I protagonisti del giorno. Top e Flop del 20 gennaio 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

ANTONIO POMPEO

Ha inaugurato in mattinata la nuova sede dell’Istituto Agrario Luigi Angeloni di Frosinone. E grazie al finanziamento recentemente accordato dal Miur sarà adeguata anche la restante parte della struttura, che ospiterà gli studenti attualmente rimasti nell’edificio viale Roma. In serata a Ferentino ha centrato l’approvazione dell’atto fondamentale per la realizzazione della rotatoria in località Pontegrande.

Antonio Pompeo

Il presidente della Provincia Antonio Pompeo ha una strategia precisa: puntare sul suo ruolo amministrativo, sui risultati; proiettarli all’interno dell’Unione Province del Lazio di cui è presidente. Poi giocarsi tutto, traducendosi in un simbolo di buongoverno del centrosinistra da spendere al tavolo in cui si decideranno le candidature.

Ha detto: “questa scuola racchiude un po’ il simbolo della nostra missione: dotare il territorio di scuole belle, confortevoli e sicure. Sono  felice di annunciarvi anche che, proprio in questi giorni, è arrivata agli uffici della Provincia la comunicazione che il Ministero dell’Istruzione ci ha concesso il finanziamento per gli interventi di completamento e messa in sicurezza dal rischio sismico, relativi alla restante parte del complesso. 

Continua a puntare sull’aspetto amministrativo e sulla centralità delle Province. Lucida strategia. 

GIUSEPPE SACCO

Il sindaco di Roccasecca ha detto che il re è nudo. E se ha ragione lui si ritrovano senza nemmeno una foglia di fico sia il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti e sia il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Oggi ha detto che l’autonomia della discarica provinciale Mad di Roccasecca è agli sgoccioli. Un mese al massimo. (leggi qui Allarme a Roccasecca: discarica in esaurimento).

Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco

Le informazioni  del sindaco Sacco, se troveranno conferma, paventano il rischio del collasso del ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone. Per questo Sacco ha scritto al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla Direzione Politiche Ambientali, al presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, alla Direzione Generale Rifiuti del Ministero dell’Ambiente.

E poi per conoscenza una copia è andata anche al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa; al prefetto di Frosinone Ignazio Portelli, al procuratore della Repubblica di Cassino Luciano D’Emmanuele.

Nella lettera chiede “di conoscere le volumetrie residue della discarica di Roccasecca, il cui esaurimento produrrà evidentemente problemi nella chiusura del ciclo rifiuti anche nella provincia di Frosinone”. Una domanda solo in apparenza innocente: perché al momento non c’è una discarica alternativa. E Colleferro è stata appena chiusa nonostante ci siano oltre 200mila metri cubi ancora utilizzabili.

Un intervento opportuno, peraltro dopo la chiusura della discarica di Colle Fagiolara. Il sindaco di Roccasecca ha suonato l’allarme. Responsabile.

FLOP

MATTEO SALVINI

Alla fine la strumentalizzazione politica l’ha fatta lui, il capo della Lega. Ha ottenuto l’autorizzazione a procedere da parte della giunta del Senato sul tema della nave Gregoretti.

Foto © Imagoeconomica / Sara Minelli

Lo ha fatto grazie al voto di cinque senatori della Lega, che hanno pareggiato il conto con i loro colleghi di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Un pareggio che al Senato ha significato vittoria delle ragioni del leader leghista. Tutto in assenza dei senatori della maggioranza di Pd e Cinque Stelle.

Salvini lo ha fatto per cercare di utilizzare l’onda del vittimismo e vincere in Emilia Romagna. A dimostrazione del modo spregiudicato di intendere la politica, usando perfino gli organismi istituzionali. Sapendo bene anche che il risultato finale sarà quello del voto dell’intera aula del Senato, fra un mese.

Non è più questione di vittoria o di sconfitta alle regionali in Emilia Romagna, è questione di come si concepisce il dibattito parlamentare. Inaffidabile.

GIUSEPPE CONTE

Il goffo tentativo del presidente del consiglio Giuseppe Conte di trovare un posto in prima fila nelle foto del vertice di Berlino sulla situazione della Libia rispecchia il peso politico dell’Italia in questo momento. Pari allo zero specialmente sul versante internazionale e della politica estera.

Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Naturalmente Conte non ha trovato posto in prima fila. Ma è proprio la debolezza della maggioranza e del governo a rappresentare benzina nel motore della Lega e di Fratelli d’Italia. Una debolezza che deriva dal crollo dei Cinque Stelle.

Un argomento che il leader del Pd Nicola Zingaretti dovrà approfondire. Forse è arrivato il momento di interrogarsi anche sul ruolo del premier. Giuseppe Conte non fa effettuare il cambio di passo. Nel ruolo a sua insaputa.