Il Frosinone a due velocità e con la coperta corta

La sconfitta a San Siro col Milan ha confermato le difficoltà dei giallazzurri in trasferta dove hanno collezionato solo 2 pareggi e sono reduci da 5 ko di fila. Il tesoretto di 18 punti comunque consente di lavorare con serenità.

Alessandro Salines

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Di Francesco giustamente si aggrappa ai 18 punti perché è la cifra della classifica reale ed è quella che conta. Il tecnico si tiene stretto anche le prestazioni che al netto degli errori e degli episodi non sono mancate mai nemmeno in trasferta. Ma è innegabile che il campionato del Frosinone sia stato finora a due velocità: c’è una squadra in casa capace di conquistare 16 punti in 7 gare ed un’altra fuori che ha racimolato solo 2 pareggi ed è reduce da 5 sconfitte di fila compresa l’ultima domenica a San Siro col Milan.

Fin quando allo “Stirpe” arriverà il risultato allora tutto bene ma altresì non si può pretendere di fare percorso netto o quasi tra le mura amiche. E quindi bisogna riflettere e cercare la chiave per poter cambiare passo nelle gare esterne. “Dobbiamo migliorare nelle partite in trasferta ma teniamoci stretti questi 18 punti”, ha ribadito Di Francesco nel post partita di San Siro.

Fragile ed incompiuto

Eusebio Di Francesco (Foto: Federico Proietti © Ansa)

La forbice tra rendimento in casa e fuori si acuisce sempre di più. Una differenza non solo nei numeri. In trasferta il Frosinone prova a giocare il suo calcio ma alle prime difficoltà crolla. Non riesce a tirare fuori la stessa determinazione, convinzione e sicurezza mostrate allo “Stirpe”. A tratti appare addirittura superficiale, commettendo errori marchiani in ogni zona del campo. Forse manca quella pressione positiva che invece esercita lo stadio di casa. La spinta del pubblico è un pungolo costante durante la gara che fa alzare l’asticella della concentrazione.

Non mancano le attenuanti a partire dal calendario che non è stato troppo generoso ed ha messo il Frosinone di fronte a Roma, Inter e Milan. Poi c’è l’incredibile partita di Cagliari dove i ciociari hanno gettato alle ortiche la vittoria con un finale scellerato. Qualcosa di più si poteva ottenere tra Udine, Salerno e Bologna. La cartina di tornasole potrebbe diventare la prossima partita esterna di Lecce contro una diretta concorrente.

Brescianini a segno a San Siro

“Teniamoci i 18 punti, non guardiamo solo alle partite esterne perché ci sarebbe da pensarne a tante a da quella di Cagliari – ha osservato Di FrancescoDitemi dove finora abbiamo sfigurato fuori casa? Noi andiamo a giocarcela sempre alla grande. E non dimenticate mai da dove arrivano questi ragazzi e da chi avevamo davanti. Loro avevano delle assenze ma le avevamo anche noi. E non abbiamo affatto sfigurato. Anche se dobbiamo migliorare fuori casa, senza dubbio. Dopo questa gara ci penserò un po’ di più… Magari dalla prossima gara esterna mi metto davanti alla mia area di rigore ad aspettare… Scherzo comunque. Questa squadra non deve dimenticare come è arrivata a fare certi risultati, sono convinto che alla lunga i punti fuori arriveranno”.

Tappa di trasferimento

Reinier uscito a San Siro per infortunio

Cambia comunque poco o nulla in classifica dopo la 14^ giornata. In primis la distanza dal terz’ultimo posto che resta di 8 lunghezze sul Cagliari ed il Verona. Un margine di sicurezza importante in una graduatoria ancora abbastanza bloccata. Nessuna delle dirette concorrenti ha vinto. Della serie se Sparta piange, Atene non ride.

Sconfitte per il fanalino di coda Salernitana (a Firenze), per il Cagliari (all’Olimpico contro la Lazio), il Sassuolo (in casa con la Roma) ed il Monza (con la Juve) appaiato al Frosinone a quota 18. Pareggi negli scontri diretti Genoa-Empoli, Udinese-Verona e del Lecce contro il Bologna. Insomma la sconfitta di Milano non ha lasciato strascichi rilevanti come invece avrebbe potuto tenendo presente che si sono disputate 2 sfide-salvezza.

Troppe assenze, non si può fare finta di niente

Barrenechea verrà squalificato e salterà la gara col Toro (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Per la prima volta in stagione il Frosinone sta facendo i conti con tante assenze e quindi con un organico rivelatosi poco profondo (a San Siro presenti solo 4 difensori di ruolo oltre al baby Lusuardi). Una squadra come il Frosinone infatti non si può permettere di regalare a nessuno elementi del calibro di Mazzitelli, Lirola, Marchizza ed Harroui. Situazione a dir poco complicata che mette in evidenza ancor di più il grande lavoro svolto da Di Francesco, autore finora di un capolavoro tecnico, tattico e motivazionale.

Nella prossima partita in casa col Toro mancherà lo squalificato Barrenechea mentre è in dubbio Reinier uscito anzitempo nella gara di San Siro. Sperando di recuperare capitan Mazzitelli e Lirola. Di Francesco comunque ancora una volta dovrà fare di necessità virtù come ha abituato finora i tifosi frusinati. In attesa del mercato di gennaio che avrà il compito di puntellare la rosa sia dal punto di vista della quantità che della qualità.