Il Principe conquista la Bonifica: Renna è il nuovo Direttore Generale

Chi è Andrea Renna, il nuovo direttore generale dell'Anbi Lazio. Una carriera costruita passo dopo passo. L'istinto del diplomatico. Che gli ha fruttato il soprannome: Il Principe.

In famiglia lo chiamavano ‘Il Principe‘ un po’ per la sua passione di vestire elegante e sartoriale, un po’ per i suoi modi felpati e nobiliari. Fu anche per questo che giovanissimo trovò impiego alla Coldiretti di Frosinone, nello staff dell’allora direttore Antonio De Concilio. Al quale fu il potentissimo Gerardo Gaibisso (leggi qui È morto Gerardo Gaibisso, il democristiano scomodo) a segnalare il nome di Andrea Renna: un po’ perché ne conosceva il padre Luciano, stimatissimo professore di Educazione Fisica al Liceo e affilatissima penna sul quotidiano Il Messaggero; molto di più lo fece perché lo aveva notato all’opera sul finire degli anni Ottanta, nel pieno di alcune campagne di Coldiretti.

Nessun privilegio. Ogni giorno una prova, nella quale le possibilità erano solo due: o salire un gradino o precipitare nell’abisso. Nel frattempo, l’allora presidente della Camera di Commercio Luigi Annunziata lo vuole nel suo staff e lo inserisce nel patto che lo porterà a guidare l’appena rinnovato Ente Camerale: ‘Vado, ma Coldiretti deve concedermi Renna per qualche ora a settimana‘. Il suo successore Augusto Pigliacelli lo riterrà un pilastro fondamentale.

Il Principe è molto più di un Addetto Stampa (qualifica che ufficialmente ricopre): è un ambasciatore occulto, un suggeritore attento, un analista che viene dal basso e conosce gli effetti delle scelte che si prendono in altro. Nel frattempo continua a lavorare in Coldiretti, gradino dopo gradino, fino ad arrivare al pianerottolo di vice direttore.

La svolta però arriva quando il presidente della Provincia Francesco Scalia è in difficoltà. È al suo primo mandato ed ha un serio problema di comunicazione dell’immagine. È Pigliacelli a dirgli: “Ti presto Renna“. Così che il Principe si trova finalmente nell’ambiente più adatto a lui: in poco tempo diventa un ministro degli Esteri che agisce e parla in nome e per conto di Scalia. La cui immagine, nel frattempo, riprende quota.

Anche per questo non se ne separa quando, alla fine del secondo mandato, viene chiamato in Regione Lazio da Piero Marrazzo per ricoprire il ruolo di Assessore al Personale e Demanio. Andrea Renna è con lui con il potentissimo incarico di Capo Segreteria.

Poi l’incontro con Aldo Mattia, quotatissimo direttore di Coldiretti che siede nel board nazionale. È lui, con il decisivo sostegno dell’allora direttore provinciale di Frosinone Gianni Lisi ad imporgli il ritorno a tempo pieno nell’organizzazione e di lasciare la politica. Andrea Renna lo segue e continua con il suo fine lavoro di diplomazia.

Arriva il momento di fare il salto. Lisi lo nomina vice direttore a Frosinone, dopo poco tempo diviene direttore vicario a Roma e gli viene affidata il consorzio fidi Creditagri Italia. Poi Renna diventa direttore a Viterbo e poi a Grosseto: sede dall’altissimo valore simbolico perché da lì era partita la carriera di Gaibisso. Si fa apprezzare per l’impegno, i risultato, le trattative risolte, le relazioni costruite con le amministrazioni locali, l’equilibrio nel trattare. Ovunque vada è un aumentare di iscritti.

Oggi Andrea Renna compie il passo regionale. A 53 anni, con la fascia di direttore generale dei Consorzi di Bonifica Tevere e Agro Romano e Pratica di Mare, assume la carica di potentissimo Direttore Generale di Anbi Lazio. È l’articolazione regionale dell’associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica.

Nel suo primo intervento sottolinea la necessità dell’Anbi «riorganizzare in chiave moderna il proprio ruolo, approfittando delle modifiche legislative in atto. In un momento di continui mutamenti climatici, al primo posto si deve inserire il ruolo strategico nella salvaguardia idrogeologica. Insieme alla tutela del patrimonio ambientale e del territorio, senza dimenticare una sempre più efficiente attività irrigua. Che miri alla consapevolezza di una sempre maggiore lotta agli sprechi».

In poche righe elogia il ruolo delle imprese agricole, la qualità, il Made in Lazio. Ringrazia il direttore uscente Natalino Corboper il lavoro svolto” e il presidente di Anbi Lazio Luciana Selmi per averlo “voluto indicare, in un momento delicato ed importante per il mondo dei Consorzi, quale Direttore Generale“.

Efficace, sintetico, completo, felpato: c’è tutto. Sicuramente lo ha scritto Andrea Renna, il più efficace collaboratore di Andrea Renna.