peso nonostante si siano giocati solo 3 match. Il Como, neo promosso, cerca la prima vittoria del torneo dopo 2 pareggi, 1 ko e buone impressioni. Ma si sa che nel calcio quando non si vince la pressione sale sempre. (Leggi qui Frosinone, serve un piano B. Ma Grosso può ripartire con fiducia).

Fabio Grosso

Temo una squadra che ha giocatori importanti ed arriva da ottime gare – avverte Fabio Grosso – Non meritava di perdere in casa con l’Ascoli. Sarà una partita difficile, d’altronde non si può pensare di giocare incontri facili in Serie B. Se sei sottotono, alzi le probabilità di prendere gli schiaffi. E noi non abbiamo intenzione di prenderli, per questo ci dobbiamo presentare al massimo delle nostre possibilità, cercando di fare una grandissima partita per non avere nessun rimpianto alla fine”.

GROSSO, CINICO E BARO

Il Frosinone deve ripartire dalle prove gagliarde disputate finora ma deve migliorare il suo rendimento in zona gol. Troppe occasioni sbagliate, troppe conclusioni fuori bersaglio. Con maggiore precisione forse i punti sarebbero stati di più dei 5 conquistati finora. In un campionato così equilibrato infatti bisogna di capitalizzare le chance da rete che in alcune partite potrebbero essere anche poche.

Grosso non nega il problema ma guarda il bicchiere mezzo pieno e spera che le cose possano cambiare a partire dalla gara di Como. “Non sono preoccupato, mi piace vedere le cose positive anche in questo tipo di situazioni – sostiene l’allenatore – Stiamo creando tanto anche se per ora non riusciamo a concretizzare quanto prodotto. Mi riferisco alle azioni da gol derivanti allo sviluppo del gioco e quelle da palla inattiva. Ce lo siamo detti, le abbiamo viste, ci abbiamo lavorato tanto e proveremo ad essere più efficaci. Perché come dico spesso, questo è un campionato nel quale le partite sono molto equilibrate e i dettagli fanno la differenza. E noi su quei dettagli possiamo fare tantissimo, stiamo lavorando per cercare di riuscirci”.

A Como comunque Grosso vuole un Frosinone determinato, coraggioso e aggressivo capace di pressare a tuttocampo un’avversaria che predilige costruire dal basso. “Dobbiamo farci trovare pronti perché sarà una gara di livello alto contro un’avversaria che cercherà di fare risultato – prosegue il trainer –  Ma altresì dovrà trovare una formazione altrettanto determinata a conquistare punti. E come ho detto prima chi lavorerà meglio sui dettagli potrà prevalere”.

IL COMO PUNTA SULL’ARIETE CERRI

La formazione lombarda è tornata in Serie B dopo 5 anni grazie ad una proprietà molto forte (l’indonesiana SENT Entertainment Ltd con sede a Londra) e ad un tecnico profeta in patria Giacomo Gattuso (comasco ed ex giocatore lariano). Finora ha raccolto meno (2 punti) di quanto seminato.

La squadra, costruita dal diesse Ludi, è stata profondamente rinnovata. Il possente centravanti Cerri (2 gol e 1 assist contro il Frosinone) e La Gumina compongono un attacco di qualità per la categoria. H’Maidat cerca la definitiva consacrazione, il trainer ha voluto a tutti i costi Chajia, Gori, Parigini e Scaglia. Dallo Spezia è arrivato in prestito il terzino destro Vignali, inseguito anche dal Frosinone e protagonista 2 stagioni fa della finale playoff al “Picco” con un salvataggio sulla linea all’ultimo secondo. Della vecchia guardia è rimasto tra gli altri l’ex difensore giallazzurro Bertoncini (doppia promozione 2014-2016).

Lo Spezia gioca con il 4-4-2. In porta Gori dietro una linea difensiva formata molto probabilmente da Vignali, Scaglia, Varnier e Ioannu. Ma in lizza c’è anche Bertoncini per uno dei posti di centrale. In mediana Iovine e Chaja dovrebbero presidiare le fasce, Bellemo e H’Maidat interni. Preme per una maglia pure Parigini. Coppia d’attacco La Gumina-Cerri. Ma non è escluso l’impiego di Gliozzi. Rientra il difensore Toninelli.

ROHDEN DAL 1’

Foto: Mario Salati / Alessioporcu.it

L’assenza di Maiello  rilancerà il centrocampista svedese che torna titolare. Al posto del regista campano dovrebbe giostrare Boloca, dirottato al centro con Rohden e Garritano mezzali. Per il resto dovrebbe essere confermata la stessa formazione di sabato scorso. Qualche dubbio in attacco dove Cicerelli insidia Zerbin.

Riepilogando, Ravaglia in porta con Zampano, Szyminski, Gatti e Cotali in difesa. Detto del centrocampo, Ciano verrà confermato come “falso nove” con Canotto e uno tra Zerbin e Cicerelli sulle fasce. Per Ricci e Casasola, a corto di preparazione, ancora panchina (“Potranno essere utili in corsa”, dice Grosso).

Ventiquattro i convocati. Oltre Maiello, restano a Frosinone Brighenti per infortunio, Klitten, Koblar, Bevilacqua ed Haoudi per scelta tecnica. Grosso non vuol sentir parlare di turn-over: “L’idea è quella di pensare una gara alla volta sapendo che poi ce ne sono tre – spiega Grosso – Il fatto di avere tanti ragazzi di qualità deve essere un vantaggio di partita in partita: possiamo iniziarla in un modo e finirla in un’altra, determinandola con altri giocatori di altrettanta qualità. Cercherò, di schierare gli elementi più adatti alla gara, quelli che stanno meglio. Bisogna affrontare ogni partita come se fosse unica. Proveremo a seguire questo modello a partire dalla trasferta di Como”.

Dobbiamo essere bravi a rispondere presenti in ogni match. Questa è una squadra che non ha titolari ma tanti ragazzi che possono esserlo. Non mi piace parlare di turn-over ma di un Frosinone che va in campo, che deve essere in grado di diventare sempre più forte e che non deve avere mai rimpianti quando esce al termine della partita. E per non averli, devi essere in grado di mettere in campo tutto quello che hai”.

IL CAMPIONATO

La gara del “Sinigaglia” di oggi alle 18 aprirà la quarta giornata. Subito dopo alle 20.30 l’altro anticipo tra la capolista Brescia (avversario dei canarini lunedì allo “Stirpe”) ed il Crotone.

La giornata continuerà sabato con 7 partite e domenica con il posticipo Parma-Cremonese. In vetta a punteggio pieno 3 compagini: il Brescia appunto, il Pisa e l’Ascoli. Ma regna l’equilibrio come era prevedibile. “E’ un campionato difficile e si dice ogni anno a tal punto che si rischia di essere banali – conviene Grosso – Si parla sempre di avversari forti, durante la sosta abbiamo visto amichevoli di squadre di Serie B che hanno ottenuto risultati roboanti contro formazioni di A. E’ un campionato che ha qualità. Se si inizia a fare l’elenco delle squadre favorite. questo risulterebbe abbastanza lungo. Ma i campionati non vengono mai determinati dal mercato bensì da quanto fai quotidianamente in campo. Noi vogliamo essere protagonisti partita dopo partita e poi scoprire quello che saremo stati in grado di fare strada facendo”.

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