Anche contro la Juve la squadra giallazzurra ha giocato col piglio giusto ma alla fine assenze, errori e cura dei particolari hanno fatto la differenza. E’ un momento delicato per quanto riguarda i risultati (1 punto nelle ultime 4) però non manca la fiducia grazie alle prestazioni ed alla classifica. Il mercato darà una mano: fatta per il difensore Huijsen della Juve; vicini Zortea dell’Atalanta e Ghedjemis del Rouen
Non bastano il coraggio, le idee, l’identità di gioco e lo spirito di sacrificio. Il calcio è anche questione di dettagli, qualità, episodi, fortuna ed infortuni. Tutti fattori che sono mancati al Frosinone nelle ultime 4 partite di campionato che hanno fruttato solo 1 punto. Anche contro la Juve il ritornello è stato lo stesso: i ciociari sono stati puniti al termine di una gara giocata col piglio giusto ma la differenza l’hanno fatta i particolari. “Peccato perché la squadra per come l’ha rimessa in carreggiata e per l’interpretazione avrebbe meritato di più – ha detto il tecnico Eusebio Di Francesco – La Juve ha fatto una grande gara, sappiamo tutti che tipo di avversaria avevamo di fronte. Non ci possiamo permettere certi errori”.
La squadra giallazzurra insomma paga dazio dopo un periodo molto positivo che l’ha portata alla ribalta per gioco e risultati (18 punti in 13 gare). A partire dalle assenze fino a qualche errore di troppo, non gira bene ai giallazzurri che devono stringere i denti per cercare di limitare i danni fino alla fine dell’anno. Uno spartiacque con il mercato che dovrebbe dare ossigeno ad una rosa in affanno soprattutto in difesa e nuove soluzioni a Di Francesco.
Defezioni e infortuni
Gli incidenti di Lirola e Baez nel corso della gara con la Juve sono solo la punta di iceberg. Il Frosinone soprattutto negli ultimi tempi ha dovuto rinunciare a pedine fondamentali. La difesa è rimasta senza terzini come sottolineato dallo stesso Di Francesco. Monterisi si è sacrificato giocando con una caviglia in disordine. A centrocampo le assenze di Mazzitelli e Reinier non possono passare inosservate. Se ad una neo promossa vengono a mancare più di mezza difesa titolare e 2 centrocampisti di qualità, diventa difficile fare risultato. Soprattutto contro la seconda in classifica. Senza contare che elementi come Harroui e Gelli sono reduci da infortuni seri. Sabato non c’era neppure Ibrahimovic oltre allo squalificato Okoli. Kalaj finora non è stato mai disponibile.
Una situazione molto complicata che avrebbe creato problemi a qualsiasi squadra ed allenatore. Ed infatti Di Francesco ha confessato di essere stato condizionato nei cambi. Una lunga sequela d’infortuni che deve indurre anche a delle riflessioni. Di Francesco sta raschiando il fondo del barile. E dovrà farlo anche sabato prossimo all’Olimpico contro la Lazio.
La scialuppa del mercato
Una grossa mano arriverà dalla sessione invernale del calciomercato che aprirà il 2 gennaio. Di Francesco avrà subito un nuovo difensore: il giovane olandese Huijsen della Juve che nelle prossime 48 ore effettuerà le visite mediche. Il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi ha confermato l’acquisto: “Mancano solo le firme ma c’è già l’accordo – ha ammesso prima della gara contro i bianconeri – Un altro tassello della Juventus verrà qui a formarsi, siamo contenti che si proseguirà questa collaborazione”. Con Huijsen potrebbe approdare il terzino Zortea dell’Atalanta. Sarebbero 2 innesti che darebbero respiro ad un reparto già corto e che di sicuro dovrà rinunciare a Marchizza fino a primavera.
Non solo la difesa ma anche l’attacco dovrebbe essere rinforzato. Come confermato dal quotidiano francese l’Equipe il Frosinone sta trattando l’esterno offensivo classe 2002 Fares Ghedjemis che arriverà a titolo definitivo dal Rouen, club di Championnat National (la Serie C francese). Il giocatore di origini algerine è la rivelazione del campionato con 4 reti e 2 assist in 16 gare. Sembra destinato allo stesso percorso di Oyono anche lui scovato nella Serie C francese.
Mentre sembra scongiurata la partenza anticipata di Soulé, Barrenechea e Kaio Jorge. “Il nostro desiderio è quello di farli restare qui fino alla fine – ha aggiunto Angelozzi – Siamo molto fiduciosi e il rapporto con la Juventus è bellissimo per cui siamo abbastanza sereni. Loro si fidano di noi e noi ci fidiamo di loro”. Concetti ribaditi anche da Giovanni Manna, diesse della Juventus: “Questi ragazzi stanno facendo bene, penso non sia funzionale per loro spostarli in questo momento”.
Le note positive
Nonostante la sconfitta, la classifica è cambiata poco o nulla. Il Frosinone ha perso 1 punto sul terz’ultimo posto occupato dal Cagliari a 13. Erano 7 le lunghezze di margine, sono diventate 6. I giallazzurri sono appaiati al Genoa a quota 19. Dietro 6 squadre: Sassuolo (16), Verona (14), Udinese (14), Cagliari (13), Empoli (12), Salernitana (9). Solo il Verona ha vinto nello scontro diretto col Cagliari. Le altre hanno pareggiato (Salernitana ed Udinese) e perso (Empoli, Sassuolo ed appunto Cagliari). Tra l’altro sono andate ko anche Lecce e Monza (di scena a Frosinone il 6 gennaio all’ultima d’andata) ferme rispettivamente a 20 e 21. Insomma, considerando gli ultimi risultati, il Frosinone ha conservato una discreta posizione. E’ chiaro che da qui al giro di boa sarebbe cosa buona e giusta rimpinguare la classifica. E soprattutto il match col Monza avrà un peso specifico.
Al di là dei numeri che diventeranno sempre più importanti con il passare delle giornate, il Frosinone ha giocato la solita partita gagliarda. Confermando mentalità e spirito che la stanno accompagnando sin dall’inizio della stagione. Dopo un avvio morbido, ha saputo reagire al gol della Juve. Nella ripresa ha addirittura imposto il proprio gioco segnando un bel gol con Baez e costruendo altre azioni pericolose. Almeno il pari lo avrebbe meritato ma alla fine la qualità degli avversari e un’altra lettura sbagliata nella fase difensiva hanno deciso il match a favore della Juve.
Una questione di dettagli.