Te la do io la festa, a Pasquetta tutti a tifare Frosinone (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Nello ‘special-black monday’ della serie B al Comunale c’è il Novara: i canarini debbono riconciliarsi con la vittoria
Te la do io la festa, a Pasquetta tutti a tifare Frosinone
Il Comunale deve diventare un fortino invalicabile per gli avversari da qui alla fine. I piemontesi ‘sbarazzini’ e imprevedibili

 

Te la do io la ‘festa’, perché si gioca! Il Frosinone in questo lunedì di Pasquetta cerca con il Novara quel successo che ritarda da tre giornate e che sulla strada della serie A non può più attendere. Al Comunale quindi appuntamento per tutti, nessuno escluso, alle ore 15 in questo ‘special-black monday’ della serie B che onora sul campo le festività santificate sul calendario. Chi ama davvero i colori giallazzurri così non ha prenotato abbuffate fuoriporta sul ‘barbecue’, vacanze esotiche oppure slalom sull’ultima neve di primavera sulle Alpi. E chi proprio non potrà, ha attivato tutte le tecnologie possibili per restare appiccicato davanti ad un monitor in quell’ora e mezza al cardiopalmo.

Quello stadio che racchiude l’essenza di una storia lunga oltre 80 anni e tra circa un mese andrà in pensione, lunedi pomeriggio sarà un catino bollente. Il Novara è avvertito. Ci sarà da soffrire e tifare perché Dionisi & soci hanno bisogno del calore di tutti: questa 36.a giornata che si avvicina è un’altra campale per la serie Cadetta che inizia alle ore 12.30 e terminerà alle 22.15.

 

IL ‘MURO’ DEL COMUNALE – La squadra di Marino è tra le più regolari di questo campionato. Nel senso che quando non sa vincere, allora pareggia. Nelle ultime 13 giornate solo una parentesi negativa, quella di Bari. Ma la regolarità d’ora in poi deve lasciare posto ad uno ‘strappo’ deciso verso l’alto. Non più rinviabile. Il mese di aprile nel quale si decidono i campionati è già oltre la metà del proprio percorso e i giallazzurri hanno incamerato appena 2 punti sui potenziali 6 a disposizione. Da lunedi in poi il motto dovrà essere ‘ogni lasciata è persa’.

Il Comunale – dove Dionisi & Co. dovranno disputare ancora 4 delle 7 gare ancora in calendario – deve essere l’arma in più. Un muro invalicabile per tutti gli avversari a cominciare da questo Novara.

Per far sì che questo accada un pensiero per il Frosinone, secondo in classifica a +3 sulla terza, è quanto mai obbligato. I ragazzi di Marino dovranno solo aggiustare la mira con calma e raziocinio, continuando a rappresentare in campo quanto di buono hanno espresso finora (solo a Cesena un black-out inspiegabile terminato comunque con un lampo nel finale). Il calcio è allegria, qualità, quantità, entusiasmo, voglia di vincere e questo Frosinone ha dimostrato di essere la sintesi di tutte queste caratteristiche. Adesso scocca l’ora X: bisogna essere spietati, decisi, cattivi.

Nulla va tralasciato al caso. Dalla cura dei dettagli tattici alla concentrazione su ogni palla. La serie A, come disse bene Daniel Ciofani, deve essere un sogno da raggiungere e mai un’ossessione. A proposito di Daniel Ciofani, lui e Dionisi in coppia sono a -1 gol dal record di 27 reti nella stagione della promozione in A. Dionisi (15) è a +1, Ciofani (11) è a -2. E tra i motivi di interesse di questa partita c’è anche questa sfaccettatura di carattere statistico.

 

LE ALTRE DI SERIE B – Si comincia, come detto, con Spal-Trapani all’ora di pranzo. I ferraresi (64), forti della vetta riconquistata, hanno messo alle spalle la ‘crisetta’ post Avellino e Frosinone. Dal canto loro i grata di Calori (38) – che saranno privi di due pedine di maggior talento squalificate, vale a dire Coronando e Colombatto – stanno accarezzando quella che a metà stagione appariva una chimera: salvarsi addirittura dalla porta principale grazie ad un girone di ritorno da protagonisti.

Curiosità immancabile: il portiere della Spal, Meret, udinese come Calori, è fidanzato con la figlia del tecnico dei siciliani. Semplici cambia l’attacco: Floccari infortunato (20 giorni fuori) e Zigoni squalificato, spalla di Antenucci sarà Finotto.

Si prosegue con la raffica di 9 partite alle ore 15, compresa quella del Comunale. Il Verona (59) attende al ‘Bentegodi’ il Cittadella, un derby dal quale entrambe chiedono punti. Pecchia deve rinunciare a Siligardi, intanto la curva gialloblu è in ebollizione mentre si parla già del tecnico per il prossimo anno e si va da Stellone a Pippo Inzaghi (che in B ci salirà col Venezia). Dal canto suo il Cittadella ha già la testa ai playoff.

Il Benevento (54) deve misurare gli effetti dello stop al ‘Tombolato’ sul campo di un Brescia (35) che con Cagni ha solo pareggiato (4 volte) e perso (1 volta) e che oggi disputerebbe i playout. Tra Carpi (48) e Bari (50) è una sfida tra deluse che cercano un appiglio ad una stagione di illusioni. Colantuono perde anche Raicevic dopo il ko di Brienza. Il Perugia (52) reduce dallo schiaffo di Trapani ospita l’Ascoli (39) che ha trovato contro il Frosinone l’attimo fuggente per non sprofondare. Il Pisa (32, con -4 di penalizzazione) all’ultima spiaggia deve battere l’Avellino (41) che ha ammortizzato gli effetti della sentenza sul Calcioscommesse (-3 in classifica).

Tra Vicenza (35) e Pro Vercelli ci sarà poco da scherzare, la Ternana (senza il portiere Aresti) a Chiavari cerca un’altra vittoria esterna per restare agganciata al carro-salvezza, dovrebbe essere una formalità per la Salernitana (46) in casa con il Latina (31, -2 di penalizzazione, la vita del club appesa all’unica offerta d’acquisto pervenuta al Tribunale, di 72mila euro pari al 10% della stima totale), infine tra Cesena (39) e Spezia (51) il pareggio non serve a nessuno.

 

SQUADRA SULL’ALTALENA MA DA RISPETTARE – L’avversaria di tirno, la formazione allenata dal siciliano di Gela, Boscaglia, per un derby tutto siculo con don Pasquale Marino, è abbastanza strana e proprio per questo da attenzionare: capace di rilanciarsi nella zona playoff con un filotto di vittorie e poi segnare il passo, capace di estraniarsi nel primo tempo con il Verona e poi giocare come se fosse una finale fino ad accarezzare la vittoria.

Un gruppo sull’altalena, che ha dei punti deboli ma anche una buona qualità che a gennaio si è implementata con l’arrivo dell’ex enfant-prodige del calcio italiano Federico ‘Chicco’ Macheda. I piemontesi non fanno gol da ben 260’ fuori casa. Ma l’ariete Galabinov sarà tra gli osservati speciali. Boscaglia dovrebbe lanciare dal 1’ proprio Macheda al fianco del bulgaro per una conferma dal 3-4-1-2. Modulo con il quale ha imbrigliato il Verona.

 

L’ULTIMA VOLTA – Il Novara al Comunale riporta ad una stagione disgraziata. I piemontesi allenati da Tesser erano in testa alla classifica. Quello era il Frosinone che poi retrocesse per mano di Campilongo. Ma contro i piemontesi in panchina c’era ancora Carboni. I giallazzurri dominarono per 84’. Passarono in vantaggio con Lodi e poi si fecero raggiungere da un tap-in a 6’ dalla fine. Rete di quella vecchia volpe di Rubino che sul cross di Morganella (oggi al Palermo) era in agguato sul secondo palo. Lì a due passi da Sicignano che allora difendeva i pali della porta giallazzurra.

C’è l’immancabile curiosità che lega quella partita ad oggi: nel Frosinone cresceva Gianluca Sansone che adesso milita nella formazione piemontese ma che sarà assente per infortunio muscolare.

 

MARINO CON LA SQUADRA TIPO – Il forfait di Terranova rilancia Krajnc dal 1’. Davanti a Bardi quindi Ariaudo, Russo e lo sloveno. A centrocampo Maiello regista, Sammarco e Soddimo interni, Fiamozzi e Mazzotta cursori. Entrambi probabilmente senza alternative di ruolo per la possibile defezione di Crivello che si aggiunge all’assenza di Matteo Ciofani. In attacco si ricongiunge l’accoppiata Dionisi-Ciofani dal 1’. Un mix di qualità e quantità per una vittoria fondamentale sulla strada della serie A.

 

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