Le pagelle di Pisa – Frosinone: Podio e Contropodio

Podio e contropodio di Pisa-Frosinone. Gli episodi chiave e gli uomini protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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PODIO

Gori

In una partita dai toni aspri ci va a nozze. Inizia da mezzala sinistra e finisce da play basso quando esce Maiello. Una partita di sostanza e tattica. Poche sbavature, sempre concentrato, prezioso in copertura. Vince diversi duelli, recupera tanti palloni. E quando può ribalta l’azione come nella ripresa.

Parte dai suoi piedi la percussione a sinistra di Ciano che offre un buon pallone a Tribuzzi. E poi pesca in area Dionisi che calcia sull’esterno della rete. E’ chiaro che per caratteristiche non è un centrocampista d’attacco come Rohden. Finisce il girone d’andata in crescendo.  

Ariaudo

Guida la difesa giallazzurra con autorità e il Frosinone torna a non subire reti dopo i 3 gol incassati nelle precedenti 2 gare. Stringe i denti per un brutto colpo rimediato nella collisione che poi costringe Bardi al forfait.

Malgrado il dolore rimane in campo e gioca una partita di spessore ben supportato da Brighenti e Krajnc. Alla fine il Pisa non è quasi mai pericoloso. L’attacco leggero  (Masucci e Fabbro, sostenuti dal trequarti Minesso) non combina un granchè. E anche con l’ingresso del veterano Moscardelli la musica non cambia. Il Pisa sbatte contro un muro.

Ariaudo e la retroguardia canarina sono una garanzia. Non è un caso che il Frosinone gira la boa con la seconda difesa meno battuta (17 reti) dietro il Benevento. 

Dionisi

Ci prova fino all’ultimo secondo a conferma di un match molto generoso. Se col Crotone aveva fallito un’occasionissima sull’1-1, stavolta è stato davvero sfortunato. La traversa centrata al 7′ grida ancora vendetta. Quella conclusione sottomisura, infatti, la maggiorparte delle volte finisce dentro.

È molto vivace e mette sovente in apprensione i difensori nerazzurri, in particolare Aya spesso costretto alle maniere forti. Nel primo tempo serve un bell’assist a Ciano che spreca malamente. L’esterno della rete gli nega la sesta gioia stagionale malgrado il movimento e la conclusione siano da apprezzare

Pisa-Frosinone

CONTROPODIO

Tribuzzi

Vince la concorrenza di Haas e torna sul prato a distanza di quasi due mesi (ultima apparizione il 30 ottobre in Frosinone-Trapani). Per lui quinta presenza, terza da titolare. Chance importante quella che gli concede Nesta. Il centrocampista romano, però, non la sfrutta fino in fondo.

Schierato da interno destro fatica non poco ad entrare nel vivo della sfida e nel primo tempo si nota poco. Ci si aspettava maggiore intraprendenza soprattutto negli inserimenti. La sua freschezza atletica poteva fare la differenza.

Nella ripresa spezza il fiato ed è più sicuro anche se all’8′ ha il pallone per spaccare la partita ma il suo piattone su traversone di Ciano è un appoggio al portiere Gori. 

Beghetto

Si divora il gol del vantaggio dopo aver fatto una giocata d’antologia. Se avesse segnato, quel gol poteva diventare uno dei più belli dell’andata. Ed invece niente da fare. Dopo essersi liberato di due avversari con uno stop a seguire ed un dribbling a rientrare, calcia malissimo tra le braccia del portiere pisano. Un errore forse decisivo nell’economia del match.

Inizia la partita determinato e spinge parecchio ma i suoi cross non sono precisi. Deve stare attento alle discese degli esterni nerazzurri Birindelli prima e Siega dopo. Cala alla distanza, però non bisogna dimenticare che era reduce da un malanno alla spalla e fino all’immediata vigilia è stato in dubbio.

Paganini

Bada al sodo senza strafare in un senso o in un altro. Forse preoccupato di farsi infilare dal veloce esterno Lisi che lo ha puntato diverse volte. Resta spesso e volentieri bloccato sulla fascia destra. Più terzino che quinto di centrocampo.

Una prova di sacrificio e difensiva. La sua spinta è mancata. Come le sue scorribande in area avversaria. Serviva probabilmente un Paganini più arrembante per cercare il colpo risolutore.