Rotta-salvezza, il Frosinone cerca la strambata in trasferta

Nel lunch match di domenica (ore 12.30) a Cagliari i giallazzurri vogliono tornare a fare punti dopo il ko di Bologna. Impegno difficile contro il fanalino di coda che punta al primo successo stagionale per iniziare a risalire la china

Alessandro Salines

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Il Frosinone è volato alla volta di Cagliari con la forte motivazione di riannodare i fili dopo la sconfitta di Bologna e provare cambiare marcia in trasferta dove finora ha deluso almeno in termini di risultati. Sarà però un mezzogiorno e mezzo di fuoco alla “Domus Arena” contro un’avversaria ancora a secco di vittorie e che cercherà la svolta in un campionato finora avaro di soddisfazioni. I sardi sono ultimi e sperano di ripartire nel lunch match di domenica mattina (fischio d’inizio alle 12.30).

Per il Frosinone un bel banco di prova, 3 punti pesanti in chiave salvezza anche se la classifica (quota 12) è ancora rassicurante. Le parole del “gioiellino” Soulé a Dazn fanno presagire un Frosinone al solito battagliero. “Con il Cagliari sarà una partita molto difficile – ha detto l’attaccante – Noi scenderemo in campo al solito per i 3 punti e faremo, come sempre, la nostra partita. Non importa se è il Cagliari, la Juventus o il Milan… Noi giocheremo sempre allo stesso modo, perché è quello che ci chiede il tecnico”.

Primo snodo della stagione?

L’ex Eusebio Di Francesco

A Cagliari inizia una settimana importante ed impegnativa per il Frosinone. Forse uno snodo. Dopo la gara in Sardegna, l’impegno interno con l’Empoli. Due scontri diretti: i giallazzurri avranno l’occasione per consolidare la classifica. Ma il tecnico Eusebio Di Francesco, uno degli ex, vuole pensare partita per partita. “Dobbiamo pensare principalmente al Cagliari, a seguire abbiamo anche la Coppa Italia (giovedì a Torino, ndr) e poi ci concentreremo sull’Empoli – ha puntualizzato l’allenatore – Sono tutte gare molto importanti, ho sempre detto che abbiamo tante finali da affrontare per arrivare all’obiettivo-salvezza”.

Il Frosinone cercherà di cambiare passo in trasferta (finora solo 2 punti in 4 incontri). Ma sarà tutt’altro che una passeggiata. “Il Cagliari ha il vantaggio di giocare davanti al suo pubblico, un ambiente carico e punterà a portare a casa la prima vittoria – ha avvertito DiFra – A Salerno poi ha giocato un’ottima gara. Da parte nostra dobbiamo pensare ad affrontare la gara con grande determinazione per poter ottenere un risultato positivo”. Di Francesco non si nasconde e vuole un Frosinone votato all’attacco come ha sempre fatto dall’inizio. “L’identità e la mentalità devono rimanere le stesse. Poi dipende anche dalle squadre avversarie. Come approcciano e giocano. E poi sappiamo che ci sono più partite dentro la stessa”, ha chiosato il trainer giallazzurro.  

L’assenza di capitan Mazzitelli

Marco Brescianini

Sarà la prima volta senza uno dei pilastri del Frosinone di Di Francesco. Il capitano e colonna del centrocampo, punto di riferimento sul terreno di gioco e fuori. Autore di 2 gol e di una serie di prestazioni sempre al di sopra della sufficienza, Di Francesco lo ha sempre utilizzato, giocando il 97 per cento dei minuti, a conferma dell’importanza tecnico-tattico del giocatore romano.

Un’assenza pesante (si aggiunge a quelle di Harroui e Gelli) per l’economia del gioco e la leadership che sa trasmettere. Il principale candidato a sostituirlo è Brescianini. Anche se non mancano altre soluzioni come Bourabia che però ha caratteristiche più da play.

A questo punto centrocampo con Brescianini, Barrenechea e Reinier. Esterni offensivi Soulé e 1 tra Garritano e Baez. Cheddira terminale offensivo anche se Cuni a Bologna quando è entrato ha giocato bene conquistando il rigore del 2-1. Non dovrebbero esserci novità in difesa a meno che Di Francesco non voglia lanciare Lirola per far rifiatare Oyono. Confermati Okoli, Romagnoli e Marchizza davanti al portiere Turati. Il modulo si avvicinerà di più al 4-3-3 che al 4-2-3-1 utilizzato nelle ultime uscite.

La carica di Ranieri

Claudio Ranieri

Il tecnico ha anticipato la conferenza prepartita. La gara è importantissima e quindi la vigilia deve essere di concentrazione da parte di tutti. “Sono sicuro che alla fine ci salveremo, probabilmente all’ultima curva come quando siamo stati promossi. Chi molla e si demoralizza non è allineato con il mio-nostro credo”, ha sottolineato l’allenatore che però non nasconde i timori di una sfida molto difficile. “Il Frosinone è la sorpresa del campionato, una squadra che ha un grande condottiero come l’ex Di Francesco – ha aggiunto Ranieri – Verticalizza con velocità, qualità ed intensità partendo dal basso. Noi vogliamo vincere però. È troppo importante per la salvezza”.

Il Cagliari ha avuto un pessimo avvio di stagione: 3 pareggi, 6 sconfitte, 5 gol fatti e ben 18 subiti. E’ una delle 3 squadre, insieme a Udinese e Salernitana, a non avere ancora vinto (3 pareggi e 6 sconfitte finora il bilancio dei sardi). Soltanto 3 volte nella loro storia in Serie A gli isolani sono rimasti senza successi nelle prime 10 gare di un massimo torneo: nel 2005-2006, nel 1999-2000 (retrocessi) e nel 1975-1976 (retrocessi). Non vince da 14 match di Serie A (5 pareggi, 9 sconfitte) – l’ultima vittoria dei rossoblù nel torneo risale all’1-0 casalingo contro il Sassuolo, del 16 aprile 2022 – si tratta della serie aperta più lunga di partite consecutive senza successi tra le squadre del torneo in corso (in generale, invece, meno solo della Pistoiese con una striscia di 17).

Avanti col 4-3-1-2, certezze Scuffet e Luvumbo

L’uruguaiano Nandez

Ranieri non cambierà spartito e probabilmente neppure gli interpreti. Il Cagliari sarà disegnato con il 4-3-1-2 che nelle intenzioni del tecnico dovrebbe garantire equilibrio e pericolosità grazie alla presenza di 1 trequartista e 2 punte. Assenti Aresti, Rog e Capradossi.

Tra i pali Scuffet è ormai intoccabile. In difesa dovrebbe essere confermata la cerniera Nandez-Dossena-Goldaniga (un ex)-Augello. A centrocampo Ranieri sembra propenso ad insistere sul giovane Prati con Makoumbou e Jankto. Sulla trequarti spazio a Mancosu (“La sua visione di gioco e le verticalizzazioni sono importantissime per noi”, ha affermato Ranieri). In attacco Luvumbo è imprescindibile, Oristanio favorito su Petagna e Pavoletti. Lapadula l’outsider.