Frosinone, una squadra ancora in maschera verso le gare da 3 punti

I giallazzurri hanno chiuso il precampionato pareggiando col Cosenza al termine di una partita pirotecnica. Luci ed ombre: l’organico va completato e rinforzato in tutti reparti ma non sono mancati impegno e grande abnegazione alla causa. Qualche errore e scarsa lucidità sono costate caro. In vetrina fino all’infortunio Harroui (gol, assist e traversa). Venerdì la Coppa Italia col Pisa

Alessandro Salines

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E’ calcio d’estate, non si gioca per i 3 punti ma vincere aiuta a vincere. I successi regalano fiducia, convinzione ed entusiasmo. Ma è chiaro che una squadra in costruzione come il Frosinone può anche accontentarsi del secondo pareggio di fila (dopo la Salernitana, il Cosenza) che ha chiuso il suo precampionato. Luci ed ombre dunque verso la Coppa Italia (venerdì prossimo in casa col Pisa) e soprattutto l’esordio in campionato davanti al Napoli scudettato. Tuttavia ogni giudizio non può prescindere da un organico ancora incompleto che da qui alla fine d’agosto dovrebbe essere ridisegnato.  

“Do il giusto peso a queste partite ma so benissimo cosa tutti hanno fatto per prepararsi al meglio in vista delle prime gare ufficiali, quelle in Coppa col Pisa e poi col Napoli – ha sottolineato il tecnico Eusebio Di FrancescoAspettando che arrivino anche altri giocatori per cercare di dare maggiore qualità al gruppo ed avere alternative valide in tutti i ruoli”.

Il bilancio del precampionato

Harroui protagonista del test contro il Cosenza (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Il Frosinone ha disputato 5 test in un mese di preparazione. Tre a Fiuggi, 2 allo “Stirpe”. Tre vittorie e 2 pareggi con 31 reti segnate e 4 subite. Dopo le vittorie in goleada con Mondragone (7-0), Ferentino (10-0) ed Equipe Lazio (10-0), il Frosinone ha alzato l’asticella affrontando la Salernitana in un antipasto di campionato ed appunto il Cosenza di Serie B.

Alla fine sono arrivati 2 pareggi: il primo alla fine di una prova gagliarda, il secondo con qualche affanno. Il Frosinone comunque avrebbe potuto vincere entrambe le gare per il computo di occasioni (2 traverse clamorose col Cosenza). Bisogna anche riconoscere che la squadra è stata sempre sul pezzo: considerando il livello delle avversarie ed una rosa in costruzione poteva pure andare peggio. Ed invece ha chiuso questa fase imbattuta. Venerdì prossimo la Coppa Italia contro il Pisa saggerà ancor di più il grado di preparazione della squadra.

Cantiere aperto, soprattutto in difesa

Un intervento di Marchizza (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Contro il Cosenza la retroguardia ha sofferto parecchio a conferma di un reparto da puntellare sia come qualità che come alternative. Soprattutto al centro. Lo ha riconosciuto anche il direttore Guido Angelozzi. Monterisi è stato adattato in mezzo ed è un giovane con poca esperienza, Szyminski sarà ceduto, Kalaj è fermo. In pratica c’è solo Romagnoli. Ma anche sugli esterni servono rinforzi di spessore.

Tuttavia Di Francesco è andato oltre le difficoltà del reparto. “Al momento è sbagliato parlare di pacchetto arretrato – ha osservato il tecnico – I gol si legano ad un discorso di squadra, dobbiamo essere più bravi a difendere con tutti e 11 i giocatori. Soprattutto in occasione dell’ultimo gol dovevamo uscire quando l’avversario ha calciato, certe situazioni vanno migliorate e ci stiamo lavorando. Siamo stati meno brillanti. Devono migliorare dei meccanismi di squadra. Bisogna capire che dobbiamo cercare di arrivare prima ad affinare queste situazioni”.

Anima ed identità

Monterisi e Borrelli

Malgrado le difficoltà sul piano della brillantezza e della lucidità, il Frosinone non si è risparmiato. Non sono mancate buone trame, la squadra ha fatto intravedere una sua fisionomia con principi chiari come la costruzione dal basso, il pressing alto e feroce, i continui inserimenti delle mezzali ed il gioco sulle fasce. Fino all’infortunio, i tifosi hanno potuto ammirare i numeri di Harroui (gol, assist e traversa), elemento che coniuga nel migliore dei modi tecnica e dinamismo. Mentre in attacco (assente Caso) Baez e Borrelli hanno ben figurato. Qualche lampo dal georgiano Kvernadze.

“Parlando del pacchetto avanzato Borrelli si è mosso bene ed ha anche segnato – ha analizzato Di Francesco – Per quanto riguarda gli esterni dobbiamo migliorare le scelte finali. Abbiamo preso un ragazzo dalla Georgia che ha delle qualità importanti: quando viene dentro il campo è pericoloso, ha delle buone giocate, deve imparare a posizionarsi meglio in campo. Quanto a Baez ha grande predisposizione a lavorare per la squadra, è stato anche premiato dal gol e lui è una sorta di centrocampista in più. Il Frosinone ha bisogno di queste caratteristiche, andremo ad incontrare avversarie che hanno grande qualità e noi avremo bisogno di difenderci sicuramente meglio di come abbiamo fatto oggi”. 

Il mercato nel vivo

Guido Angelozzi

Inizia la fase calda della campagna di rafforzamento. E non solo per il Frosinone. Ci saranno acquisti e cessioni, interessati tutti i reparti. Una rosa da completare fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno. Il direttore Guido Angelozzi non si è nascosto. “Prenderemo 4-5 giocatori ma non so quando arriveranno. Siamo un cantiere aperto, dobbiamo fare delle uscite e poi ci saranno le entrare”, ha confessato. Forse saranno di più. “Abbiamo bisogno di rinforzi in quasi tutti i ruoli – ha detto nel corso della presentazione di Cuni e Brescianini Priorità al difensore centrale, ne abbiamo solo 2 perché Monterisi è adattato. E meno male che il mister ha avuto l’intuizione di Romagnoli. Ne serviranno 2 perché Szyminski è in uscita e Kalaj ha un problema fisico e ci vorrà un po’ di tempo per guarire”.

Molto dipenderà pure dalle cessioni imprescindibili.  A tal proposito, richiesti Caso (Sampdoria e Parma) e Borrelli (Sampdoria, Palermo, Cosenza e Reggiana). “Nessuno è incedibile, ma non abbiamo avuto offerte concrete”, ha tagliato corto Angelozzi. C’è poi il caso-Canotto: l’attaccante è tornato al Frosinone dopo la radiazione della Reggina che non ha potuto riscattarlo. “Abbiamo ricevuto un danno economico non indifferente”, ha confessato il direttore. Canotto piace al Parma.  

Il difensore Lusuardi in arrivo a Frosinone

Confermati invece i nomi di Cerofolini e Fiorillo per completare il pacchetto portieri. Fuori portata Defrel (“L’unica soluzione sarebbe che lo stipendio lo paghi il Sassuolo”, ha spiegato Angelozzi). Per Costa richiesta troppo alta da parte del Tolosa. Situazione comunque fluida, mercato non facile, condizionato anche dagli arabi. “Noi continueremo sulla nostra strada, quella di un calcio sostenibile – ha chiosato Angelozzi – Non dobbiamo fare guai dal punto di vista economico, è giusto che la proprietà resti in piena sicurezza. Siamo piccoli e dobbiamo cercare di proseguire nel solco delle operazioni alla nostra altezza. Tutte le società sono indebitate e perciò non bisogna allontanarsi dal percorso indicato”. Nei prossimi giorni comunque il Frosinone chiuderà per il giovane centrale brasiliano Lusuardi mentre è calda la pista per Ferizaj. baby-centrocampista irlandese dello Shamrock Rovers.