Il pari col Bologna tiene i giallazzurri a -1 dalla salvezza. La squadra giallazzurra ritrova un clean sheet, mostra solidità ed equilibrio. Tuttavia non basta: per l’obiettivo si deve tornare al successo (l’ultimo il 21 gennaio) e conquistare punti pesanti. L’effetto calendario su una volata a dir poco avvincente
Il primo solco non è stato scavato ed è una buona notizia. Il rischio era alto dopo le sorprendenti vittorie di Empoli e Cagliari ma è stato scongiurato dal pari contro il Bologna e dal ko del Verona. Insomma il Frosinone resta aggrappato al treno salvezza ad 1 una lunghezza dal quart’ultimo posto. Il distacco poteva aumentare e si sa che recuperare è sempre difficile. Guai infatti perdere troppo terreno in una corsa così tirata e dura come quella per evitare la retrocessione. Ed invece la classifica non peggiora ed anzi i giallazzurri rosicchiano 1 punto al Verona ed al Lecce.
Lo 0-0 col Bologna dunque va preso e portato a casa: regala continuità dopo l’1-1 col Genoa, conferma una certa solidità (terzo clean sheet). Ma è chiaro che manca la vittoria come il pane. Il Frosinone non vince da oltre 2 mesi e per salvarsi serve tornare al successo. Quanto prima. D’altronde il tecnico Eusebio Di Francesco non ha usato troppi giri di parole: “Adesso stiamo facendo punti ma non basta: bisogna ritrovare la vittoria, restiamo sempre terz’ultimi”.
Tutto aperto, continua la bagarre
Facendo un borsino delle pericolanti, il Sassuolo (2 punti nelle ultime 2) ha perso un’occasione. A Salerno in vantaggio di 2 reti si è fatta raggiungere. Ma al di là delle polemiche arbitrali la gara dell’Arechi ha insegnato che nessuno regala niente. In ribasso le azioni del Verona: dopo il pari di Cagliari, cade in casa subendo la rimonta del Genoa. L’Empoli si rialza dopo 4 sconfitte consecutive e balza a 28. Arranca l’Udinese fermo a 28: con l’Inter secondo ko consecutivo (1 in 3 gare). Non va meglio al Lecce reduce dal capitombolo col Milan e dal buon pari con la Roma. Respira invece il Cagliari che s’arrampica a quota 30. Quattro punti in 2 gare sono tanta roba per una formazione che deve salvarsi.
Fattore calendario
Forse non viene rimarcato a dovere ma il calendario in questa fase sta diventando più decisivo di quanto si pensi. Colpa della formula asimmetrica? Difficile dirlo. Fatto sta che le squadre si ritrovano filotti di partite a dir poco complicate. Prendete lo stesso Frosinone: dopo Genoa e Bologna, affronterà il doppio impegno esterno a Napoli e Torino. Niente male o no?
Il Sassuolo sfiderà di seguito Milan, Lecce, Fiorentina ed Inter. Un poker da brividi. Il Verona ripartirà dalla terribile trasferta in casa dell’Atalanta. Poi Udinese, Lazio e Fiorentina. Difficile il percorso per l’Empoli con Lecce, Napoli, Atalanta e Frosinone che potrebbe valere tanto per il campionato di entrambe. Idem per l’Udinese: Roma, Verona, Bologna e Napoli. Per il Lecce invece l’incognita-scontri diretti: ben 3 (Empoli, Sassuolo e Cagliari) nelle prossime 4 con l’intramezzo del Monza. Anche per il Cagliari si profila un calendario durissimo: Inter e Juventus in una settimana. Poi Genoa e lo scontro diretto contro il Lecce. Fattore-calendario decisivo.
Terzo clean sheet, ma poco cinismo sottoporta
Un gol subito in 2 partite, terzo clean sheet stagionale dopo quelli di Udine ed in casa col Torino. La porta è rimasta inviolata dopo 15 turni. Segnali chiari di una solidità e compattezza ritrovate. Il cambio di modulo con il passaggio della difesa a 3 ha aiutato. Si è notata una squadra più equilibrata ed ordinata. Aggressiva con criterio. Fasce ben coperte in entrambe le fasi ed un centrocampo di sacrificio. A prescindere dal lato tattico, il Frosinone ha pure alzato l’asticella della concentrazione e della maturità.
In generale una crescita dal punto di vista della mentalità. E poi DiFra dovrebbe recuperare elementi importanti come Harroui e Gelli. Mentre Bonifazi, tornato domenica, ha regalato buone sensazioni e Marchizza (era in panchina) è sulla via del rientro.
Ora però il Frosinone deve ritrovare concretezza e precisione sotto porta. Sarà lapalissiano ma per tornare alla vittoria bisogna segnare. Troppi gol sbagliati? Col Bologna grida vendetta l’occasione fallita da Cheddira a tu per tu con Skorupski. Di Francesco ha dato una spiegazione: “Se analizziamo il campionato del Frosinone, quello che ci ha penalizzato è stato prendere tanti gol – ha osservato il tecnico – Abbiamo segnato abbastanza (38 reti segnate, nono attacco della Serie A ndr) invece. E’ vero che ad un certo punto, la partita va uccisa”.
Il primo solco non è stato scavato.