Nello scontro diretto di Verona il Frosinone può dare un altro scossone alla classifica ed effettuare un passo importante verso la salvezza. I giallazzurri devono anche approfittare di un turno favorevole con le sconfitte di Cagliari ed Udinese. Di Francesco sempre alle prese con l’emergenza-infortuni. Dal canto suo Baroni non guarda al mercato e vuole una squadra da battaglia
La partita del “Bentegodi” di domenica (ore 15) potrebbe trasformarsi in uno snodo fondamentale nella corsa salvezza del Frosinone. Le sconfitte di Cagliari e Udinese e il pari dell’Empoli regalano ai giallazzurri l’occasione d’oro della fuga nella volata per non retrocedere. Ma il Frosinone ovviamente dovrà fare il suo battendo il Verona, terz’ultima a quota 17. Di Francesco così balzerebbe a +8 proprio dai veneti (terz’ultimi), a +7 da Cagliari e Udinese. Un bel passo in avanti verso il traguardo, uno scossone alla graduatoria dopo 22 giornate.
Un turno nato sotto una buona stella che va sfruttato fino in fondo gettando il cuore oltre l’ostacolo della solita emergenza-infortuni che non molla la presa. La vittoria ed il salto in alto in classifica inoltre consentirebbero al Frosinone di affrontare con più tranquillità il mini-ciclo terribile che metterà di fronte Milan, Fiorentina, Roma e Juventus. Insomma a Verona una partita chiave, un match da 6 punti che potrebbe aprire scenari rosei. “Da qui alla fine saranno tutte finali, mi piacerebbe dare continuità specialmente in una trasferta così delicata”, ha detto Eusebio Di Francesco sempre molto realista.
Carattere e qualità
Al netto delle assenze e degli acciacchi sparsi qua e là nella rosa, il Frosinone spera di ripetere la prova di domenica scorsa contro il Cagliari. Una squadra determinata, a tratti feroce, e con punte di qualità che hanno fatto la differenza. Contro il Verona servirà anche un Frosinone reattivo, veloce, tosto nei duelli e nelle seconde palle. La formazione veneta infatti mette in campo tanta fisicità, corsa ed intensità. Nonostante le cessioni illustri ed i problemi societari è in piena corsa.
Di Francesco non a caso messo in guardia tutti. “Il Verona ha messo dentro ottimi giocatori come Suslov, un mancino cresciuto tanto rispetto alla gara di andata, Folorunsho e tanti ragazzi interessanti. Una squadra che ha cambiato tanto ma riesce a mantenere una certa identità. Grazie all’allenatore Baroni”.
Le scelte
All’appello sono 7 gli assenti. Sei difensori (Kalaj, Marchizza, Oyono, Lirola, Bonifazi e Lusuardi) oltre Baez. C’è da aggiungere che, come ha rivelato Di Francesco, Cuni ed Ibrahimovic sono in dubbio e Zortea ha avuto dei problemi. Insomma sarà un Frosinone rimaneggiato quello che è partito alla volta di Verona. Recuperato invece Monterisi che potrebbe rientrare subito dal 1’ in una difesa con Okoli, Romagnoli ed uno tra Brescianini, Gelli e Garritano adattato come terzino sinistro. A centrocampo Mazzitelli, Barrenechea, Gelli o Brescianini. In attacco l’unica certezza è Soulè, Cheddira pare in vantaggio su Kaio Jorge e probabilmente tornerà dal 1’ Harroui.
Qualche chance anche per l’ultimo innesto Seck. “Sicuramente è disponibile ma non so dire se parte dall’inizio o può giocare nel corso della gara – ha spiegato Di Francesco – E’ pronto ed allenato, viene da un periodo nel quale non ha avuto problemi. Magari ha giocato un po’ meno, gli può mancare il ritmo-partita, per il resto il giocatore è venuto qui integro e si è allenato appena arrivato con la squadra. Credo che abbia tecnica, corsa, capacità di attaccare la profondità. Bravo a ricoprire più ruoli, è un giocatore che preferisce avere spazi di fronte a sé. Anche nella Spal giocava più da 10 che da attaccante esterno. Ci dà la possibilità di cambiare tanto nel tema tattico. Era una delle prime scelte, come ha detto il direttore”.
Baroni, barra dritta e pedalare
Il tecnico del Verona guarda avanti a testa alta senza lamentarsi. Con estrema dignità. Le 10 cessioni non lo hanno scalfito. Marco Baroni è solo concentrato sulla partita, uno scontro-salvezza che vuole giocarsi al massimo. “Incontriamo una squadra che ha qualcosa più di noi, ha qualche punto in più e maggiori certezze di noi – ha sottolineato l’allenatore del Verona – Sarà necessario mettere in campo quella determinazione, compattezza e voglia che la squadra può e deve metterci. Abbiamo bisogno di giocatori che diano il 300%. Non possiamo sbagliare”.
Baroni sta lavorando per inserire al più presto i nuovi acquisti e trovare l’equilibrio giusto. “C’erano delle esigenze societarie e personali, a me interessa avere elementi che stiano dentro il progetto – ha continuato – Devo lavorare con questi ragazzi a testa bassa. Non è facile, ma noi dobbiamo andare oltre. Ci sono la voglia e la determinazione. Sto aspettando anche io questa partita, so che è difficile, complicata, ma non dobbiamo sbagliarla”.
Il tecnico s’aspetta una grande prova e la spinta dei tifosi. D’altronde nulla è perduto: il Verona è in piena corsa per la salvezza. “Guardate, la classifica: non c’è un motivo al mondo per cui noi in questo momento dobbiamo fare un passo indietro o pensare a qualcosa che non sia la voglia, la determinazione, l’attaccamento alla maglia, ai tifosi e ai nostri valori. Da questo punto di vista daremo tutto”, ha osservato Baroni.
Teme il Frosinone ma la fiducia è tanta. “Ha qualità, velocità, idee e gamba: so che sarà sicuramente una partita molto difficile – ha continuato Baroni – Ci sono, però, i presupposti per batterci e ottenere un risultato importante. Lo dobbiamo cercare, volere e sentire. Questo è quello che faremo all’interno di una partita con tante insidie”.
Sarà un ex. Una parentesi positiva nonostante la retrocessione. “È stata una bella esperienza – ha chiosato – Ho ricordi della società, del presidente, di tutti quelli che hanno lavorato con me. Ottime persone che infatti hanno dimostrato nel tempo di saper anche lavorare per riconquistare la categoria”.
Henry al centro dell’attacco
Baroni ritrova Duda, Coppola e Lazovic che hanno scontato la squalifica. I nuovi Tavsan, Noslin, Dani Silva e Belahyane partiranno molto probabilmente dalla panchina. Modulo 4-2-3-1 o 4-3-3 a seconda dei momenti della partita.
Davanti al portiere Montipò, giostreranno Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz (in ballottaggio con Coppola) e Cabal. A centrocampo verso la conferma Serdar che agirà con Duda. Sulla trequarti Saponara è in vantaggio su Lazovic. Suslov e Folorunsho dovrebbero essere le altre 2 mezzepunte. Henry sarà la punta centrale.