Il Giudizio Universale: Frosinone -Sassuolo 4-2

Il Pagellone di Frosinone-Sassuolo 4-2. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo della gara

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Il Pagellone di Frosinone-Sassuolo 4-2. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo della gara. (leggi qui la cronaca: Frosinone-Sassuolo, un romanzo epico allo Stirpe)

IL MIGLIORE

Mazzitelli

La gioia di Mazzitelli

Spacca in 2 la partita con una doppietta d’autore che lo elegge a migliore in campo e leader della squadra (se ce ne fosse ancora bisogna). Capitano coraggioso e non solo. Anche “capitan classe”: la prima rete è una giocata da cineteca, tiro al volo da far vedere alle scuole calcio; il secondo è il gol della caparbietà e della scaltrezza di chi è cresciuto a pane e pallone.

Ma la partita di Mazzitelli (uno dei tanti ex) non si può raccontare solo con i gol. Una gara ricca di tecnica, tattica, corsa e cuore. Schierato da mezzala, interpreta il ruolo in maniera moderna, alla Milinkovic Savic. E’ sulla strada della definitiva consacrazione.

Voto: 8

Dal 42’ s.t. Lirola

Esordio con gol e per giunta da ex. Meglio di così non poteva iniziare l’avventura a Frosinone del terzino spagnolo.

Voto: 6,5

Turati

Il portiere Turati

Nel primo tempo tiene in vita la squadra evitando almeno 2 volte lo 0-3. Nel concitato finale para tutto e di più salvando la vittoria. Un autentico miracolo sul colpo di testa di Toljan che sembrava destiano a finire nel sacco.

Può far poco sui gol, gioca con i piedi con sicurezza, iniziando spesso l’azione. Davanti alla sua ex squadra fa un figurone ed alla fine si guadagna i complimenti di Di Francesco.

Voto: 7,5

Oyono

Il suo apporto alla causa non manca mai sia in fase di spinta che in difesa. Chiude bene la linea di corsa di Laurienté, nel primo tempo serve un pallone d’oro a Cheddira. Nella ripresa si piazza nella metà campo avversaria, mostrando una notevole tenuta atletica malgrado gli impegni con la nazionale.

Voto: 6,5

Monterisi

Paga l’avvio negativo della squadra soffrendo il pressing dei neroverdi e l’intraprendenza di un Pinamonti in grande spolvero. E così perde sicurezza e commette qualche errore. Un passo indietro rispetto alle prime 3 gare, nell’intervallo lascia il posto ad Okoli. Ma non è una bocciatura, è un giovane e anche questi passaggi a vuoto fanno crescere.

Voto: 5,5

Dal 1’ s.t. Okoli

Debutto positivo per il centrale ex Atalanta. Regala alla squadra maggiore sicurezza e malizia. Durante l’arrembaggio finale del Sassuolo fa valere la sua prestanza fisica.

Voto: 6

Romagnoli

Chiusure fondamentali ma anche sofferenza soprattutto nel primo tempo quando il Sassuolo trova spazi invitanti e e la difesa non è sufficientemente coperta. L’ex Lecce comunque conferma la sua affidabilità, un punto di riferimento per esperienza e qualità. Sulle palle alte concede poco o nulla.

Voto: 6,5

Marchizza

Morde le caviglie di Berardi che conosce bene per averci giocato insieme. Alla fine la “stella” del Sassuolo non combinerà un granché ed i meriti sono soprattutto del terzino romano. Bravo anche a proporsi in fase d’attacco soprattutto nella ripresa quando il Frosinone costruisce la vittoria. Elemento sempre più importante nell’economia del gioco di Di Francesco.

Voto: 6,5

Barrenechea

Il play frusinate Barrenechea

Il giovanissimo play argentino si muove da veterano per sicurezza ed intelligenza tattica. E non a caso Di Francesco non ci rinuncia mai. Poco appariscente, cuce e strappa il gioco, sfodera il temperamento tipico degli argentini quando c’è battaglia.

Qualche difficoltà nei frangenti in cui il Sassuolo scatta in contropiede e lui deve cambiare passo.

Voto: 6

Dal 24’ s.t. Garritano

Regala vivacità ad un Frosinone che vuole tornare in partita. Mossa indovinata: la mezzapunta calabrese costruire l’azione del secondo gol di Mazzitelli e sfiora la rete del 4-2 centrando la traversa.

Voto: 6

Gelli

Il centrocampista Gelli

Meno brillante rispetto alle altre partite ma stavolta arrivava da un infortunio. Schierato da mezzala sinistra, non si risparmia come sua consuetudine, gioca tanti palloni sempre con acume e qualità.     

Voto: 6

Dal 38’ s.t. Brescianini

In campo per dare freschezza e fisicità al centrocampo giallazzurro.

Voto: s.v.  

Soulé

A fine partita Di Francesco lo ha elogiato ma ha detto che gli manca il gol per il definitivo salto di qualità. E contro il Sassuolo è andato vicino alla prima rete colpendo il palo nella ripresa. Al di là della vena realizzativa, l’attaccante argentino si conferma un pericolo costante per gli avversari.

Vince diversi duelli nell’uno contro uno e confeziona l’assist per la prima rete di Mazzitelli: il suo corner mette in luce piedi educatissimi.

Voto: 7

Cheddira

Primo gol per Cheddira

Riapre i giochi conquistando e segnando con freddezza il rigore dell’1-2. Primo gol in maglia giallazzurra ed in Serie A. Il centravanti italo marocchino è un martello e crea grossi problemi a Tressoldi.

Generosità ma anche spunti di qualità in una partita dove lascerà il segno. Pericoloso già nel primo tempo, lancia il contropiede e è altruista a regalare la palla a Lirola per il 4-2.

Baez

Torna titolare e numericamente sostituisce Harroui.  Fatica ad entrare in partita, qualche sortita senza graffiare mai. Meglio in altre occasioni. Sostituito nell’intervallo da Caso.

Voto: 5,5   

Dal 1’ s.t. Caso

Più elettrico e presente nella manovra rispetto a Baez, punta l’uomo per cercare la superiorità numerica. Si piazza a sinistra ma svaria su tutto il fronte d’attacco alla ricerca del varco giusto.

Voto: 6

Di Francesco

Il tecnico Di Francesco

Sta vivendo probabilmente una seconda giovinezza dal punto di vista della carriera di allenatore. Non a caso è la sua terza migliore partenza in Serie A dopo quelle con la Roma (9 punti nel 2017-2018) ed il Sassuolo (8 nel 2015-2016). Inoltre, dopo aver sfatato il tabù-Atalanta, ha fatto lo stesso col Sassuolo (suo ex club) mai battuto dal Frosinone.

Malgrado l’approccio sbagliato ed il doppio svantaggio è riuscito a tenere alta la tensione della squadra. Indovinate le mosse (Okoli e Caso) nell’intervallo ma il suo grande merito è quello di essere riuscito a dare alla squadra un’impronta ben definita. E poi l’umiltà nonostante i suoi trascorsi prestigiosi: “La passerella sotto la Curva Nord devo ancora meritarla”.

Voto: 7,5