Culture

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Chiamateli folli: vogliono (davvero) una Città del cinema nell’ex saponificio

Col diciassettesimo DieciMinuti film festival di Ceccano, rassegna internazionale del cinema breve organizzata da IndieGesta e oggi più che mai per la pace, un chiaro messaggio: «People have the power». Ora è molto più di un sogno: lo storico saponificio Annunziata, chiuso da 25 anni, è in via di bonifica e acquisizione al demanio

“Sfide e gloria” nella III edizione del “Festival dello Sport Raccontato”

Torna dal 18 luglio la fortunata rassegna che vedrà tra i protagonisti anche Fabio Grosso, tecnico del Frosinone. Insieme a Riccardo Cucchi, ripercorrerà il trionfo al Mondiale del 2006 fino al suo rigore decisivo. Quattro serate in cui si parlerà di letteratura sportiva, del mito Bielsa, degli Europei di Francesco Repice e degli eroi olimpici. Venerdì 23 mattatore sarà Marino Bartoletti con il suo spettacolo “ZazzarzzaZ, Pedalando e cantando nella storia”

«Io mi sento Italiana, ma voglio meritarmelo»

Euro 2020, Italia-Spagna 5-3 dopo i rigori. Decisivo il penalty di Jorginho. L’intero Paese è in festa: la Nazionale approda alla Finale degli Europei. Ad Agnese Palombi, studentessa del Liceo di Ceccano, il calcio non piace. Ma la 17enne ciociara, quella notte, la rende ancor più magica

La Notte di Tolkien ed il mistero della ‘Regula’ di Alatri

La seconda edizione de “La Notte dell’Anello”. Nomi nazionali per un dibattito riservato agli ‘eletti’. Da Andrea Monda a Adriano Monti Buzzetti. Per scoprire che Alatri ha il mistero della sua Regula. “Se San Benedetto è il padre dell’Europa, Alatri è almeno la madre o la culla”.

“Che fine hanno fatto gli unici 4 maschi della quinta C ?”

Il libro La Regola dei Pesci, presentato al Bracaglia di Frosinone. Storia di 4 ragazzi che decidono di sparire dopo una vacanza. E aderire alla lotta armata dell’Isis. Perché? Lo spaccato di tante situazioni realmente avvenute. In un mondo dove l’immagine vince sulla sostanza

I Bragaglia segreti: il Teatro degli Indipendenti chiuso da Mussolini perché «era un covo di spie»

I Bragaglia che non ti immagini. Anton Giulio è sempre stato dipinto come “l’artista del Fascismo”. Pochissimi sanno che invece il Teatro degli Indipendenti venne chiuso dal regime. Che lo riteneva un covo di spie. Le rivelazioni nella documentazione dell’archivio Alberto Spadolini.