Riccardo “cuor di leone”, il leader silenzioso di Di Francesco

Il terzino Riccardo Marchizza è stato una delle colonne della squadra in questo primo scorcio di stagione tanto che ha sempre giocato. Grande continuità, spirito, applicazione e qualità: il difensore è diventato un punto di riferimento. Assistman e specialista in salvezze: dopo Empoli e Spezia, punta al tris in Ciociaria per scrivere la storia

Alessandro Salines

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Non è solo lo stakanovista, uno dei “pretoriani” di Di Francesco, ma è soprattutto uno dei leader silenziosi del Frosinone. Si parla poco infatti di Riccardo Marchizza ed invece il terzino sinistro romano è stato finora tra i giocatori più regolari ed efficaci della squadra giallazzurra. Non ha sbagliato una partita tanto che il tecnico non ci ha mai rinunciato neppure per un minuto.

In un Frosinone dove la “generazione Z” di Soulé e soci è costantemente sotto i riflettori, c’è un classe 1998 che sta trovando la sua consacrazione a suon di gare e numeri importanti dopo una carriera tra alti e bassi. Insomma Marchizza di settimana in settimana è diventato una colonna del Frosinone che finora ha stupito la Serie A per gioco e risultati.

Fedelissimo non per caso

Eusebio Di Francesco

Se Marchizza ha giocato sempre (12 partite, 1219’ recuperi compresi), evidentemente il suo apporto viene ritenuto quasi indispensabile dal tecnico Eusebio Di Francesco. Una fiducia guadagnata di giornata in giornata e mai messa in discussione. “Devo ringraziare il tecnico che mi ha dimostrato tanta stima in un momento in cui ne avevo bisogno”, ha confessato Marchizza tra i protagonisti in queste ore insieme a Monterisi della prima puntata dell’iniziativa sociale “Experience Terrritorio” che ha coinvolto le scuole di Piglio.

Un terzino moderno che difende ed attacca con la stessa qualità e sicurezza.  Capace di firmare 4 assist (quasi un record solo Thuram ne ha confezionati di più, 5): bellissimo l’ultimo di tacco in occasione del 2-0 di Ibrahimovic all’Empoli. Abile a giocare dentro il campo come chiedono oggi molti allenatori. Puntuale in marcatura e nelle chiusure.

Riccardo Marchizza nel giorno della sua presentazione

Quest’estate ha scelto Frosinone soprattutto per il calcio offensivo Di Francesco. “La salvezza si conquista con il gioco senza fare barricate – ha detto nel giorno della sua presentazione – In Serie A anche quelle che lottano per non retrocedere devono proporre e fare gioco, avere coraggio di mostrare in campo le idee che sviluppano durante la settimana. Solo così avranno la possibilità di fare bene”.

Marchizza è nel ristretto circolo dei 12 giocatori di Serie A sempre presenti. Un bel record dopo un campionato al Sassuolo dove era sceso in campo solo 10 volte.

Rinforzo indovinato

Guido Angelozzi

Finora è stato una rivelazione sotto tutti i punti di vista e non solo sotto il profilo tecnico. Malgrado abbia solo 25 anni, Marchizza sembra un veterano per professionalità e disciplina. Punto di riferimento per i più giovani grazie al suo spirito di sacrificio e a una discreta esperienza nella massima serie (65 presenze).

Quando Guido Angelozzi lo ha prelevato a titolo definitivo dal Sassuolo insieme ad Harroui e Turati nell’operazione-Boloca, ci ha visto giusto. Un investimento finora vincente se si considera l’età.

D’altronde il direttore dell’area tecnica lo conosceva benissimo per averlo preso dalla Roma per 2,5 milioni e portato al Sassuolo nel 2017 insieme a Frattesi. E poi lo ha voluto allo Spezia dove insieme hanno conquistato la Serie A nel 2020 a spese proprio del Frosinone. Insomma un legame consolidato. “Sono sorpreso per la professionalità, la tecnica e l’applicazione che mette tutti i giorni. Per cui è un leader silenzioso ma anche un giocatore forte”, ha rivelato Angelozzi.

Specialista in salvezze

Un tackle di Marchizza (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Marchizza, cresciuto nelle giovanili della Roma (con la Primavera ha vinto scudetto, Coppa Italia e Supercoppa), si è portato dietro una dote di 2 salvezze ai limiti del miracolo sportivo con Spezia ed Empoli. Grandi imprese di cui va molto orgoglioso. Ora vuole il tris col Frosinone per scrivere la storia. Restare in Serie A per il club ciociaro equivarrebbe ad una Champions League come è stato sottolineato da Di Francesco e dai dirigenti.

“Per me l’annata più significativa è stata quella con lo Spezia: ci davano per spacciati all’inizio e ci siamo salvati – ha sottolineato MarchizzaE lo stesso è accaduto ad Empoli, squadra neopromossa e ci salvammo con largo anticipo”. Insomma Riccardo conosce la strada, le sensazioni ed i momenti. Saprà riportarli nello spogliatoio.

E dulcis in fundo ci sono i tifosi che possono diventare il classico dodicesimo uomo in campo. “Io chiedo loro di starci sempre vicini – ha chiosato Marchizza – Sostenerci ed aiutarci soprattutto nelle gare casalinghe in uno stadio bellissimo. Questa combinazione dovrà fare la differenza. Le partite interne, davanti al nostro pubblico saranno la base per provare a fare un campionato di livello”. E finora è stato così con 13 punti conquistati in 6 match allo “Stirpe”. 

Riccardo “cuor di leone”