Sala Stampa * Marino: “Meritavamo di vincere, risultato bugiardo”

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Giovanni Lanzi

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

’ Marino: “Meritavamo di vincere, risultato bugiardo”.
Brighenti e Ariaudo: “Guardiamo allo Spezia

 

Pasquale Marino si presenta in sala stampa ma non è il ritratto della felicità. Anche se maschera bene il suo rimpianto.
«Non è facile tenere 90’ a certi ritmi. Ci sono anche i nostri avversari, che in questo caso si sono difesi ad oltranza. Ormai abbiamo abituato un po’ tutti a vedere nostre partite in un certo modo, dove spesso esistiamo solo noi. Ma non è così. Questo risultato però è anche bugiardo. Ma continueremo a lavorare per correggere i nostri errori. Dico anche che non possiamo pensare di vincere le partite senza far giocare mai l’avversario».

 

Il Frosinone ha avuto soprattutto nel primo tempo l’opportunità di chiudere il match. Mancata solo la zampata?
«E’ vero, abbiamo avuto l’opportunità di chiuderla. Ma sono contento della prestazione dei ragazzi, perché abbiamo dato tutto. Si pensa in genere che sia tutto facile. Ma è chiaro che durante una partita chiaro più tempo passa e più affiora un po’ di stanchezza. La Ternana si è messa dietro senza fare gioco: un conto è buttare la palla avanti, un conto è essere precisi nella giocata e quindi imbastire azioni su azioni. Non possiamo pretendere la perfezione assoluta. Soprattutto se un avversario si difende ad oltranza».

 

Ad un certo punto è affiorato il nervosismo.
«Lo hanno creato degli episodi, c’è stata un po’ di tensione. Ma questa squadra ha messo tantissima voglia per cercare di vincere la partita».

 

La delusione però è naturale.
«Sì, siamo delusi. Meritavamo di vincere, un po’ di arrabbiatura c’è. Quando ci sono episodi che ti remano contro non puoi essere soddisfatto. Abbiamo però continuato nella nostra striscia positiva».

 

La presenza in campo dal 1’ di Csurko ha la sua motivazione.
«Li abbiamo costretti sulla difensiva. Ci serviva un uomo come Csurko che saltasse l’uomo. E debbo dire che il ragazzo sta crescendo».

 

Nella zona mista del Comunale si presentano i due difensori, Lorenzo Ariaudo e Nicolò Brighenti. Da una giocata dell’ex vicentino è scaturita la rete del provvisorio vantaggio del Frosinone al 12’ del primo tempo. C’è grande serenità anche se i due punti lasciati sul campo sono pesanti da digerire.

 

L’ex del Sassuolo ammette: «Guardo il bicchiere mezzo pieno alla fine di questa partita. E dico che è un punto guadagnato sul Cittadella che ha perso (2-0 in casa del Carpi che è rientrato in zona playoff)».

 

Il centrale è comunque soddisfatto, anche se non fa salti di gioia.
«La prestazione c’è stata ed è quello che è importante nel nostro lavoro. Certo, non nego che sarebbe stato più bello che il mio gol o un gol di un mio compagnoni avesse portato alla vittoria ma adesso pensiamo alla prossima partita (sabato 3 dicembre a La Spezia, ndr)».

 

Dalla tribuna sono apparsi contrastanti certe decisioni dell’arbitro. Ariaudo è sintetico.
«Gli episodi dei rigori? Dal campo credo che qualche decisione ci ha sfavoriti. Comunque è stata una bella partita, loro hanno fatto un tiro in porta e un gol».

 

Ed ecco Brighenti. Che ad un certo punto della gara ha palesato il solito problema alla spalla che in estate lo aveva tenuto fuori a lungo, fino a campionato iniziato.
«Con il problema alla spalla debbo convivere – esordisce l’ex del Vicenza -. E’ uscita, è rientrata. Purtroppo la stagione sarà così, ne sono consapevole. Dovrò lavorare sempre più possibile per cercare di limitare questi problemi fisici».

 

La vittoria sfuggita non fa fare drammi.
«Peccato perché davanti al nostro pubblico dovevamo fare bottino pieno ed anche perché la gara si era messa bene. C’è del rammarico, è indubbio. Ma non possiamo dire che non ci abbiamo provato fino alla fine, siamo abbastanza contenti della prestazione. Ripartiamo dalla cattiveria agonistica che abbiamo messo in campo».

 

Nel secondo tempo il Frosinone ha fatto possesso palla, qualche occasione ma nessuna parata di Aresti, tranne forse la deviazione sulla botta di Kragl andata a sbattere sulla traversa.
«Abbiamo creato qualche occasione per tornare avanti ma non ci è andata bene. Recuperiamo le energie, vediamo cosa non è andato per il verso giusto e prepariamo la partita di La Spezia».

 

Un capitolo a parte per il signor Marini.
«L’arbitro? Certe recriminazioni non portano a nulla. Rivedremo tutto con calma e pensiamo a noi».

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