Sono il signor Marchizza, risolvo problemi e conosco la via della salvezza

Il nuovo terzino del Frosinone è stato protagonista di vere e proprie imprese con lo Spezia e l’Empoli. Ed ora spera di ripetersi in Ciociaria “Niente barricate, servono gioco e coraggio delle idee”. Si presenta anche il centrocampista Harroui: “M’ispiro a Zidane, società e tecnico mi hanno dato tanta fiducia. Nessuno molla, possiamo far bene”.

Alessandro Salines

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E’ uno specialista in missioni (quasi) impossibili. Uno specialista in salvezze proibitive come si preannuncia per il Frosinone. Riccardo Marchizza, uno dei volti nuovi della squadra giallazzurra, sa come si fa. Conosce la strada, curva per curva, per raggiungere un obiettivo che ad oggi sembra davvero lontanissimo. E molto probabilmente Guido Angelozzi ed Eusebio Di Francesco lo hanno scelto anche per la sua storia personale oltre che per le qualità tecniche. Insomma poter contare su un giocatore che ha lottato per la salvezza ed averla conquistata può essere importante.

Il terzino sinistro romano, 25 anni, proveniente dal Sassuolo, non si è nascosto il giorno della sua presentazione. “La salvezza si conquista con il gioco”, ha detto con sicurezza seduto in sala stampa, accanto al suo compagno Abdou Harroui, anche lui alla prima conferenza in maglia giallazzurra.

Marchizza punta al tris

Riccardo Marchizza in conferenza

Cresciuto nella Roma, il neo difensore giallazzurro è stato protagonista delle salvezze di Spezia ed Empoli tra il 2020 ed il 2022. Vere e proprie imprese, quasi dei miracoli, di cui Marchizza va orgoglioso ed ora spera di ripetersi a Frosinone. Il terzino indica la strada per tagliare il traguardo: gioco d’attacco e coraggio.

“Per me le annate più significative in Serie A sono state quelle con lo Spezia: ci davano per spacciati all’inizio e ci siamo salvati – ha sottolineato MarchizzaE lo stesso è accaduto ad Empoli, squadra neopromossa e ci salvammo con largo anticipo. Noi non faremo barricate. In A anche quelle che lottano per la salvezza debbono proporre e fare gioco, avere coraggio di mostrare in campo le idee che sviluppano durante la settimana. Solo così avranno la possibilità di fare bene. Questo sarà il Frosinone”.

La Curva Nord cuore del tifo frusinate

E poi ci sono i tifosi che potrebbero dare la spinta decisiva. “Io chiedo loro di starci sempre vicini – ha aggiunto Marchizza Sostenerci ed aiutarci soprattutto nelle gare casalinghe in uno stadio bellissimo. Questa combinazione dovrà fare la differenza. Le partite interne, davanti al nostro pubblico saranno la base per provare a fare un campionato di livello”. Marchizza parla da leader anche se si schermisce: “Passando gli anni le responsabilità aumentano soprattutto nei confronti dei giovani – ha continuato – Ma stando un mese qui ho capito che i leader siamo tutti, giovani e meno giovani. Questo spogliatoio ha una grande forza, ognuno di noi lascia sempre qualcosa di importante nel gruppo. Speriamo di continuare su questo solco anche con chi arriverà”.

Verso gli impegni ufficiali

Abdou Harroui in azione (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Venerdì si comincerà a fare sul serio con le partite ufficiali. Il Pisa in Coppa Italia e poi sabato 19 il Napoli. Entrambe allo “Stirpe”. “Forse non ci poteva essere partita più bella, affrontare subito i campioni d’Italia, portarli nel nostro stadio sarà davvero stimolante, bello. E speriamo di disputare una grande partita – ha chiosato Marchizza – Venerdì comunque la prima gara ufficiale, mentalmente la dovremo preparare bene. Sarà importante fare bene in Coppa Italia, fondamentale come sempre l’approccio. Non è assolutamente da prendere sottogamba questo impegno. Dovremo concentrarci su noi stessi, sappiamo che la squadra è in costruzione ma questo non deve essere una scusante. Anzi uno stimolo a fare bene, a cominciare dal lavoro settimanale”.

“Per me non fa differenza l’avversario – è intervenuto il centrocampista Harroui, 25 anni, ex Sassuolo anche lui – Si chiami Pisa o Napoli a noi deve interessare l’atteggiamento. Bisogna dare il 100 per cento. Certo per tutti noi è l’esordio e magari sarebbe anche bello vedere lo stadio pieno”.

L’idolo Zidane, la fiducia di società e tecnico

Guido Angelozzi, Eusebio Di Francesco e Maurizio Stirpe

Harroui, nazionale marocchino e nato a Leiden in Olanda, è alla terza stagione in Italia dopo aver militato negli ultimi 2 campionati al Sassuolo (45 presenze e 2 gol). Centrocampista dai piedi buoni, ma anche molto dinamico, s’ispira a Zidane: “E’ il più forte, dal quale ho cercato di carpire i segreti vedendo video e partite”, ha svelato Abdou che nell’ultima amichevole col Cosenza ha deliziato (gol, assist e traversa) i tifosi prima d’infortunarsi. “Una botta ma ho recuperato e col Pisa ci sarò”, ha detto Harroui cresciuto calcisticamente nello Sparta Rotterdam in Eredivisie.

Rivela che ha scelto Frosinone perché ha sentito la grande fiducia da parte della società e del tecnico Di Francesco. “L’allenatore ed il direttore mio hanno fatto sentire importante – ha spiegato – E poi ho parlato a lungo con il mister, mi ha spiegato come vuole giocare e mi è piaciuto subito”. Molte similitudini con Dionisi.

Harroui in sala stampa

“A Sassuolo ad esempio palleggiavamo tanto in mezzo al campo, palla veloce – ha proseguito Harroui Il primo giorno con Di Francesco è stata una bella sorpresa, i suoi principi tattici sono gli stessi che abbiamo portato avanti a Sassuolo. Secondo me abbiamo sviluppato bene il lavoro in questo mese. Nessuno molla, se andiamo avanti così, faremo molto bene”. Anche per Harroui i tifosi potranno fare la differenza. “Ho visto lo scorso anno il Frosinone diverse volte, il pubblico è stato l’uomo in più – ha affermato – Dovranno esserlo anche nella stagione che sta per iniziare”.