Sono ancora una volta i numeri a spingere i giallazzurri verso il sogno ed a certificare il loro strapotere. Nell’era dei 3 punti (dal 1994-95) solo 2 squadre hanno fatto meglio alla 28^ giornata. Inoltre dopo il giro di boa è salita la media punti (da 2.05 a 2,44). Sabato a Bari è una sorta di match-point
Le chiacchiere le porta via il vento, i numeri restano scolpiti nel tempo. Parafrasando un famoso proverbio livornese tanto caro ad Allegri, è ancora una volta l’aritmetica a certificare lo strapotere del Frosinone dopo la 19^ vittoria stagionale ai danni del Venezia. Ogni settimana che passa i numeri dei giallazzurri diventano straordinari. Roba da stropicciarsi gli occhi. Materia da record. Dati inequivocabili che spingono i ciociari verso la Serie A distante 3-4 vittorie considerando il vantaggio sulle inseguitrici di +11 sul Genoa (4-0 al Cosenza nel posticipo) e +12 sul Bari (successo ad Ascoli).
Prendete il punteggio di 61 punti dopo 28 giornate: solo 2 squadre hanno fatto meglio nell’era dei 3 punti iniziata 29 anni fa. E poi c’è la marcia nel girone di ritorno che fotografa benissimo l’eccezionale regolarità e la crescita della squadra di Grosso rispetto alle rivali. (Leggi qui: Il leone di Frosinone doma tre volte quello alato di Venezia).
Una volata storica
Sessantuno punti dopo 28 giornate è uno score super (media di 2,17 a partita). Un cammino quasi da record: solo 2 squadre hanno fatto meglio dopo 28 giornate da quando sono stati introdotti i 3 punti a partita ovvero dalla stagione 1994-1995. E’ successo nel campionato 2019-2020 con il Benevento che aveva toccato quota 69.
Poi bisogna andare indietro al 2012-2013 con il Sassuolo a 64. Nel 2015-2016 invece stessi punti del Frosinone per il Cagliari. Insomma un punteggio clamoroso quello di Grosso e soci se si pensa che la Juve dei campioni del mondo nel 2006-2007 aveva 53 punti dopo 28 turni.
Inoltre se si considera che la Serie B è un torneo tradizionalmente molto equilibrato, l’impresa del Frosinone vale doppio. Ha fatto saltare il banco e gli schemi ai quali i cadetti sono stati sempre o quasi abituati. Con questi numeri la promozione è ormai a portata di mano.
Girone di ritorno extralusso
La sterzata probabilmente decisiva è arrivata dopo il giro di boa quando il Frosinone ha alzato i giri conquistando 22 punti in 9 partite con 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Ben 20 reti segnate e solo 7 subite. Una marcia a ritmi serrati che sta dando continuità al girone d’andata. Anzi il Frosinone ha addirittura accelerato alzando la media-punti da 2,14 a 2,44.
Ed ovviamente la capolista ha fatto meglio di tutte in queste prime 9 giornate del ritorno. Il Sudtirol infatti ha collezionato 21 punti, il Bari 19, il Genoa 18 ed il Cittadella 17. Clamoroso il crollo della Reggina che ha racimolato soltanto 6 punti (peggio solo il Brescia con 2) ed è scivolata al sesto posto. A pensare che la formazione di Inzaghi aveva chiuso l’andata sulla piazza d’onore a quota 36 alle spalle del Frosinone, campione d’inverno a 39.
A Bari un match-point
Sabato pomeriggio in un “San Nicola” che si preannuncia strapieno (saranno tanti anche i tifosi ciociari) il Frosinone si giocherà una sorta di match-point per la Serie A. In caso di vittoria i giallazzurri si porterebbero a +15 dai pugliesi e a quel punto avrebbero messo le mani sulla Serie A.
D’altronde capitan Lucioni, uno che di promozioni se ne intende (3 in carriera), alla vigilia della sfida col Venezia si è sbilanciato: “Ora arriva il Venezia, poi andiamo a Bari: ecco potrebbe essere questo il momento decisivo per la A”. La gara con i veneti è stata vinta, ora serve completare l’opera. E’ chiaro che sarà una sfida durissima ma il Frosinone ha le carte in regola per un colpaccio che potrebbe regalare lo strappo definitivo verso il traguardo della Serie A.
Le chiacchiere le porta via il vento, i numeri restano scolpiti nel tempo.