All’ex Mediateca sono finalmente arrivati pure i Marziani

Alla fine degli anni Novanta arrivarono fondi da Marte, ovvero l'Europa, per trasformare un'ex Cartiera di Ceccano in un Incubatore d'impresa. Già Mediateca comunale e Polo accademico invano, è stato riempito di idee innovative da chi allora non era ancora nato: i genietti di Engine4You e dell'Hackathon della Ciociaria.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

E venne il giorno in cui qualcuno finalmente la destinò all’uso originario. L’ex Cartiera Savoni, già Mediateca comunale di Ceccano, è diventata incubatore d’impresa dopo 25 anni. Quantomeno per un fine settimana: dimostrandone il potenziale.

L’hanno trasformata l’associazione Engine4You e il suo Hackathon “Engine your mind”: una tre giorni fatta di soluzioni innovative ai problemi di tutti i giorni con l’ecosostenibilità. L’hanno promosso come “Re-new”: un rinnovamento capace anche di generare autoimprenditorialità. Spalla a spalla con Seeweb. (Leggi qui «Reinventarsi», E4Y scalda i motori della circolarità).

Mediateca, Accademia e poi chissà

La Mediateca Comunale di Ceccano, nata dall’ex Cartiera Savoni

L’accelerazione di idee era l’obiettivo del progetto finanziato dall’Europa alla fine degli anni Novanta. Furono investiti sette miliardi delle vecchie lire, fondi voluti e presi dall’allora assessore all’urbanistica, l’architetto Luigi Compagnoni.

Il progetto parte dal 1997. Quell’anno si riuscì a recuperare un sito industriale dismesso lungo il fiume Sacco. L’intuizione era giusta: lì dove un tempo c’era la manifattura creare un posto dove sviluppare le idee per la manifattura che nel frattempo si è trasferita dall’Italia. L’hub, però, finì per non decollare. Si è perso il treno di Bic Lazio e Lazio Innova: la vecchia e nuova agenzia regionale per innovazione, credito, sviluppo economico e internazionalizzazione. Gli incubatori di idee ed imprese li hanno fatti: in una ex fabbrica ma a Ferentino. Che in quegli anni era Caput Mundi della Ciociaria.

Gli anni passano. L’architetto Compagnoni si candida sindaco ma vince il sindaco Caligiore. Anche da consigliere d’opposizione filo Psi, propone al neo eletto Roberto Caligiore di persistere nell’intento dell’incubatore. Ma il Centrodestra cittadino aveva piani alternativi. Ha puntato tutto su un innovativo Corso triennale di alta formazione in Food Design: la progettazione del cibo. L’intuizione c’era: attrarre un polo di alta formazione. Per ora, però, anche quello è stato molto fumo e poco arrosto. (Leggi qui Food Design a Ceccano: piatto ricco mi ci ficco).

Nuova linfa vitale all’ex Cartiera

Dal 2005 la struttura comunale aveva ormai acquisito un’aurea culturale. Diventò Mediateca comunale, rientrante nel Sistema bibliotecario della Valle del Sacco. Nonché sede del corso di Media Art dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Fu l’illustre architetto Alfonso Giancotti, docente di Progettazione alla Sapienza di Roma, a curare la riconversione in Polo didattico delle arti visive.

Ma creare un polo didattico richiede un’enorme potenza politica. Ne sa qualcosa Cassino che ai tempi del rettore Paolo Vigo aveva tutto pronto per portare a Cassino la facoltà di Medicina. Scelte politiche nazionali hanno portato altrove quelle cattedre. Si è arenato anche il primissimo progetto del Food Design. Il Ministero dell’Università ha rigettato la richiesta di attivazione di un vero e proprio corso universitario da parte dell’Accademia frusinate. Ha suggerito di ripiegare su un semplice Corso di formazione o al limite un Master. Ma di quelli, in fondo, se ne vedono già tanti in tutto il mondo.    

Ora nuova linfa vitale arriva con la seconda edizione di “Engine your mind”. La prima fu organizzata all’interno del Liceo scientifico di Ceccano: quasi un rito di passaggio. Engine4You” è l’associazione giovanile creata da un gruppo tecnologico di ex liceali che continuano a portare in alto il nome della città nel mondo.  

La Mediateca torna Incubatore

Il team “Frogs”, vincitore del secondo hackathon “Engine your mind”

Il presidente di E4Y è Francesco Maura, 21 anni, ambasciatore digitale italiano e alfiere della Repubblica. Stavolta hanno partecipato 5 squadre, in tutto 25 concorrenti. Il team “Frogs”, primo classificato, ha inventato “Physia”: un tessuto sostenibile che misura i movimenti del corpo durante la riabilitazione motoria. “Group 4”, medaglia d’argento, ha creato invece un’applicazione per smartphone contro lo spreco di cibo. Si chiama “Bit-time”.  

Menzione speciale della giuria, poi, per “Erem” del team Diglab: un sistema magnetico che, se installato su corsia autostradale e auto elettriche, fa “volare” le macchine come i treni in Giappone. Il premio social, infine, al progetto “Today’s meal” di Cp-Urrà: un’app che controlla la scadenza dei prodotti alimentari senza connessione internet ed educa al consumo consapevole e stagionale.

I primi due classificati hanno vinto premi in denaro, 400 euro ai campioni e 200 ai diretti inseguitori, e la possibilità di visitare il centro dati di uno delle migliori aziende informatiche d’Italia: Seeweb, cloud provider di Frosinone, sempre a proposito di cervelli ciociari. (Leggi qui Quella boa nell’oceano e poi qui Engine4You, premiata forneria di cervelli).

Da un’invenzione all’altra

L’Amministrazione comunale con i campioni dell’hackathon della Nasa

Alla cerimonia di premiazione c’è stata una sala gremita con intrattenimento e banda musicale. L’Amministrazione comunale, oltre a mettere a disposizione l’ex Mediateca, ha voluto celebrare uno degli ultimi successi di Engine4You con una targa di benemerenza.

Francesco Massa, Alessandro Aldini e Francesco Colasanti hanno riportato a Ceccano il primato nella “Nasa space apps challenge”: semplicemente l’Hackathon più importante del mondo. Hanno inventato un’app, “Fire spy”, che avvisa sugli incendi in corso e li segnala immediatamente con una foto.

Il sindaco Caligiore ha presenziato assieme alla sua vice Federica Aceto, assessora delegata ai rapporti con le associazioni. A congratularsi con gli organizzatori, tra gli altri, anche l’architetto Compagnoni: l’artefice del recupero dell’ex Cartiera Savoni.  Nonché, dando a Cesare quel che è di Cesare, l’operatore culturale Alessandro Ciotoli.  

L’app che misura i movimenti

I vincitori Ramon Casalese, Marko De Santis, Giorgio Salomone, Maria Celenza e Sara Vinci

Il team “Frogs”, geniali “rane” ceccanesi, ha vinto l’Hackaton ciociaro con “Physia”. «Attraverso dei sensori di movimento programmati e progettati con Arduino, dotati di giroscopio e accelerometro, è in grado di misurare l’ampiezza e la regolazione dei movimenti», spiegano gli inventori. Hanno deciso di affrontare la sfida denominata “Re-think”: il ripensamento dei servizi sanitari con l’apporto della robotica.

Si chiamano Ramon Casalese, Marko De Santis, Giorgio Salomone, Maria Celenza e Sara Vinci. Hanno realizzato il prototipo con un’apposita piattaforma hardware. Applicato il tessuto su cervicale, braccia o gambe, monitora loro rieducazione. È stata anche predisposta per una potenziale integrazione con l’intelligenza artificiale. “Physia” può essere edotta con i dati caricati direttamente sul cloud.  

«I sensori comunicano tra di loro tramite collegamento wi-fi e i dati trasmessi saranno visibili in tempo reale sull’applicazione sia dal paziente che dalla figura specializzata che lo segue – illustra il team “Frogs” -. È dotata di un ulteriore tessuto interno rimovibile e lavabile ed è pensata sia per la zona cervicale che per gli arti superiori e inferiori».

L’app contro lo spreco di cibo

Il team “Group 4”, secondo classificato alla sfida tra cervelli

Il “Group 4”, invece, è in realtà un quintetto formato da Lorenzo Cellitti, Tiziano Pagliardini, Carolina Maria Ciocci, Lorenzo Straccamore e Francesco Giorgi. Hanno inventato “Bit-time, un’applicazione contro gli sprechi alimentari, in risposta alla challenge “Re-cycle”.

«Ti aiuta prima, mentre e dopo – così gli ideatori -. Prima ti aiutiamo a ricordare cosa hai comprato e quando scadrà. Nel mentre ti proponiamo come utilizzare i prodotti e dopo suggeriamo la tua lista della spesa ideale, stagionale e sostenibile».

Se l’hanno già inventata una cosa del genere? No. «La nostra app è innovativa perché i clienti non dovranno fare altro che godersi le comodità che offriamo, grazie alle nostre partnership. Nessuna scansione del codice a barre o della data di scadenza del prodotto. Scegli Bit-time e la tua spesa non sarà più la stessa».

Sono arrivati anche i Marziani

Francesco Maura tra Luigi Compagnoni e Alessandro Ciotoli

Al di là del podio, a detta del presidente Francesco Maura, è stata l’edizione della partecipazione. «In primo luogo i cinque team che con passione e impegno hanno avuto modo di sfidarsi e liberare la loro creatività per creare progetti innovativi – dichiara l’Alfiere -. In secondo luogo per i numerosi visitatori che si sono susseguiti durante le tre giornate di competizione e altre personalità di spicco».

Francesco Maura è nato nel 2002, cinque anni dopo l’investimento di sette miliardi di lire su un’opera specifica: la realizzazione di un incubatore d’impresa in luogo dell’ex Cartiera Savoni. Dopo oltre un ventennio, l’ha riempito di idee proprio lui assieme agli altri ragazzi terribili di Engine4You.

Alessandro Ciotoli, presidente dell’ultraventennale associazione IndieGesta, l’ha definita «una realtà nuova, fresca, giovane, composta da persone nate anni dopo la felice intuizione di Luigi Compagnoni, che il progetto di un incubatore di imprese andò a presentarlo direttamente a Bruxelles a metà anni Novanta, quando tutto questo sembrava venire da Marte».

Ora sono finalmente arrivati pure i Marziani.