Gianluigi Paragone

Rottura nei Cinque Stelle, epurazioni massicce per i “ribelli

Dopo l’espulsione di Gianluigi Paragone scatta la resa dei conti. Beppe Grillo, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio fanno asse e decidono per la linea durissima. Liste di proscrizione già pronte. Alessandro Di Battista vola in Iran nel momento decisivo. Fontana, Frusone e Segneri tra i fedelissimi di Giggino.

La cicuta di Socrate e la tristezza di Beppe Grillo. Anatomia dei Cinque Stelle

Secondo l’AdnKronos il fondatore potrebbe effettuare un blitz a Roma. Ma se anche non dovesse farlo è evidente la stanchezza del leader di un Movimento che sembra aver perso la propria identità, fatta di piazze, streaming e discussioni. La voragine che separa la severità contro Marino Mastrangeli e il far finta di nulla nei confronti di Gianluigi Paragone.

Aspettando l’Emilia Romagna. E Roberta Lombardi

Le dimissioni di Lorenzo Fioramonti hanno profondamente scosso il Movimento Cinque Stelle, dove ormai la leadership di Luigi Di Maio è contestata da più parte. La capogruppo alla Regione Lazio potrebbe entrare in gioco se in Emilia Romagna dovesse vincere Stefano Bonaccini. E quindi Nicola Zingaretti.

Le tante mine vaganti che preoccupano Nicola Zingaretti

Nel Movimento Cinque Stelle ormai sta succedendo di tutto e più di qualcuno potrebbe seguire l’ex ministro Lorenzo Fioramonti, mentre la leadership di Luigi Di Maio tiene anche se in tanti non la riconoscono. Matteo Renzi non cambia strategia. Il segretario del Pd deve vincere in Emilia Romagna e poi ridisegnare il centrosinistra. Ma avrà il tempo?