Il Pd si avvia verso il Congresso. Presto per dire chi starà con chi: mancano ancora i nomi di grossi potenziali candidati. Ma si può dire chi, ad oggi, ascolta dove. Tra i due nomi principali. Schlein e Bonaccini hanno diversi estimatori sul territorio
Stefano Bonaccini
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I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire, attraverso di loro e quanto hanno fatto, cosa ci attende nella giornata di giovedì 10 novembre 2022
Fischi e fiaschi: i fatti centrali ed i protagonisti della XL settimana 2022. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nei prossimi giorni.
Il voto sul Ddl Zan dirà molte cose. Ma intanto si capisce bene per quale motivo il Governatore del Lazio non potrà mai essere un soldato semplice. Le alleanze nella Regione e la presenza di esponenti come Smeriglio, Leodori e D’Amato proietta il Lazio nell’avanguardia della sinistra.
I dati del sondaggio de Il Sole 24 Ore sul gradimento degli amministratori. Balzo di Nicola Zingaretti. Tonfo di Virginia Raggi. Trionfo di Coletta. Sale Ottaviani
Dopo il sostanziale siluramento da candidato a sindaco di Roma, il Governatore del Lazio ha recuperato una totale libertà di manovra. Mentre Enrico Letta comincia a dover fare i conti con i signori delle correnti. Zingaretti ha ancora due anni di mandato nel Lazio e si tratta di un tempo enorme. Potrebbe sorprendere ancora il suo stesso Partito.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Capolavoro politico e linguistico del segretario nazionale del Pd: “14 dei 24 mesi di questa segreteria sono trascorsi sotto la pandemia. E, nonostante questo, il Pd è tornato protagonista e centrale”
Il Segretario ha rimesso all’assemblea nazionale la decisione sulla convocazione di un Congresso, anche per definire la leadership. Ma in Assemblea nazionale lui ha una maggioranza bulgara. Dunque in realtà sarà proprio Zinga ad avere il coltello dalla parte del manico.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Andrea Orlando non esclude il possibile ingresso del segretario nel Governo Draghi. Oggi si riunisce la direzione del Partito Democratico, con il leader che sta valutando ogni tipo di scenario possibile. Ma proprio non è riuscito a digerire la richiesta di Base Riformista. E a Marcucci ha risposto: «Parlare di congresso, ora, è da marziani»
Base Riformista, guidata dalla “fronda del Nord”, vorrebbe mettere in difficoltà il segretario e proporre Stefano Bonaccini. Ma Zingaretti ha una maggioranza forte e non intende abdicare. Il duello vero è sulle alleanze, ma un punto fermo c’è: impossibile armonizzare le correnti.
Nel Pd in tantissimi non sopportano più né il premier, né Rocco Casalino e i Cinque Stelle. L’attacco dell’ex rottamatore potrebbe rappresentare un canto delle sirene per Base Riformista. E allora il segretario nazionale Dem non potrà più far prevalere il senso di responsabilità a scatola chiusa.
Anche in provincia di Frosinone rappresentano da sempre il valore aggiunto: Luca Fantini dovrà motivarli e tenerli uniti. Per riconquistare Frosinone e tenere Alatri. Ma anche per ottenere l’effetto “falange macedone” quando si tratterà di eleggere deputati, senatori e consiglieri regionali.
Il presidente Nicola Zingaretti non entrerà nel Governo. Il centrodestra deve ricalibrare strategie e candidature, mentre all’interno del Pd chi pensava alla “scalata” dovrà attendere. Si apre un varco per una scelta importante del Cinque Stelle alla Pisana.
La vittoria di Nicola Zingaretti ha rafforzato l’area di De Angelis, Buschini e Battisti. Ma ora si tratta di ricucire gli strappi che hanno prodotto i disastri di Ceccano e Pontecorvo. Anche Antonio Pompeo deve decidere che strada prendere.
Goffredo Bettini sventola la bandiera rossa di chi proviene dall’esperienza del Pci e ricorda che il segretario è stato eletto a grande maggioranza. Bonaccini, Gori e Franceschini non esternano. E Zingaretti rilancia con i Cinque Stelle.
Il cardinale Richelieu del Partito Democratico aveva capito in anticipo quali potevano essere gli unici spazi percorrbili. Adesso che il risultato delle urne è stato ampiamente positivo, ci sono degli spazi che Zingaretti può percorrere alle sue condizioni.
Il Cardinale Richelieu del Pd prova a “fortificare” il Governo. E dice: “Tanto che a questo nostro profilo si oppone il ‘salotto buono’ del capitalismo italiano che agisce anche comprando i giornali. E poi la Confindustria di Bonomi, molto aggressiva”
Cosa dice la Direzione Pd di ieri. L’agguato a Zingaretti sventato. E l’assist a sorpresa regalato da Salvini. La concentrazione resta tutta sul rapporto con i Cinque Stelle, dai quali però non arrivano segnali mai. E allora è arrivato il momento che si guardi ad un’altra possibile soluzione sul piano delle alleanze.