L’ammenda di Latina dopo il caso gay pride

Nel sondaggio per Latina capitale della Cultura 2023 dal Comune spuntano le variazioni di genere. Cioè nella città che ha detto no al Pride ci si può riconoscere uomo, donna o 'altro'. Evidente caso di 'copia e incolla'. Dove il sindaco di Bassiano assesta una lezione di stile

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Ve la ricordate la polemica sulla adesione del comune di Latina al gay pride? Polemiche, patrocinio concesso e poi revocato, interventi “internazionali”, giornate di fuoco negli uffici del potere. L’intervento di Tiziano Ferro a cui, addirittura, era “concesso” di tornare a casa sua. Insomma un caos incredibile con il sindaco, Matilde Celentano che passa da un’ode pubblica a Tiziano Ferro alla “indignazione” per la strumentalizzazione degli altri dimentica della sua. (Leggi qui: Caro Tiziano abbiamo scherzato: ritirato il patrocinio al Pride. E leggi anche No Pride per Costituzione: “Nessun burattinaio”).

Ma ogni cosa finisce bene quando finisce bene. Il Comune di Latina “si allarga” come dicevamo da ragazzi noi oggi vecchi. E chiede di essere Capitale italiana della cultura nel 2026. Vero, un poco la cosa stride con il mancato patrocinio del pride. Patrocinio non è accettare le idee che non si condividono, ma riconoscere la diversità meravigliosa del mondo: ma questo è.

La cultura apre sempre, non chiude mai… quella è ignoranza, è ignorare l’altro

Per sapere: come mai è servito un sondaggio?

Ora per sapere perché Latina dovrebbe essere Capitale della Cultura (e in comune non avendone idea) hanno fatto un sondaggio. Figo, tutto preciso (oggi con Google si fanno cose meravigliose). (Leggi qui Mantra, questionari per città con i piedi per terra e “tartarughine alla riscossa”).

C’è tutta la prima parte del questionario dove devi dare le generalità. Ed ecco che la durezza del Comune di duri e puri vacilla quando bisogna dichiarare il genere c’è Donna, Uomo e Altro.

E’ campo obbligatorio, quindi devi dichiararti per forza, ma passa anche se scegliendo altro scrivi “gatto”. Del resto anche i gatti hanno un’opinione, quelli del Colosseo poi sapete che sono una attrazione turistica. Con tanto di filmografia Disney e Romeo non si batte, come Duchessa è la prova dell’eleganza di Parigi.

Ergo il Comune di Latina sta ben oltre i due sessi e si scopre dalla parte dei diritti civili.

Ben oltre i due sessi, qui non si scherza mica

Probabilmente neanche se ne sono accorti nella foga di copiare. E copiando dimostravano quanto è banale la candidatura della città a cosa che non è non essendo manco capitale di Bassiano. Tanto che è Memmo Guidi, da Bassiano, a presentare una richiesta al suo consiglio comunale e poi a quelli della provincia per aderire alla iniziativa di Latina capitale della cultura.

Dando una lezione di stile e cultura, perché a Latina vorrebbero fare tutto in autarchia, in casa, tra loro, piangendo su quei quattro sassi che chiamano città di fondazione. 

Le città sono mille se sei capitale, come i modi di amare. (Leggi qui: Latina “si dimette”: la decadenza di una ex capitale).