I protagonisti del giorno. Top e Flop del 7 gennaio 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

RULA JEBREAL

Indietro tutta e capovolgimento di fronte. Rula Jebreal sarà al Festival di Sanremo. Al termine di un vertice con l’amministratore delegato Fabrizio Salini, la direttrice di Raiuno Teresa De Santis e il conduttore Amadeus è stata presa la decisione definitiva.

Rula Jebreal

L’annuncio è de La Repubblica: “La giornalista naturalizzata italiana interverrà sul palco dell’Ariston con un suo monologo sulla violenza contro le donne. Ancora da definire la serata, ma lo spazio sarà adeguato all’importanza del tema”.

Ma non si poteva confermare subito una decisione che non ha nulla di strano? Rula Jebreal è una giornalista bravissima e competente. Potrebbe parlare anche della situazione del Medio Oriente, che problema ci sarebbe? Non sono solo canzonette.

MATTEO SALVINI

L’assist di Di Maio è stato pazzesco. E Matteo Salvini non poteva fallire un calcio di rigore a porta vuota. Il Capitano, intervistato ai microfoni di Radio 24, ha commentato le parole del ministro degli esteri Luigi Di Maio, che lo aveva accusato di aver gestito male in particolare l’emergenza libica, limitandola a un problema di sicurezza e immigrazione.

Matteo Salvini © Imagoeconomica

Salvini è stato ministro dell’Interno, non degli Esteri. E al Governo non c’è più da agosto 2019. Ha detto infatti Matteo Salvini: “Anche a gennaio 2020 è colpa di Matteo Salvini È un po’ noioso. Aumentano le tasse ed è colpa di Matteo Salvini, se Donald Trump attacca e avvertono tutti tranne noi è colpa di Matteo Salvini… Cambiassero ritornello! Se non sono capaci di fare i ministrifacciano altro. Io sarei in Libia, non a parlare di legge elettorale con Nicola Zingaretti. Se Giuseppe Conte e Luigi Di Maio parlano con tutti, fanno incazzare tutti! Stiamo su Scherzi a Parte. Ora non parla più nessuno con noi”.

Più Di Maio resta al Governo più il Capitano cresce.

FLOP

VITTORIO SGARBI

Il critico d’arte ha detto di voler diventare il “Sultano di Forza Italia”. Prendere il posto di Silvio Berlusconi, il voto al quale per Sgarbi in questo momento “è solo commemorativo”.

Vittorio Sgarbi © Imagoeconomica, Stefano Carofei

In un’intervista al Corriere della Sera Sgarbi, capolista di Forza Italia alle prossime regionali in Emilia-Romagna, ha detto fra le altre cose: “Il mio obiettivo è raddoppiare i voti che ad oggi sono attribuiti a FI, e contribuire alla vittoria: in quel caso, il governo avrebbe i giorni contati. E non solo sul piano regionale, ma nazionale. Con una FI al 10%, sulla linea di FdI, la coalizione supererebbe il 50%. E a quel punto potrei candidarmi alla leadership”.

E’ capolista di Forza Italia in Emilia-Romagna. Campagna elettorale e nulla più.

GIUSEPPE CONTE

Frugando fra i cassetti di una vecchia scrivania mi è capitata fra le mani questa foto di cui avevo perso il ricordo. Nonostante gli anni trascorsi riconosco due elementi che non mi hanno mai abbandonato: la passione per la bicicletta e la tenacia che mi induce a non fermarmi mai“.

Giuseppe Conte da bambino

Lo ha scritto su Facebook e Twitter il premier Giuseppe Conte, postando una foto che lo ritrae da piccolo in sella ad una bicicletta. Nei giorni della gravissima crisi in Medio Oriente, con Usa e Iran sull’orlo di una guerra dalle conseguenze catastrofiche e imprevedibili.

Nei giorni della gravissima crisi in Libia, con la guerra nel cortile italiano, perché di questo si tratta. Ma non fa niente, il premier ha passione e tenacia.

Ha voluto la bicicletta ma fatica a pedalare.