A distanza di oltre 2 mesi, il centrocampista livornese dovrebbe rientrare nella delicata gara di domenica allo “Stirpe” contro il Genoa. Autentica rivelazione d’inizio stagione, è pronto a riannodare i fili di un discorso interrotto sul più bello. La fiducia di Di Francesco: “Può giocare dall’inizio, sta trovando una condizione migliore”
Il ritorno dell’underdog per eccellenza. Francesco Gelli vede la fine di un tunnel lungo oltre 2 mesi. Il centrocampista livornese, balzato dalla Serie C alla A nel giro di 8 mesi con un breve passaggio da protagonista in B, è pronto a riannodare i fili di un discorso interrotto sul più bello quando il 17 settembre scorso si è stirato nel finale della partita vinta col Sassuolo. Fino a quel momento era stato tra le rivelazioni del Frosinone e dell’intera Serie A, tenendo presente anche i suoi trascorsi e la gavetta sudata in C.
Smaltito l’infortunio, presente in panchina a San Siro contro l’Inter, Gelli è pronto a riprendersi una maglia da titolare nella delicata sfida-salvezza di domenica allo “Stirpe” contro il Genoa. Dovrebbe sostituire capitan Mazzitelli, fermo per un infortunio al polpaccio sinistro.
La conferma di Di Francesco
Che possa essere la partita del ritorno di Gelli lo ha fatto intendere il tecnico nella conferenza di presentazione della partita anticipata al venerdì. “Può giocare dall’inizio perché ha cominciato a trovare una condizione migliore ma in ogni caso in mezzo al campo abbiamo valide alternative”, ha rivelato il tecnico. Il jolly livornese, classe 1996, potrebbe giocare accanto a Barrenechea in una mediana a 2 o in un trio completato da Reinier.
Di Francesco comunque non ha escluso nessuna soluzione. “Non è detto che si giochi a 2, come preferenza mi piace giocare con un play o un giocatore di caratteristiche differenti – ha aggiunto – Gelli è in grado di sviluppare nel centrocampo a 2 perché è bravissimo a legare il gioco. Era uno di quei giocatori che lo faceva anche lo scorso anno con Grosso. Insieme a Boloca andava a costruire l’azione dal basso. Magari Mazzitelli in quel ruolo ha acquisito delle sicurezze maggiori rispetto al suo passato però ho diverse possibilità per poterlo sostituire. Detto questo non è detto che sia Gelli il prescelto, possono essere Brescianini, Bourabia ed altre alternative come ho appena detto”.
Gelli infonde fiducia
Scoperto dal team di Angelozzi ed arrivato a gennaio scorso dall’Albinoleffe dove era fuori rosa, il centrocampista ha conquistato in breve tempo la fiducia di tutti in primis di Fabio Grosso. Un giocatore duttile tatticamente, disponibile al sacrificio, molto dinamico e dotato di ottima tecnica. Nel girone di ritorno è stato tra i protagonisti della volata finale per la promozione giocando 10 gare con un assist.
Anche Di Francesco ha apprezzato ben presto le qualità di Gelli e non ha esitato sceglierlo come uno dei suoi “pretoriani”. Cinque presenze (1 in Coppa Italia e 4 in campionato) da titolare e soprattutto prestazioni di altissimo livello. “Gelli ha una grande qualità: l’adattamento – ha detto DiFra in una recente intervista – Lui ha fatto anche il quinto o l’esterno nel 4-4-2. Lo avevo provato da play ma a lui piace aprirsi durante la gara. Lo ritengo il jolly della squadra”.
Gara fondamentale
Gelli rientrerà in una partita molto delicata che arriva dopo la sosta internazionale e il ko di San Siro (“Ci hanno fatto i complimenti ma vorrei avere qualche punto in più”). Uno scontro diretto per la salvezza tra 2 squadre divise da 1 punto. Il Frosinone (giocherà col lutto al braccio per la scomparsa dello storico medico sociale Nino Bucchiarone) confiderà sul fattore-campo (13 punti in 6 gare): “L’entusiasmo dello stadio è incredibile, molti amici vengono a trovarmi con le famiglia perché impressionati dall’atmosfera”, ha sottolineato Di Francesco.
Il tecnico indica la strada: “Bisogna portare avanti il nostro pensiero calcistico – ha osservato Di Francesco – Senza cambiare la struttura di gioco. Affronteremo una squadra che sa difendere bene, al di là della sconfitta casalinga con la Fiorentina. Il Genoa è una formazione tosta: vince più contrasti e duelli aerei per fare qualche esempio. Andiamo incontro ad una partita nella quale servirà tanta pazienza. Le assenze nel Genoa (Retegui, Bani e Gudmundsson ndr)? Parlerei di una rosa importante, con ottimi sostituti. Parliamo di gente come Messias che viene dal Milan o Malinovsky. Quindi non bisogna sottovalutare nessuno. Anche lo stesso Puscas è reduce dalla nazionale (suo il gol qualificazione agli Europei, ndr). A proposito di nazionali, noi ne abbiamo avuti 2 convocati e per un tecnico è un bene perché permette di lavorare con il gruppo pressoché al completo però il numero di convocazioni ti fa capire anche i valori delle squadre che vai ad affrontare”.